-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2170 del 14 gennaio 1999
«...della custodia cautelare in carcere, in luogo della meno gravosa misura degli arresti domiciliari, avendo il giudice di merito fatto riferimento a precedenti violazioni da parte del ricorrente degli obblighi della sorveglianza speciale).»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 45012 del 24 novembre 2009
«...che la misura custodiale sia stata erroneamente applicata in epoca anteriore all'entrata in vigore della novella legislativa, a fronte di un quadro cautelare che avrebbe invece imposto la meno grave misura coercitiva degli arresti domiciliari).»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 44180 del 18 novembre 2009
«...vigente che siano ancora pendenti, con la conseguenza che il giudice, se in tal senso richiesto dal pubblico ministero, è tenuto a sostituire la misura degli arresti domiciliari disposta in precedenza con quella della custodia in carcere.»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 30786 del 23 luglio 2009
«È legittima la sostituzione della misura degli arresti domiciliari con quella della custodia cautelare in carcere per il reato di violenza sessuale, commesso antecedentemente all'entrata in vigore del D.L. 23 febbraio 2009 (conv. con modd. in L....»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 760 del 22 aprile 1995
«...in carcere, quale unica consentita per tale reato, a seguito della mancata conversione in legge del D.L. 14 luglio 1994 n. 440 in base al quale l'originaria analoga misura già disposta era stata sostituita con quella degli arresti domiciliari).»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 18090 del 12 maggio 2010
«È legittimo il provvedimento con cui il Tribunale della libertà confermi - nei confronti dell'imputato del reato di cui all'art. 74 D.P.R. n. 309 del 1990, già sottoposto a custodia cautelare in carcere successivamente sostituita con gli arresti...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1441 del 31 maggio 2000
«...di eccezionale rilevanza, ma l'esecuzione della misura non sia possibile presso idonee strutture sanitarie penitenziarie, il giudice deve disporre la misura degli arresti domiciliari presso un luogo di cura o di assistenza o di accoglienza.»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5827 del 4 febbraio 2000
«...delle condizioni di salute dell'imputato o dell'indagato con lo stato di detenzione non è applicabile alla richiesta di revoca o sostituzione della misura degli arresti domiciliari, ma soltanto alla misura della custodia in carcere.»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 19 del 12 aprile 1999
«...arresti domiciliari, sia per la ipotesi di persone affette da infezione da HIV, sia, più in generale, per i detenuti che si trovino in condizioni di salute particolarmente gravi e che appaiono in concreto incompatibili con il regime detentivo.»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3096 del 20 maggio 1999
«...di inusuale gravità. (Nella specie si è ritenuta carente di motivazione l'ordinanza di rigetto della richiesta di sostituzione della custodia cautelare in carcere con gli arresti domiciliari, non interdetti in relazione al reato contestato).»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 47073 del 9 dicembre 2003
«In tema di misure cautelari personali, anche in assenza di esigenze cautelari di eccezionale rilevanza, non sussiste il divieto della custodia cautelare in carcere previsto dall'art. 275, quarto comma, c.p.p. nei confronti dell'imputato padre di...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 795 del 15 maggio 1996
«...la richiesta di sostituzione della custodia cautelare in carcere con gli arresti domiciliari, avanzata sul presupposto della necessità, da parte dell'indagato, di assistere un figlio portatore di handicap e perciò bisognevole di cure continue).»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4639 del 21 novembre 1996
«...del beneficio della sospensione condizionale, vale esclusivamente per la custodia cautelare in carcere o in luogo di cura e non per gli arresti domiciliari che costituiscono una misura coercitiva non qualificabile come custodia cautelare.»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8210 del 2 marzo 2010
«La sostituzione della misura degli arresti domiciliari con quella della custodia cautelare in carcere, in forza del nuovo testo dell'art. 275, comma terzo, c.p.p., come modificato dal D.L. n. 11 del 2009 (convertito nella L. n. 38 del 2009), può...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 47413 del 10 dicembre 2003
«In tema di misure cautelari personali, la previsione di cui all'art. 275 bis c.p.p., introdotta dall'art. 16 D.L. 24 novembre 2000, n. 341, conv. dalla legge 19 gennaio 2001, n. 4 — stabilendo che il giudice nel disporre la misura degli arresti...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 20105 del 5 maggio 2003
«...del codice di procedura penale al tossicodipendente che ha in corso un programma di recupero, se viola le disposizioni degli arresti domiciliari, può essere ripristinata la misura della custodia cautelare in carcere ai sensi dell'art. 276 c.p.p.»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6682 del 7 giugno 1995
«Nel caso di violazione degli obblighi imposti con la misura coercitiva degli arresti domiciliari, il legislatore ha previsto, anche se limitatamente al profilo processuale, la possibilità di sostituire la misura cautelare con altra più grave. Non...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 40965 del 31 ottobre 2008
«In caso di trasgressione alle prescrizioni inerenti ad una misura cautelare diversa dagli arresti domiciliari, la sostituzione di tale misura con un'altra più grave, ai sensi dell'art. 276, comma primo, c.p.p., siccome non automatica ma...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5690 del 5 febbraio 2008
«In caso di trasgressione alle prescrizioni concernenti il divieto di allontanarsi dal luogo di esecuzione degli arresti domiciliari, l'art. 276, comma primo ter, c.p.p., rende obbligatoria la revoca degli arresti domiciliari, seguita dal...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 36928 del 8 ottobre 2007
«Nel caso di sostituzione degli arresti domiciliari con la custodia cautelare in carcere in conseguenza della violazione dell'obbligo di non allontanarsi dall'abitazione, non è necessario procedere all'interrogatorio di garanzia.»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 21400 del 20 giugno 2006
«Atteso il carattere di automaticità attribuito dall'art. 276, comma primo ter, c.p.p., alla sostituzione, ivi prevista, della custodia cautelare in carcere agli arresti domiciliari, in caso di trasgressione delle prescrizioni concernenti il...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 23595 del 20 maggio 2004
«Non deve farsi luogo all'interrogatorio cosiddetto di garanzia, nel caso in cui la custodia cautelare in carcere è disposta, ex art. 276, comma primo ter c.p.p., in sostituzione della misura degli arresti domiciliari, a seguito della avvenuta...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3744 del 23 gennaio 2013
«Configura il delitto di evasione e non l'ipotesi di trasgressione alle prescrizioni imposte, sanzionabile ex art. 276 c.p.p., l'allontanamento della persona sottoposta alla misura degli arresti domiciliari dal luogo di detenzione in un orario che...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 40680 del 17 ottobre 2012
«La previsione di cui all'art. 275 bis c.p.p., che consente al giudice di prescrivere, con gli arresti domiciliari, l'adozione del c.d. "braccialetto elettronico" non ha introdotto una nuova misura coercitiva, ma solo una mera modalità di...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 15053 del 18 aprile 2012
«In tema di arresti domiciliari, la trasgressione alle prescrizioni - concernente l'allontanamento volontario del soggetto dal luogo di esecuzione della misura (art. 276 comma primo ter, c.p.p.) - comporta che il giudice, accertata la...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 21487 del 28 maggio 2008
«In caso di trasgressione alle prescrizioni degli arresti domiciliari, concernenti il divieto di allontanarsi dal luogo di detenzione per ragioni diverse da quelle autorizzate, deve escludersi che la norma di cui all'art. 276, comma primo ter,...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12653 del 3 aprile 2002
«In tema di prescrizioni relative alla applicazione degli arresti domiciliari, qualora all'interessato sia stato inibito di frequentare persone diverse da quelle che compongono il suo nucleo familiare, non costituisce violazione di tale divieto la...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 36930 del 26 settembre 2008
«...comma secondo, c.p.p., in quanto tale limite è derogato dall'art. 280, comma terzo, c.p.p. nelle ipotesi di trasgressione delle prescrizioni relative ad una misura cautelare, tra le quali rientra l'ipotesi d'evasione dagli arresti domiciliari.»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10672 del 7 marzo 2003
«In tema di misure coercitive, il provvedimento con cui il giudice prescrive all'imputato di non allontanarsi dall'abitazione in alcune ore del giorno deve essere specifico quanto a presupposti, limiti, ambito di applicazione, sì da non comprimere...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15724 del 3 aprile 2003
«Ne consegue che non si pone in contrasto né con il principio tempus regit actum né con quello generale di irretroattività della legge la circostanza che la nuova disciplina tenga conto di presupposti di fatto risalenti ad epoca ad essa...»