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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5014 del 20 gennaio 1993
«Non esiste, nell'ordinamento processuale abrogato, come pure in quello vigente, alcuna norma in base alla quale possa affermarsi che la pronuncia di inammissibilità di un'impugnazione debba assumere necessariamente la forma dell'ordinanza e non...»
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Cassazione penale, Sez. III, ordinanza n. 992 del 16 aprile 1999
«La notifica al difensore del provvedimento dichiarativo dell'inammissibilità è imposta — ex art. 591, comma terzo, c.p.p. — solo quando questo assume la forma dell'ordinanza camerale, non quando assume la forma della sentenza dibattimentale. In...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7585 del 11 giugno 1999
«Nel caso in cui il ricorso per cassazione sia affetto da causa di inammissibilità originaria, è preclusa la possibilità di sottoporre alla valutazione della Corte la sussistenza di causa di estinzione del reato, essendo, sotto tale aspetto,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 12343 del 10 dicembre 1994
«In tema di impugnazioni, anche nel nuovo codice di procedura penale, va operata la distinzione tra cause di inammissibilità e cause sopravvenute. La sussistenza di una causa di inammissibilità originaria, come quella derivante dalla proposizione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 37738 del 8 novembre 2002
«In caso d'impugnazione tardiva la declaratoria d'inammissibilità spetta al giudice dell'impugnazione in base all'art. 591, comma 2, c.p.p., giacché anche in tale caso la decisione è di competenza esclusiva del predetto giudice. (Fattispecie in cui...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15 del 2 gennaio 2009
«In tema di impugnazioni, nell'ipotesi in cui il giudice di appello modifichi la decisione di primo grado in senso più favorevole all'imputato, non può essere pronunziata condanna alle spese processuali, poichè tale condanna consegue esclusivamente...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 44481 del 16 novembre 2004
«La disposizione che esonera dal pagamento delle spese processuali la persona minore d'età al momento del fatto contestato, pur testualmente dettata per il caso di «sentenza di condanna» (art. 29 del D.L.vo 28 luglio 1989, n. 272), si applica...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 14406 del 16 aprile 2002
«Nel caso di mancato accoglimento delle impugnazioni proposte avverso sentenza di assoluzione tanto dal P.M. quanto dalla parte civile, non può darsi luogo alla condanna di quest'ultimo al pagamento delle spese, come previsto in via generale...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12343 del 30 ottobre 1999
«L'esenzione dall'obbligo del pagamento delle spese processuali e dal mantenimento in carcere del minore in dipendenza della sentenza di condanna, previsto dall'art. 28 del decreto legislativo 28 luglio 1989 n. 272, trova giustificazione nella...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3776 del 25 marzo 1998
«È inammissibile l'impugnazione del pubblico ministero che lamenti l'omessa statuizione della sentenza di condanna in ordine alla rifusione delle spese processuali alla parte civile costituita, pur in presenza di una condanna al risarcimento dei...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2888 del 27 marzo 1997
«Poiché nel processo penale l'obbligo della rifusione delle spese giudiziali sostenute dalla parte civile è collegato alla soccombenza, la quale, nel giudizio di impugnazione, deve essere valutata con riferimento al gravame, nell'ipotesi di ricorso...»
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Cassazione penale, Sez. I, ordinanza n. 4648 del 30 novembre 1994
«Alla violazione di legge, frutto di evidente errore materiale, consistita nella condanna alle spese del procedimento nei confronti del ricorrente minorenne seguita al rigetto del suo ricorso per cassazione avverso sentenza di condanna, la Corte di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4667 del 11 ottobre 1996
«Non va pronunciata condanna alle spese del ricorrente il cui ricorso sia stato dichiarato inammissibile per mancata presentazione dei motivi, allorché gli giovi l'accoglimento dell'impugnazione del procuratore generale. (Fattispecie relativa alla...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4255 del 23 ottobre 1999
«Poiché l'appello incidentale svolge la esclusiva funzione di contrastare la pretesa principale avanzata nei confronti del destinatario della correlativa facoltà, non esiste alcun obbligo di notificare l'appello principale proposto da uno dei...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8452 del 27 luglio 1994
«L'appello incidentale deve necessariamente trovare i suoi limiti nei punti e nei capi della sentenza investita dall'appello principale, con riferimento esclusivo ai quali anche l'appellante incidentale è legittimato a lamentare l'ingiustizia della...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 32462 del 26 luglio 2004
«L'appello incidentale previsto dall'art. 595 c.p.p. non può esorbitare dal capo della sentenza investito dall'appello principale (intendendosi per «capo» quello sul quale può formarsi il giudicato), pur potendo avere ad oggetto tutti i singoli...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15669 del 13 luglio 2007
«In materia di esecuzione del contratto di conto corrente bancario, il suo scioglimento ai sensi dell'art. 78 legge fall. per effetto del fallimento del cliente, non estingue con immediatezza ogni rapporto obbligatorio fra le parti, sussistendo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18194 del 9 settembre 2004
«In tema di fallimento, l'art. 88, secondo comma, legge fall. impone al curatore, in presenza di immobili o di altri beni soggetti a pubblica registrazione, l'onere di notifica di un estratto della sentenza dichiarativa di fallimento ai competenti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23264 del 27 ottobre 2006
«Con riferimento all'obbligo del curatore fallimentare, ai sensi dell'art. 88, secondo comma, legge fall., di notificare un estratto della sentenza dichiarativa di fallimento ai competenti uffici per l'annotazione nei pubblici registri, va esclusa...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7039 del 20 dicembre 1982
«In tema d'imposta di registro, nel vigore del R.D. 30 dicembre 1923 n. 3269, la sentenza dichiarativa del fallimento di una società di fatto, che contiene l'enunciazione di un patto sociale meramente verbale e non sottoposto a registrazione,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18962 del 16 settembre 2011
«In tema di ammissibilità di nuovi mezzi di prova in grado d'appello, deve escludersi che dal vigente regime processuale possa ricavarsi un onere della parte, sancito a pena di decadenza, di produrre nel giudizio di primo grado gli eventuali...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1805 del 29 ottobre 1990
«In tema di decorrenza del termine previsto per la riabilitazione dall'art. 179 c.p. nel caso di condanna a pena condizionalmente sospesa, conseguendo l'estinzione del reato all'impossibilità di eseguire la pena per il decorso del termine previsto...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 4614 del 5 febbraio 2007
«In materia di mandato di arresto europeo, con riguardo alla previsione dell'art. 18 lett. e) della legge 22 aprile 2005, n. 69, che prevede un caso di rifiuto di consegna «se la legislazione dello Stato membro di emissione non prevede i limiti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 33980 del 10 ottobre 2006
«Qualora il reato per il quale è richiesta l'estradizione è punito, secondo la legge dello Stato richiedente, con la pena di morte, l'autorità giudiziaria non può pronunciare sentenza favorevole alla estradizione sulla base di assicurazioni dello...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1117 del 22 giugno 2000
«In tema di estradizione, qualora per il reato per il quale l'ordinamento dello Stato richiedente prevede la pena di morte, come affermato dalla Corte cost. con la sentenza n. 223 del 1996, dichiarativa della illegittimità costituzionale dell'art....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 284 del 16 febbraio 1999
«In tema di estradizione per l'estero, a fronte di una richiesta proposta da uno stato aderente alla Convenzione europea di estradizione, firmata a Parigi il 13 dicembre 1957, e ratificata con legge 30 gennaio 1963, n. 300, l'autorità giudiziaria...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 24963 del 10 dicembre 2010
«In caso di dichiarazione di fallimento del contribuente mentre è in corso il giudizio tributario relativo all'impugnazione di un avviso di accertamento, qualora tale evento interruttivo non sia stato dichiarato nel corso del processo, tanto che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9716 del 18 giugno 2003
«Nella procedura concorsuale, ai fini dell'ammissione del credito rileva unicamente il provvedimento adottato dal giudice delegato e riportato nello stato passivo, avendo la comunicazione del curatore al creditore unicamente la funzione di portare...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 26041 del 23 dicembre 2010
«La norma dell'art. 95, terzo comma, legge fall. - nel testo applicabile "ratione temporis", anteriore alla sostituzione disposta dall'art. 80 del d.l.vo 9 gennaio 2006, n. 5 - va interpretata estensivamente e trova applicazione, pertanto, anche...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1925 del 22 aprile 1989
«La vendita di cose, che il giudice delegato, con valutazione che non è sindacabile in sede di legittimità, ritiene deteriorabili o deprezzabili, ha una funzione meramente conservativa del valore del bene e quindi un carattere di urgenza che la...»