-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18207 del 5 agosto 2010
«La questione relativa alla titolarità passiva del rapporto controverso, che attiene al merito della lite, non costituisce un'eccezione in senso stretto - soggetta, come tale, al regime decadenziale sancito, nel sistema processuale di cui alla...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12832 del 3 giugno 2009
«A differenza del difetto di legittimazione passiva - rilevabile d'ufficio in ogni stato e grado del giudizio, salvo il limite del giudicato eventualmente formatosi - l'effettiva titolarità attiva del rapporto giuridico attiene al merito della...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 21103 del 16 maggio 2013
«In tema di sequestro probatorio, il principio del "ne bis in idem" non preclude la possibilità di disporre nuovamente la misura quando l'autorità procedente sia chiamata a valutare elementi precedentemente non valutati. (Fattispecie relativa al...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 11843 del 26 marzo 2010
«Qualora il sequestro probatorio riguardi cose che assumono la qualifica di corpo di reato, non é necessario offrire la dimostrazione della necessità in concreto del sequestro stesso in funzione dell'accertamento dei fatti. (Fattispecie in tema di...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2728 del 25 agosto 2000
«Qualora il sequestro probatorio riguardi cose che assumono la qualifica di corpo di reato, non è necessario offrire la dimostrazione della necessità del sequestro stesso in funzione dell'accertamento dei fatti, atteso che la qualità di corpo del...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 103 del 16 marzo 1998
«In tema di sequestro probatorio di cose costituenti corpo di reato, se è vero che non è necessario offrire la dimostrazione della necessità del sequestro in funzione dell'accertamento dei fatti, atteso che la esigenza probatoria del corpus delicti...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15123 del 4 luglio 2007
«Come rivelano sia la stessa previsione alternativa dell'iscrizione ad iniziativa dell'attore o del convenuto, sia il disposto del secondo comma della norma, là dove fa riferimento alla formazione di un unico fascicolo d'ufficio, nel quale devono...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10598 del 2 agosto 2001
«Il mancato rinvenimento al momento della decisione della causa, di documenti che la parte invoca, comporta per il giudice l'obbligo di disporre la ricerca di essi con i mezzi a sua disposizione ed eventualmente l'attività ricostruttiva del...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12083 del 23 novembre 2000
«La circostanza aggravante di cui all'art. 61, n. 4 c.p. ricorre allorquando vengano inflitte alla vittima sofferenze che esulano dal normale processo di causazione dell'evento, nel senso che occorre un quid pluris rispetto all'esplicazione...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10876 del 11 maggio 2007
«Il successore a titolo particolare nel diritto controverso non è terzo, bensì l'effettivo titolare del diritto in contestazione, tanto da poter essere destinatario dell'impugnazione proposta dall'avversario del cedente e da poter resistere alla...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9314 del 9 novembre 1994
«In caso di mancato rinvenimento del fascicolo di ufficio, il giudice, anche a prescindere da ogni istanza delle parti, deve concedere loro un termine per la ricostituzione dello stesso e l'omissione di tale provvedimento si traduce in un vizio...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5277 del 6 agosto 1983
«La mancata formale ricostruzione (a mezzo di decreto del capo dell'ufficio giudiziario competente) del fascicolo d'ufficio andato smarrito non determina la nullità del procedimento, non essendo tale sanzione espressamente prevista all'uopo dalla...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 26901 del 20 giugno 2013
«In tema di sequestro probatorio, la mancata indicazione, nel decreto del pubblico ministero che lo dispone o lo convalida, del reato in relazione al quale il provvedimento è adottato, non costituisce una carenza motivazionale alla quale possa...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 36775 del 25 settembre 2003
«È ammissibile l'istanza di riesame di un provvedimento di sequestro probatorio di comparizione, successivamente restituita dal pubblico ministero previa estrazione di copie, sussistendo l'interesse del richiedente a verificare che l'uso del mezzo...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 709 del 22 marzo 1999
«In tema di sequestro probatorio, il principio del ne bis in idem, ricavabile dalle linee generali dell'ordinamento processuale, comporta la impossibilità di una reiterazione di un provvedimento avente medesimo oggetto e fondato su identico...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 731 del 9 aprile 1998
«In sede di riesame del sequestro probatorio, il tribunale deve limitarsi a stabilire l'astratta configurabilità del reato ipotizzato; tale astrattezza, però, non limita i poteri del giudice (nel senso che questi debba esclusivamente «prendere atto...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1402 del 22 febbraio 1996
«In base al meccanismo dell'art. 168 bis c.p.c., l'udienza non può essere anticipata rispetto a quella stabilita nell'atto di citazione e i convenuti possono costituirsi sino alla data dell'udienza indicata nella citazione o a quella posteriore...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10447 del 9 marzo 2009
«Competente a disporre la sospensione dei termini di durata della custodia cautelare (nella specie a norma dell'art. 304, comma secondo, c.p.p.), nelle more del giudizio di appello, dopo la trasmissione degli atti da parte del giudice di primo...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 42590 del 24 novembre 2001
«La sospensione dei termini di durata massima della custodia cautelare prevista dall'art. 304, comma 2, c.p.p., (nella specie, per la particolare complessità del dibattimento) può essere disposta solo in relazione ai reati espressamente indicati...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3504 del 12 gennaio 2000
«Il dettato dell'art. 304, secondo comma, c.p.p., nel fare riferimento a “dibattimenti particolarmente complessi”, intende comprendere, in tale locuzione, le difficoltà e gli ostacoli attinenti sia al singolo processo, ivi inclusa l'esigenza di...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2423 del 4 ottobre 1999
«La sospensione dei termini di durata massima della custodia cautelare disposta, ai sensi dell'art. 304, comma 2, c.p.p., per i dibattimenti particolarmente complessi relativi ai reati indicati nell'art. 407, comma 2, lett. a), stesso codice non...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4964 del 9 settembre 1999
«Agli effetti della sospensione dei termini della custodia cautelare a norma dell'art. 304 comma 2 c.p.p., il presupposto della particolare complessità del dibattimento e quello riguardante la natura dei reati contestati a ciascun imputato, sono...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3440 del 9 luglio 1999
«Tuttavia, ove la sospensione dei termini di custodia cautelare sia stata disposta soltanto per alcuni degli imputati, tale provvedimento, anche se non perfettamente conforme al dettato normativo, mantiene pienamente la sua validità ove emesso in...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1601 del 4 luglio 1995
«È inammissibile la dichiarazione di rinuncia al gravame trasmesso per telescrivente e, quindi, senza il rispetto delle forme imposte dall'art. 589, comma terzo, c.p.p., che mirano a garantire la provenienza dell'atto interessato. (Fattispecie...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 459 del 24 gennaio 1986
«Ne consegue che, in caso di mancato deposito del fascicolo stesso, il giudice non può rimettere la causa sul ruolo, per il relativo adempimento, ma deve pronunciare nel merito sulla base delle già acquisite risultanze istruttorie e degli atti...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6298 del 4 luglio 1994
«In tema di termini assegnati alle parti per la loro costituzione in giudizio, qualora il giudizio di primo grado sia proseguito fino alla sentenza, su istanza dell'attore che, in contumacia del convenuto, siasi tardivamente costituito, il giudice...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 790 del 3 agosto 1999
«Ciò si ricava non solo dalla lettera della norma, che non richiama in particolare questa o quella esigenza cautelare, riferendosi espressamente a «gravi esigenze cautelari»; ma anche dalla sua portata logica, posto che il rapporto di necessarietà...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2152 del 7 luglio 1995
«Nella richiesta di proroga dei termini di custodia cautelare, il pubblico ministero deve, con precisi riferimenti agli atti, specificare per ciascun indiziato, quali siano gli elementi di giudizio che supportano la connotazione di gravità delle...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 26773 del 18 dicembre 2009
«Il rispetto del diritto fondamentale ad una ragionevole durata del processo (derivante dall'art. 111, secondo comma, Cost. e dagli artt. 6 e 13 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali) impone al giudice (ai...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9059 del 28 agosto 1995
«La regola della conoscenza o conoscibilità delle ordinanze, posta dal secondo comma dell'art. 176 c.p.c., è legata, al pari dei relativi effetti, non solo alla forma del provvedimento, ma anche al suo contenuto (essa infatti, non può mai...»