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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2666 del 19 marzo 1993
«Quando gli elementi di fatto acquisiti al processo consentono di determinare in modo certo il valore del danno cagionato dal reato, ai fini dell'esclusione delle attenuanti del danno lieve e dell'intero risarcimento del danno è sufficiente ed...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10355 del 29 ottobre 1992
«Ai fini della concessione dell'attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuità, prevista dall'art. 62 n. 4 c.p., nel caso di tentativo il giudice deve avere riguardo alle concrete modalità dell'azione rimasta incompiuta o improduttiva di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8413 del 28 luglio 1992
«In tema di tentativo, ai fini della concessione — con riferimento ai delitti contro il patrimonio o che comunque offendono il patrimonio — della circostanza attenuante del danno di particolare tenuità, devesi considerare il nocumento che il reato,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2001 del 21 febbraio 1992
«In tema di concessione della circostanza attenuante del danno di speciale tenuità, per determinare se si è in presenza di un danno che sia tenue dal punto di vista obiettivo è necessario considerare il valore complessivo del pregiudizio arrecato...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10993 del 4 novembre 1991
«L'attenuante di aver cagionato alla persona offesa dal reato un danno patrimoniale di speciale tenuità, prevista dall'art. 62, n. 4, c.p., è compatibile con l'ipotesi attenuata di ricettazione prevista dall'art. 648, secondo comma, c.p., solo se...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 10445 del 21 novembre 1984
«Ai fini della configurabilità dell'attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuità, quando non si tratti di denaro, si deve tenere conto del valore economico che la cosa oggetto del danno ha nelle normali contrattazioni commerciali in un...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9352 del 31 agosto 1994
«Per l'applicazione dell'attenuante prevista dall'art. 62 n. 5 c.p. non è sufficiente che la condotta della persona offesa si inserisca nella serie causale determinativa dell'evento ai sensi dell'art. 41 c.p. ma è altresì necessario che essa sia...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3741 del 10 marzo 1989
«L'art. 62, n. 5, c.p., nel prevedere il fatto doloso della persona offesa come causa concorrente, con l'azione o l'omissione del colpevole, a determinare l'evento, non precisa che la persona offesa debba volere lo stesso evento voluto dal...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 17375 del 16 aprile 2015
«Non è legittimato a proporre opposizione alla richiesta di archiviazione il privato che risenta di un pregiudizio per il reato di falsa perizia di cui all'art. 373 cod. pen., trattandosi di una fattispecie incriminatrice lesiva dell'interesse...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6062 del 10 febbraio 2015
«Il delitto previsto dall'art. 374 bis cod.pen. costituisce reato di pericolo che si consuma anche a prescindere dalla presentazione della documentazione all'autorità giudiziaria, a condizione che la destinazione delle false dichiarazioni ad essere...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9989 del 9 marzo 2015
«La condotta del reato di favoreggiamento personale (art. 378 cod. pen.), che è un reato di pericolo, deve consistere in un'attività che abbia frapposto un ostacolo, anche se limitato o temporaneo, allo svolgimento delle indagini, provocando quindi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 53593 del 23 dicembre 2014
«In tema di favoreggiamento, l'aiuto prestato al favorito per eludere le investigazioni e sottrarsi alle ricerche dell'autorità può manifestarsi con modi e mezzi diversi, purché oggettivamente idonei al raggiungimento dello scopo, mentre non assume...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 30873 del 11 luglio 2014
«È ammissibile la configurabilità della ipotesi di favoreggiamento reale con riguardo ad un reato presupposto di carattere permanente, quale è la partecipazione ad una associazione a delinquere di stampo mafioso, produttiva di beni e proventi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16246 del 9 aprile 2013
«È configurabile il reato di favoreggiamento personale nel caso di aiuto consapevolmente fornito al colpevole di un delitto a sottrarsi a investigazioni ancora non in atto, purché esse siano chiaramente immaginabili dall'agente sulla base degli...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15923 del 5 aprile 2013
«Non integra il delitto di favoreggiamento personale la mera omissione di denuncia di reato, ancorché obbligatoria. (Nella specie la Corte ha annullato la sentenza di condanna per favoreggiamento, con rinvio al giudice di merito per accertare...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11473 del 25 marzo 2010
«Integra il delitto di favoreggiamento personale la condotta dell'agente di polizia giudiziaria che agevoli l'autore di un reato a sottrarsi alle ricerche "post delictum" e ne ritardi la cattura, omettendo di riferire immediatamente ai suoi diretti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 28639 del 18 luglio 2007
«È configurabile il reato di favoreggiamento personale anche nel caso di aiuto fornito al colpevole di un delitto a sottrarsi ad investigazioni che non siano ancora in atto.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 26910 del 20 luglio 2005
«Non configura il reato di favoreggiamento personale la condotta del medico che, chiamato ad assistere un latitante, si limiti a fare la diagnosi della malattia e a indicare la relativa terapia, senza porre in essere condotte «aggiuntive» di altra...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 31436 del 16 luglio 2004
«In tema di favoreggiamento personale, l'aiuto richiesto per la configurazione del reato riguarda ogni condotta, anche omissiva come il silenzio, la reticenza, il rifiuto di fornire notizie avente ad oggetto il risultato di consentire all'autore di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 709 del 15 gennaio 2004
«La condotta del reato di favoreggiamento personale (art. 378 c.p.), che è un reato di pericolo, deve consistere in un'attività che abbia frapposto un ostacolo, anche se limitato o temporaneo, allo svolgimento delle indagini, che abbia, cioè,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 22523 del 21 maggio 2003
«Il favoreggiamento è un reato di pericolo a forma libera che si commette ponendo in essere un'azione di per sè idonea ad aiutare taluno ad eludere le investigazioni o a sottrarsi alle ricerche dell'autorità, sicché il reato si consuma...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 59 del 8 gennaio 2003
«Non è configurabile il reato di favoreggiamento personale (art. 378 c.p.) allorché sia accertata l'insussistenza obiettiva del reato presupposto. (In applicazione di tale principio la S.C. ha ritenuto insussistenti gli estremi del reato di cui...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 33450 del 7 settembre 2001
«L'ipotesi delittuosa del favoreggiamento personale, in forza dell'espressa clausola «fuori dei casi di concorso» contenuta nell'art. 378 c.p., in tanto ricorre, in quanto il soggetto non sia stato coinvolto nel reato presupposto né oggettivamente,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6235 del 29 maggio 2000
«Ai fini della configurabilità del reato di favoreggiamento personale, è sufficiente che sia stata posta in essere un'azione diretta ad aiutare taluno ad eludere le investigazioni o a sottrarsi alle ricerche dell'autorità, mentre non è necessario...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2936 del 9 marzo 2000
«Il reato di favoreggiamento personale ha natura di reato di pericolo e può essere integrato da qualunque condotta, positiva o negativa, diretta o indiretta, purché idonea a intralciare le investigazioni della autorità, non occorrendo che l'intento...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6614 del 27 maggio 1999
«Il reato di favoreggiamento personale può realizzarsi attraverso qualunque comportamento, coscientemente assunto, in forza del quale le investigazioni e le ricerche vengano intralciate. (È stata, nella specie, ritenuta idonea a realizzare il reato...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 773 del 21 gennaio 1999
«La previsione dell'art. 378 c.p. comprende ogni atteggiamento, anche negativo, idoneo ad eludere o fuorviare le investigazioni o ad intralciare le ricerche degli organi di polizia. Ne deriva che è configurabile il reato qualora il soggetto,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9079 del 17 agosto 1995
«La configurabilità del delitto di favoreggiamento, sotto il profilo del rapporto cronologico con il reato principale, postula necessariamente che la commissione di quest'ultimo, nel suo momento iniziale, sia anteriore alla condotta assunta come...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8681 del 23 settembre 1993
«La reticenza e il mendacio sulla identità di chi ha compiuto un delitto, oggettivamente idonee a sviare e rallentare le indagini integrano il reato di favoreggiamento personale (art. 378 c.p.), essendo irrilevante che la polizia sia già a...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11917 del 12 dicembre 1992
«Per la configurabilità del reato di favoreggiamento personale non si richiede che la giustizia venga effettivamente fuorviata, né che l'intento di eludere le indagini sia stato concretamente realizzato, essendo ipotizzabile la sussistenza del...»