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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1350 del 17 marzo 1978
«Stante l'astrattezza del rapporto cambiario, la semplice girata di una tratta non accettata, persino se autorizzata, non può di per sé costituire cessione di credito; onde, perché possa ritenersi fondata una domanda proposta sulla base di una...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17088 del 24 giugno 2008
«Nel trasferimento di titoli azionari, l'adempimento delle formalità prescritte dall'art. 2022, primo comma, c.c. (c.d. transfert) non costituisce condizione di perfezionamento dell'acquisto o di produzione dell'effetto reale traslativo della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2557 del 28 aprile 1981
«Se per il trasferimento dei titoli nominativi, compresi quelli azionari di società, necessitano la loro materiale consegna all'acquirente ed il cosiddetto transfert , tuttavia, in mancanza dei predetti elementi, le parti possono concludere un...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4137 del 25 giugno 1981
«Nella liquidazione del danno per la morte violenta del genitore a favore dei figli minori, il raggiungimento, da parte di questi ultimi, della maggiore età o dell'idoneità al lavoro produttivo non segna un limite invalicabile della risarcibili...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15259 del 4 luglio 2006
«La responsabilità della P.A., ai sensi dell'articolo 2043 c.c., per l'esercizio illegittimo della funzione pubblica, la stessa è configurabile qualora si verifichi un evento dannoso incidente su un interesse rilevante per l'ordinamento ed...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 13021 del 23 dicembre 1997
«Il diritto del privato al risarcimento del danno patrimoniale conseguenziale ad un atto amministrativo illegittimo, previo annullamento di esso da parte del giudice amministrativo, non postula la prova della colpa della pubblica amministrazione,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12455 del 16 maggio 2008
«In tema di risarcimento del danno per lesione di interessi legittimi, l'accertata illegittimità della condotta della P.A. o di suo organi, derivante dal ritardo, dall'inerzia o dalla mancata istruzione del procedimento, che si traducono nella...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8259 del 30 agosto 1997
«In presenza di fatti imputabili a più persone, coevi o succedutisi nel tempo, a tutti deve essere riconosciuta un'efficacia causativa del danno se abbiano determinato una situazione tale che senza l'uno o l'altro di essi l'evento non si sarebbe...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14599 del 30 luglio 2004
«La domanda di risarcimento del danno in forma specifica — esperibile pure in materia contrattuale — postula per il suo accoglimento (al pari di quella di risarcimento per equivalente) l'esistenza di un danno come conseguenza di un determinato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8052 del 22 maggio 2003
«Nel caso di successione a titolo particolare nel diritto sostanziale controverso, il processo prosegue tra le parti originarie, e il successore a titolo particolare può intervenire nel processo per tutelare le sue ragioni in considerazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11169 del 27 dicembre 1994
«Il diritto al risarcimento del danno biologico, concretandosi questo nella lesione del diritto alla salute, che è sempre presente quando vi è offesa dell'integrità fisica della persona e costituisce, quindi, la voce primaria ed immancabile del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13300 del 6 ottobre 2000
«Nell'ipotesi di successione di contratti collettivi di diverso livello (nazionale, provinciale, aziendale)l'eventuale contrasto tra le relative previsioni non va risolto secondo i principi di gerarchia e di specialità, propri delle fonti...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13544 del 26 maggio 2008
«Anche nell'ambito del pubblico impiego privatizzato, il contrasto fra contratti collettivi di diverso ambito territoriale (nazionale, regionale, provinciale; aziendale) deve essere risolto non già in base al criterio della gerarchia (che...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1576 del 12 febbraio 2000
«Nell'ambito del rapporto di lavoro sono configurabili diritti quesiti, che non possono essere incisi dalla contrattazione collettiva in mancanza di uno specifico mandato o di una successiva ratifica da parte dei singoli lavoratori, solo con...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 21234 del 10 ottobre 2007
«Nell'ipotesi di successione tra contratti collettivi, per cui le precedenti disposizioni possono essere modificate da quelle successive anche in senso sfavorevole al lavoratore, con il solo limite dei diritti quesiti, il lavoratore stesso non può...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2321 del 17 marzo 1997
«Al fine di attribuire la qualifica di imprenditore commerciale all'esercente di un'impresa individuale edile, è necessario che concorrano i tre requisiti, consistenti: nell'organizzazione, intesa come coordinamento e predisposizione di tutti i...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 304 del 13 gennaio 2000
«L'art. 24 della legge n. 196 del 1997 che contiene norme tendenti all'equiparazione dei soci delle cooperative di lavoro ai lavoratori subordinati per quanto riguarda l'assicurazione obbligatoria per la disoccupazione involontaria, le indennità di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5237 del 4 marzo 2011
«In caso di accertato demansionamento professionale, la risarcibilità del danno all'immagine derivato al lavoratore a cagione del comportamento del datore di lavoro presuppone che la lesione dell'interesse sia grave, nel senso che l'offesa superi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17725 del 29 luglio 2010
«Il diritto dei lavoratori turnisti ad essere compensati per lo svolgimento dell'attività lavorativa nella giornata di domenica (ancorché con differimento del riposo settimanale in un giorno diverso) può essere soddisfatto, oltre che con...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6327 del 11 luglio 1996
«La mancata concessione del riposo settimanale con definitiva perdita dello stesso da parte del lavoratore è illecita, contrastando (oltre che con l'art. 2109, primo comma, c.c.) con l'art. 36, terzo comma, Cost., e, in quanto tale, non può essere...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9816 del 14 aprile 2008
«Il lavoratore non può scegliere arbitrariamente il periodo di godimento delle ferie, né imputare a ferie le assenze per malattia, trattandosi di evento che va coordinato con le esigenze di un ordinato svolgimento dell'attività dell'impresa e la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 21278 del 15 ottobre 2010
«L'art. 2112 c.c., nel testo modificato dall'art. 47, legge 29 dicembre 1990, n. 428, che ha recepito la direttiva comunitaria 77/187/CE (successivamente modificato dall'art. 1, d.l.vo 2 febbraio 2001, n. 18, in applicazione del canone...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16198 del 10 luglio 2009
«In presenza di un intervento legislativo volto a disciplinare cessioni di aziende o di loro rami (nella specie, il D.L.vo n. 79 del 1999, cosiddetto "decreto Bersani") trovano applicazione, nel silenzio della legge, i principi informatori e la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15820 del 6 luglio 2009
«Le disposizioni contenute nell'art. 2112 c.c., relativo al trasferimento dell'azienda, costituiscono il frutto di un equilibrato bilanciamento tra contrapposti interessi a copertura costituzionale, ravvisabili da un lato nella libertà di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14642 del 23 giugno 2006
«Ai sensi dell'art. 2112 c.c. (nel testo modificato dall'art. 47 della legge n. 428 del 1990) per la configurabilità del trasferimento di azienda, che può aver luogo anche in riferimento agli studi professionali tutte le volte in cui al profilo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11622 del 2 agosto 2002
«Perché si abbia trasferimento d'impresa, ai fini della direttiva comunitaria 77/187 e succ. mod. come interpretata dalla Corte di Giustizia delle Comunità Europee, l'entità oggetto di trasferimento deve, successivamente al medesimo, conservare la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8617 del 23 giugno 2001
«Ai sensi dell'art. 2119, secondo comma, c.c., la cessazione del rapporto di lavoro non deriva automaticamente dal fallimento dell'imprenditore o dalla liquidazione coatta amministrativa dell'azienda, ma può aversi o per effetto del licenziamento...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8465 del 13 aprile 2011
«In tema di trasferimento d'azienda, l'art. 2112 c.c., nel testo (applicabile "ratione temporis") modificato dall'art. 47 della legge n. 428 del 1990 e antecedente alla novella introdotta con il d.l.vo n. 18 del 2001, comprendeva espressamente - in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6452 del 17 marzo 2009
«In materia di trasferimento d'azienda, la direttiva CE 77/187, come ripresa nel contenuto dalla direttiva CE 98/50 e, infine, razionalizzata nel testo mediante sostituzione con la direttiva CE 2001/23 (all'origine della rinnovata versione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5932 del 5 marzo 2008
«Per ramo d'azienda, ai sensi dell'art. 2112 c.c. (così come modificato dalla legge 2 febbraio 2001, n. 18, in applicazione della direttiva CE n. 98/50), come tale suscettibile di autonomo trasferimento riconducibile alla disciplina dettata per la...»