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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 27842 del 7 luglio 2009
«Nel giudizio camerale d'appello disciplinato dall'art. 599 c.p.p. l'adesione del difensore all'astensione dalle udienze non può costituire causa di rinvio, né sotto il profilo del «legittimo impedimento» né sotto quello (esclusa l'invocabilità del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1320 del 12 dicembre 1996
«Con riguardo al giudizio d'appello che si svolga nelle forme di cui all'art. 599 c.p.p., l'ipotesi del legittimo impedimento dell'imputato, al fine dell'obbligo del rinvio dell'udienza, rileva ogni qualvolta il predetto abbia manifestato la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2687 del 15 febbraio 1992
«Ne consegue che il provvedimento con cui il giudice d'appello, decidendo in camera di consiglio, in applicazione dell'art. 599 in relazione al precedente art. 597, n. 5, concede una circostanza attenuante per effetto della quale il reato si...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 33063 del 5 agosto 2003
«Tale decisione della Corte d'appello non è ricorribile per cassazione dall'imputato per mancanza di interesse in quanto, poiché l'unico effetto che si determina è quello dell'avvio di un nuovo accertamento da parte dell'organo competente, non...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 27460 del 24 giugno 2014
«...motivi di gravame. (Fattispecie in cui la Corte ha precisato che la questione attinente alla definizione giuridica del fatto rientra senz'altro nella cognizione del giudice d'appello, ove sia stata contestata in generale la sussistenza del fatto).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 43765 del 21 novembre 2008
«In tema d'estradizione per l'estero, non è ostativa ad una pronuncia favorevole della corte d'appello la sentenza, per la cui esecuzione è stata domandata l'estradizione, che violi il divieto della "reformatio in peius", non possedendo tale...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7892 del 4 luglio 1998
«La disposizione di cui all'art. 597 c.p.p., secondo la quale in ogni caso, se è accolto l'appello dell'imputato relativo a circostanze o a reati concorrenti anche se unificati per la continuazione, la pena complessiva irrogata è...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4083 del 25 gennaio 2013
«In sede esecutiva, il principio di conversione dell'impugnazione è applicabile anche in caso di opposizione sulla base del principio generale di conservazione degli atti giuridici e del "favor impugnationis" (Nella specie la Corte ha qualificato...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 33451 del 29 luglio 2014
«Nel procedimento di prevenzione il ricorso per cassazione è ammesso soltanto per violazione di legge, secondo il disposto dell'art. 4 legge 27 dicembre 1956, n. 1423, richiamato dall'art. 3 ter, secondo comma, legge 31 maggio 1965, n. 575; ne...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 38734 del 23 settembre 2014
«In tema di reati fallimentari, non sussiste violazione del divieto di “reformatio in peius” qualora, avendo il giudice di primo grado ritenuto l'equivalenza tra le attenuanti generiche e l'aggravante della pluralità dei fatti prevista dall'art....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17460 del 31 luglio 2006
«Ne consegue che, allorquando la sentenza di primo grado liquidi una somma che, essendo inferiore al massimale, non pone il problema del suo superamento, il danneggiato stesso, in sede di impugnazione, non ha l'onere di impugnare specificamente il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18562 del 22 settembre 2016
«I provvedimenti modificativi, ablativi o restitutivi della potestà dei genitori, resi dal giudice minorile ai sensi degli artt. 330, 332, 333 e 336 c.c., configurano espressione di giurisdizione volontaria non contenziosa, perché non risolvono...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 14983 del 20 luglio 2016
«Il decreto della corte d'appello che nega l'apertura dell'amministrazione di sostegno è ricorribile per cassazione.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2732 del 11 febbraio 2016
«Nel giudizio instaurato ai fini del riconoscimento della sussistenza di un unico rapporto di lavoro a tempo indeterminato, sul presupposto dell'illegittima apposizione al contratto di un termine finale ormai scaduto, il decorso di un significativo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12817 del 16 marzo 2017
«Al giudice d'appello, cui sia richiesto dalla parte pubblica, anche se non impugnante, la revoca, ex art. 168, comma primo, cod. pen., della sospensione condizionale dell'esecuzione della pena, non è consentito di omettere di prendere in esame...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4410 del 21 febbraio 2017
«Il provvedimento della corte d'appello con il quale si conclude, ex artt. 2674-bis c.c. e 113-ter disp. att. dello stesso codice, il procedimento sul reclamo proposto avverso la trascrizione o l'iscrizione con riserva al fine di conservare gli...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 17192 del 5 aprile 2017
«In tema di riparazione per ingiusta detenzione, va riconosciuta, sulla base di un'interpretazione sistematica dell'art. 314, comma secondo, cod. proc. pen., l'ingiustizia formale della detenzione patita dal soggetto sottoposto a misura custodiale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11897 del 10 marzo 2017
«...del Gip sulla richiesta di archiviazione. (Fattispecie relativa a dichiarazione contenuta all'interno di un'istanza di avocazione del procedimento, che la stessa persona offesa aveva presentato al procuratore generale presso la corte d'appello.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3377 del 23 gennaio 2017
«...la Corte d'appello aveva ribadito in sede di rinvio - con la decisione confermata in cassazione - il giudizio di equivalenza ed il trattamento sanzionatorio già irrogato, omettendo peraltro di pronunciarsi sul motivo concernente il patteggiamento.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 54467 del 21 dicembre 2016
«In tema di estradizione per l'estero, ai fini dell'accertamento della condizione ostativa prevista dall'art. 698, comma primo, cod. proc. pen., la Corte d'appello può fondare la propria decisione in ordine all'esistenza di violazioni dei diritti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10555 del 3 marzo 2017
«...della corte di appello. (Fattispecie in cui, il giudice d'appello aveva dato atto che nel corso del procedimento, era divenuta definitiva la sentenza di condanna per la quale era stata chiesta l'estradizione sulla base di un titolo cautelare).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3431 del 29 marzo 1991
«Pertanto, nell'ipotesi in cui, respinta dal tribunale la proposta di omologazione del concordato e dichiarato il fallimento, la sentenza venga appellata ai sensi dell'art. 183 legge fallimentare e riformata dalla corte d'appello che omologa,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2490 del 9 novembre 1996
«Nel procedimento di riparazione per l'ingiusta detenzione è da escludere che il difensore possa ricorrere per cassazione avverso il provvedimento della corte d'appello solo se munito di procura speciale ex art. 365 c.p.c., essendo sufficiente che,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1099 del 27 gennaio 1998
«L'imputato ha proposto ricorso avverso la sentenza di secondo grado osservando che la corte d'appello avrebbe dovuto, anche di ufficio, applicare il beneficio della non menzione della condanna e che avrebbe dovuto adeguatamente motivare il diniego...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 845 del 17 maggio 1999
«...dalla convalida dell'arresto, prevede una condizione risolutiva dell'efficacia del provvedimento con cui il presidente della Corte d'appello, convalidato l'arresto provvisorio dell'estradando, dispone l'applicazione di una misura coercitiva.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7816 del 6 marzo 2006
«Ai fini dell'operatività del disposto di cui all'art. 578 c.p.p., secondo cui la Corte d'appello o la Corte di cassazione, nel dichiarare estinto un reato per amnistia o prescrizione, decidono comunque sull'impugnazione ai soli effetti civili,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13088 del 22 maggio 2008
«In tema di impugnazione del provvedimento di rigetto della domanda di omologazione del concordato preventivo depositata dopo l'entrata in vigore del D.L. 14 marzo 2005, n. 35, trova applicazione la disciplina innovata dall'art. 2, comma 2 bis, del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 687 del 24 gennaio 1991
«...rito camerale, ha natura contenziosa e si conclude con sentenza, contro la quale va proposto gravame alla corte d'appello, sezione per i minorenni, nelle forme ordinarie e nel termine di trenta giorni dalla sua notificazione, ex art. 325 c.p.c.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 25818 del 21 dicembre 2010
«...tale domanda in separato giudizio; ne consegue a pronuncia della corte d'appello, in detta sede, incide, nella parte in cui regola le spese, su un diritto soggettivo e, pertanto, è impugnabile con ricorso per cassazione ex art. 111 Cost..»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 30122 del 14 dicembre 2017
«In tema di azione di impugnazione del riconoscimento del figlio naturale per difetto di veridicità, stante la nuova disciplina introdotta dalle riforme del 2012 e 2013 in materia di filiazione, la prova dell'"assoluta impossibilità di...»