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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3860 del 25 ottobre 1976
«La inammissibilità dell'intervento, per difetto delle indicate condizioni, ove non venga eccepita dagli interessati con opposizione agli atti esecutivi, può essere rilevata d'ufficio dal giudice dell'esecuzione, con provvedimento avente natura...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2114 del 23 giugno 1972
«La mancanza del requisito della certezza, liquidità ed esigibilità del credito dell'intervenuto, se non rilevata d'ufficio dal giudice o non eccepita tempestivamente dagli altri soggetti interessati nel processo esecutivo mediante l'opposizione ex...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6264 del 20 aprile 2012
«Tale nullità, tuttavia, resta sanata, senza propagarsi alle successive fasi del processo di esecuzione, se non rilevata d'ufficio, ovvero non fatta valere col rimedio dell'opposizione agli atti esecutivi, prima della pronuncia dell'ordinanza di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12429 del 16 maggio 2008
«In tema di espropriazione immobiliare, il rigetto da parte del giudice dell'esecuzione, dell'istanza di vendita proposta ai sensi dell'art. 567 c.p.c., a causa dell'erroneità dei dati contenuti nella trascrizione del pignoramento relativamente al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5720 del 13 giugno 1994
«Il principio secondo cui la pronuncia sulle spese del giudizio compete esclusivamente al giudice della causa, il quale, ai sensi dell'art. 91 c.p.c., deve provvedervi anche d'ufficio con il provvedimento che chiude il processo avanti a sé — con la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 22430 del 29 novembre 2004
«Il giudice dell'opposizione all'esecuzione è tenuto a compiere d'ufficio, in ogni stato e grado del giudizio, ed anche per la prima volta nel giudizio di cassazione, la verifica sulla esistenza del titolo esecutivo posto alla base dell'azione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1328 del 20 gennaio 2011
«Ne consegue che l'opponente non può mutare la domanda modificando le eccezioni che ne costituiscono il fondamento, né il giudice può accogliere l'opposizione per motivi che costituiscono un mutamento di quelli espressi nel ricorso introduttivo,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3992 del 18 marzo 2003
«In tema di esecuzione forzata degli obblighi di fare e di non fare, qualora il giudice dell'esecuzione, dopo aver pronunziato ex art. 612 c.p.c. per determinare le modalità dell'esecuzione (stabilendo il modo in cui, in concreto, deve essere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2477 del 8 marzo 1991
«Nell'espropriazione forzata presso terzi l'udienza di comparizione del terzo e del creditore, fissata nell'atto di pignoramento, va tenuta anche se il creditore pignorante non si sia costituito depositando il titolo esecutivo ed il precetto, né la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17452 del 31 luglio 2006
«Mentre in questo secondo caso il processo esecutivo restava e — nel vigore della norma novellata — resta assoggettato al regime delineato dagli artt. 626, 627, 630 e 298 c.p.c., ed in particolare la sua ripresa poteva e può avvenire soltanto con...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3271 del 27 marzo 1998
«La nullità del decreto ingiuntivo, non rilevabile d'ufficio, per essere stato emesso in violazione dell'art. 633 c.p.c. allorché la notificazione all'intimato debba avvenire fuori dalla Repubblica, può essere denunciata soltanto con l'atto di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 400 del 6 febbraio 1969
«Il giudice adito col ricorso per l'emissione di decreto ingiuntivo può rilevare d'ufficio, a sensi dell'art. 38 c.p.c., la propria incompetenza per materia, per valore e per territorio quando questa sia inderogabile mentre quando si tratta di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2707 del 3 aprile 1990
«...del giudice che ha emesso l'ingiunzione, ed anche d'ufficio, dal giudice e, quindi, pure dalla Corte di cassazione, che, in tal caso, provvede a cassare senza rinvio la sentenza impugnata, perché l'azione non poteva essere più proseguita.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2387 del 19 aprile 1982
«...non avere l'opponente dedotto e dimostrato le circostanze giustificative dell'opposizione tardiva di cui all'art. 650 c.p.c., configura un'ipotesi di giudicato interno, e, come tale, è rilevabile anche d'ufficio in ogni stato e grado del processo.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18453 del 31 agosto 2007
«Nell'opposizione a decreto ingiuntivo e nell'appello contro la sentenza che l'ha decisa, il giudice, poiché l'opposto è in realtà attore che chiede di dare esecuzione al titolo posto a base dell'ingiunzione, può sempre rilevare d'ufficio la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2352 del 16 marzo 1999
«...della causa davanti al giudice dichiarato competente, questi, a norma dell'art. 45 c.p.c., non può richiedere d'ufficio il regolamento di competenza se non denuncia la violazione di uno dei casi di competenza inderogabile di cui all'art. 28 c.p.c.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24483 del 30 ottobre 2013
«Nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo ottenuto da una banca nei confronti di un correntista, la nullità delle clausole del contratto di conto corrente bancario che rinviano alle condizioni usualmente praticate per la determinazione del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21141 del 10 ottobre 2007
«Nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo il creditore assume la veste sostanziale di attore, sicché, laddove l'opponente abbia contestato l'ammontare degli interessi dovuti, il giudice, nel determinare tali interessi, e dovendo utilizzare...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7539 del 12 aprile 2005
«Nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo l'opponente assume la veste sostanziale di convenuto e, quindi, l'eccezione con la quale deduce la nullità delle clausole del contratto posto a base del provvedimento monitorio non costituisce una...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3889 del 30 marzo 2000
«Ciò comporta che non sono possibili rinvii di sorta (fatta eccezione ovviamente per i rinvii d'ufficio disposti per la mancata tenuta dell'udienza), che snaturerebbero siffatto procedimento consentendo, fra l'altro, la costituzione in giudizio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23908 del 9 novembre 2006
«...stesso codice, con riferimento alla proposizione delle domande riconvenzionali — non è sanata dall'accettazione del contraddittorio ed è rilevabile d'ufficio, con la possibilità della sua deduzione per la prima volta anche in sede di legittimità.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15021 del 5 agosto 2004
«In tema di locazione, deve ritenersi che, con l'opposizione dell'intimato, il procedimento speciale per convalida di licenza o di sfratto si trasformi in un ordinario processo di cognizione (il tutto, pur sempre in seno ad un unico procedimento),...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2343 del 20 gennaio 2014
«In tema di prevenzione nei luoghi di lavoro, le norme antinfortunistiche sono dettate a tutela non soltanto dei lavoratori nell'esercizio della loro attività, ma anche dei terzi che si trovino nell'ambiente di lavoro, indipendentemente...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2620 del 18 marzo 1997
«...condotta, dell'elemento psicologico e dell'evento, complessivamente considerati, mentre la seconda prende in esame il solo aspetto del danno o del lucro, che deve essere connotato da speciale tenuità. (Fattispecie in tema di abuso d'ufficio).»
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Corte costituzionale, sentenza n. 314 del 12 luglio 1995
«...innanzitutto, in questa seconda ipotesi non si riscontra quell'elemento teleologico, di notevole gravità, consistente nel costringere il soggetto passivo a compiere un atto contrario ai propri doveri d'ufficio o ad omettere un atto di ufficio.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 22453 del 28 maggio 2009
«Non integrano il delitto di resistenza a pubblico ufficiale le espressioni di minaccia rivolte nei suoi confronti, quando le stesse non rivelino alcuna volontà di opporsi allo svolgimento dell'atto d'ufficio, ma rappresentino piuttosto una forma...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7573 del 3 agosto 1993
«In tema di rapporti tra le ipotesi delittuose previste dagli artt. 336 e 337 c.p. allorquando la violenza o la minaccia realizzata dall'agente nei confronti del pubblico ufficiale è usata durante il compimento dell'atto d'ufficio, per impedirlo,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34066 del 11 ottobre 2006
«Integra il reato di rifiuto di atti d'ufficio (art. 328, comma primo, c.p.) il pubblico ufficiale (nella specie agente di polizia giudiziaria) che rifiuti di compiere atti che per ragioni di giustizia devono essere compiuti senza ritardo,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2331 del 20 gennaio 2014
«In tema di rifiuto di atti d'ufficio, la richiesta scritta di cui all'art. 328, secondo comma, cod. pen., assume la natura e la funzione tipica della diffida ad adempiere, dovendo la stessa essere rivolta a sollecitare il compimento dell'atto o...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 41225 del 15 novembre 2005
«In tema di omissione o rifiuto di atti d'ufficio, la richiesta di cui all'art. 328, secondo comma, c.p. assume la natura e la funzione tipica della diffida ad adempiere: essa deve quindi, con percepibile immediatezza, essere rivolta a sollecitare...»