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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9320 del 8 maggio 2015
«In materia di responsabilità civile, il principio della "omnicomprensività" della liquidazione del danno non patrimoniale comporta l'impossibilità di duplicazioni risarcitorie del medesimo pregiudizio, ma non esclude, in caso di illecito...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21245 del 20 ottobre 2016
«...del danno non patrimoniale, essendo irrilevante che tale seconda evenienza si verifichi anteriormente alla decisione di primo grado o nelle more del decorso del termine di impugnazione, sussistendo in entrambi i casi l'interesse all'impugnazione.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2516 del 8 marzo 1982
«Nel delitto di falso in scrittura privata il vantaggio o il danno perseguito dall'agente, che costituisce l'oggetto del dolo specifico, può essere di qualsiasi natura e può consistere in qualsiasi utilità patrimoniale o non patrimoniale, legittima...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6997 del 3 agosto 1984
«Nell'ipotesi di una pluralità di reati unificati dal vincolo della continuazione, la determinazione del danno patrimoniale di rilevante gravità — ai fini della sussistenza dell'aggravante di cui all'art. 61 n. 7 c. p. — deve esser fatta con...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8183 del 6 ottobre 1984
«...pericolosità sociale del reo; essa non è applicabile ai reati contro il patrimonio, in quanto si riferisce soltanto a quelle conseguenze del reato che non si concretano in un danno, patrimoniale o non patrimoniale, economicamente risarcibile.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10172 del 28 settembre 1987
«Ai fini dell'applicazione della circostanza attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuità, di cui all'art. 62 n. 4 c.p., è giuridicamente irrilevante la circostanza che parte della refurtiva sia stata restituita al derubato, giacché...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5216 del 28 aprile 1987
«...motivato il diniego della detta attenuante, senza esame della prospettata ragione del mancato risarcimento del danno non patrimoniale a favore del fratello della vittima di un omicidio, con questa ultima non convivente ed in disaccordo).»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 12158 del 18 settembre 1989
«La circostanza attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuità non è applicabile al furto di autovettura regolarmente abilitata alla circolazione ed effettivamente marciante, atteso il non trascurabile valore del bene in relazione alla...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 14401 del 26 ottobre 1989
«...profitto ingiusto realizzato mediante violenza o minaccia e, dall'altro, il danno patrimoniale arrecato alla parte lesa, essendosi, con il verificarsi di tali elementi costitutivi della fattispecie penale, il fatto illecito interamente esplicato.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 876 del 23 gennaio 1989
«In tema di applicazione dell'attenuante di cui all'art. 62, n. 4, c.p. al tentativo di furto, la valutazione del danno patrimoniale va fatta con riferimento al valore della cosa che avrebbe formato oggetto della sottrazione se l'evento si fosse...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 14713 del 14 novembre 1990
«...un vantaggio patrimoniale, purché la speciale tenuità riguardi congiuntamente l'entità sia del lucro (conseguendo o conseguito) che dell'evento dannoso o pericoloso. (Fattispecie in tema di spendita di banconota da lire 100.000 contraffatta).»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 273 del 15 gennaio 1990
«Il delitto di estorsione, previsto e punito dall'art. 629 c.p., si realizza in tutti i suoi elementi costitutivi nel momento e nel luogo in cui si verificano l'ingiusto profitto e il danno patrimoniale. Ne consegue che, nel caso in cui l'agente,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3884 del 17 marzo 1990
«La circostanza attenuante di cui all'art. 62, n. 4 c.p. (danno patrimoniale di speciale tenuità) è applicabile nei delitti contro il patrimonio o che, comunque, offendono il patrimonio e non nei delitti contro la vita e l'incolumità individuale....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 679 del 18 gennaio 1990
«Il danno non patrimoniale non lede l'interesse che costituisce l'oggetto giuridico del delitto di estorsione; infatti, trattandosi di un delitto contro il patrimonio, il danno che il soggetto passivo della violenza o altri deve subire in seguito...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8238 del 6 giugno 1990
«...e cioè solo quello strettamente inerente alla lesione o al pericolo di lesione del bene giuridico specificamente tutelato dalla norma violata e che quindi non si concretino in un danno patrimoniale o non patrimoniale economicamente risarcibile.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5464 del 17 maggio 1991
«Qualora vi sia stata offerta reale secondo le modalità previste dal codice civile è necessario, per poter fruire della detta attenuante, che nell'offerta sia compreso anche il danno non patrimoniale, risultando, altrimenti, il risarcimento del...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3305 del 23 marzo 1992
«In presenza di fattispecie diverse di reati, unite ex art. 81 c.p. al solo fine quoad poenam, può concedersi la circostanza attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuità ex art. 62 n. 4 stesso codice in relazione al reato ritenuto più...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3320 del 23 marzo 1992
«...cosa mobile, a cui è equiparata l'energia somministrata dall'Enel e sulla quale cade l'illecita azione dell'impossessamento, anche l'ingiusto profitto dell'agente e il danno patrimoniale ricadente sull'ente pubblico erogatore dell'energia stessa.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 341 del 17 gennaio 1992
«...alla determinazione del danno patrimoniale), sia perché bisogna tener conto non solo dei danni immediati arrecati alla salute del tossicodipendente, ma anche di quelli non immediati ma pur sempre ricollegabili all'uso delle sostanze stupefacenti.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1683 del 8 giugno 1993
«Se la coartazione da parte dell'agente è diretta a procurarsi un ingiusto profitto, che può anche essere non patrimoniale, con altrui danno, che non può non rivestire la connotazione di natura patrimoniale, dovendo consistere in un'effettiva...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 47 del 5 gennaio 1993
«...nel possesso del denaro per pochi istanti, non si verte in tema di tentativo perché il delitto deve ritenersi consumato, in quanto tale reato si realizza nel momento e nel luogo in cui si verificano l'ingiusto profitto e il danno patrimoniale.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5132 del 26 gennaio 1993
«...essere considerato non tanto nella sua funzione oggettiva di reintegrazione patrimoniale, quanto sotto il profilo soggettivo, come concreta manifestazione del sincero proposito di fare tutto il possibile per sanare le conseguenze del delitto.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2282 del 24 febbraio 1994
«L'attenuante prevista dall'art. 62 n. 6, prima parte, c.p. va intesa in funzione dell'art. 185 stesso codice e di conseguenza, essa è applicabile a qualsiasi reato ogni qualvolta ne sia derivato un danno patrimoniale o non patrimoniale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2837 del 16 marzo 1996
«Ne consegue che la somma di danaro proposta dall'imputato come risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale (art. 185 comma 2 c.p.) deve essere offerta alla parte lesa in modo da consentire alla medesima di conseguirne la disponibilità...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4320 del 26 aprile 1996
«Il danno patrimoniale derivante da furto, rapina o ricettazione di carte di credito in considerazione del valore strumentale di queste, che consentono al titolare di effettuare molteplici atti di acquisto a pagamento differito, non deve essere...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9115 del 15 ottobre 1996
«...intervenute soltanto dopo il conseguimento del possesso, ancorché temporaneo, della somma da parte dell'estorsore. Il reato di estorsione si consuma, infatti, nel momento e nel luogo in cui si verificano l'ingiusto profitto e il danno...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1121 del 9 aprile 1997
«Al tentato furto in abitazione, nel caso ricorrano altre circostanze aggravanti — concorrenti con una delle attenuanti del danno patrimoniale di speciale tenuità o del danno risarcito — delle quali soltanto si tiene conto ai sensi dell'art. 4...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10136 del 25 settembre 1998
«In tema di abuso d'ufficio, secondo la formulazione dell'art. 323 c.p. nel testo risultante dall'art. 1 della L. 16 luglio 1997, n. 234, sussiste il reato solamente se, per effetto dell'indebita condotta posta in essere dall'agente mediante un...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11549 del 6 novembre 1998
«In tema di abuso di ufficio, il danno cui si riferisce l'art. 323 c.p. non riguarda solo situazioni soggettive di carattere patrimoniale e nemmeno solo diritti soggettivi perfetti, ma anche l'aggressione ingiusta alla sfera della personalità,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11847 del 16 novembre 1998
«...del 1997 ha configurato l'abuso di ufficio come reato di danno, richiedendo che venga procurato a sè o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale ovvero arrecato un danno ingiusto, così da spostare in avanti la realizzazione della fattispecie.»