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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 27634 del 30 ottobre 2018
«In tema di consorzio di urbanizzazione, atteso il nesso funzionale tra i beni di proprietà comune e quelli di proprietà esclusiva, il recesso del consorziato diretto alla liberazione dall'obbligo contributivo, in assenza di specifica previsione...»
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Cassazione civile, sentenza n. 2906 del 22 luglio 1976
«L'art. 409 c.p.c. contempla al n. 3, insieme con i rapporti di agenzia e con quelli di rappresentanza commerciale, altri rapporti, di lavoro autonomo indirizzati alla realizzazione di un risultato (l'opera), per mezzo di una fare (prestazione)...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1476 del 9 marzo 1982
«Nel contratto di associazione in partecipazione agli utili dell'impresa o di uno o più affari, il diritto di recesso, che deve riconoscersi a ciascuno dei contraenti ove manchi la previsione del termine di durata del rapporto, può ritenersi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 117 del 11 gennaio 1986
«Nel nuovo rito del lavoro – applicabile anche alle controversie in materia di recesso da contratto di locazione – la nullità derivante dalla notificazione del ricorso e del pedissequo decreto di fissazione dell'udienza di discussione in una data...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2134 del 25 marzo 1986
«Nella controversia avente ad oggetto la legittimità, o meno, del licenziamento del lavoratore dipendente, non costituisce alcuna illegittima immutazione del titolo del recesso la deduzione — svolta nel giudizio — che la circostanza di fatto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 234 del 16 gennaio 1986
«Qualora il lodo arbitrale contenga, sulla stessa domanda, due diverse pronunce in contrasto fra loro (nella specie, in quanto determinava la quota spettante ad un socio in sede di recesso dalla società, e poi riduceva la quota stessa a condizione...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1463 del 11 febbraio 1987
«Con riguardo ai dipendenti con la qualifica di dirigenti, come tali sottratti alle norme limitative dei licenziamenti individuali poste dalle L. 15 luglio 1966, n. 604 e 20 maggio 1970, n. 300, ed in relazione alla clausola del contratto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8 del 7 gennaio 1988
«La sopravvenuta inidoneità permanente del lavoratore a svolgere regolarmente le mansioni assegnategli trova disciplina non nell'art. 2110 c.c. – che presuppone un impedimento temporaneo del lavoratore affetto da malattia, anche reiterata, a...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 288 del 20 gennaio 1989
«L'omesso esame di documenti, riconducibile al vizio di omessa motivazione su punto decisivo della controversia (art. 360 n. 5 c.p.c.) ricorre solo nel caso in cui questi si rilevino idonei a fornire la prova di un fatto costitutivo, modificativo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2400 del 22 marzo 1990
«Con riguardo all'azione revocatoria ordinaria, che è proponibile anche a tutela di posizioni creditorie soggette a condizione od a termine, e che investe l'atto dispositivo compiuto dal debitore, al fine di conseguirne una declaratoria...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4750 del 29 aprile 1991
«La domanda dell'appaltatore volta a conseguire dal committente il corrispettivo previsto per l'esercizio della facoltà di recesso pattuita in suo favore ai sensi dell'art. 1373 c.c. e la domanda dello stesso appaltatore di essere tenuto indenne...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 32 del 5 gennaio 1994
«Il lavoratore, che in primo grado abbia impugnato il licenziamento sotto profili diversi dall'inosservanza della procedura garantistica di cui all'art. 7 della L. 20 maggio 1970, n. 300, non può dedurre in appello la questione della nullità del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6172 del 27 giugno 1994
«Nel caso di impugnazione del licenziamento con richiesta di reintegrazione nel posto di lavoro, la causa petendi è costituita dall'inesistenza, in capo al datore di lavoro, del potere di determinare l'estinzione del rapporto, incombendo sul...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10691 del 29 novembre 1996
«Nel caso in cui il lavoratore contesti in giudizio la sussistenza di una giusta causa o di un giustificato motivo a fondamento del licenziamento impugnato, è coinvolta in ogni suo aspetto la valutazione giuridica dei fatti richiamati dal datore di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9899 del 11 ottobre 1997
«Costituisce principio generale, applicabile anche alle società cooperative, e desumibile anche dagli artt. 1373, commi primo e secondo, e 2285 c.c., quello per cui il recesso del socio non vale né ad escludere la responsabilità del socio medesimo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11402 del 30 agosto 2000
«La previsione dell'art. 1751, quarto comma, c.c., secondo cui la concessione all'agente dell'indennità di cessazione del rapporto non priva l'agente medesimo «del diritto all'eventuale risarcimento dei danni», non configura un'ipotesi di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13906 del 20 ottobre 2000
«Il carattere chiuso del giudizio di rinvio – che comporta che esso è limitato al riesame dei punti che la Corte di cassazione ha indicato come meritevoli di nuova considerazione – non esclude che, ove il punto da riesaminare abbia assunto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16163 del 23 dicembre 2000
«Nell'ipotesi in cui il risarcimento del danno da licenziamento illegittimo venga chiesto originariamente (nella specie: nel ricorso introduttivo e nelle conclusioni di primo grado) sulla base dell'art. 18 della L. n. 300 del 1970 e successivamente...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3084 del 16 marzo 2000
«Al rapporto di agenzia si applica l'istituto del recesso per giusta causa, previsto dall'art. 2119 c.c., stante l'evidente analogia che sussiste tra la disciplina del recesso nel contratto di agenzia e quello dello scioglimento del rapporto di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8376 del 20 giugno 2000
«La clausola compromissoria non costituisce un accessorio del contratto nel quale è inserita, ma ha propria individualità ed autonomia nettamente distinta da quella del contratto cui accede, per cui ad essa non si estendono le cause di invalidità...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14865 del 23 novembre 2001
«I patti parasociali (e, in particolare, i cosiddetti sindacati di voto) sono, nella loro composita tipologia (che non consente, pertanto, la riconduzione ad uno schema tipico unitario), accordi atipici, volti a disciplinare, in via meramente...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 12194 del 13 agosto 2002
«In caso di licenziamento illegittimo del lavoratore, il risarcimento del danno spettante a quest'ultimo a norma dell'art. 18 legge n. 300 del 1970, commisurato alle retribuzioni perse a seguito del licenziamento fino alla riammissione in servizio,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7739 del 27 maggio 2002
«Nella controversia promossa dal lavoratore licenziato per superamento del periodo di comporto, gravando sul datore di lavoro l'onere della prova del fatto costitutivo del recesso, la deduzione, da parte del lavoratore, della insussistenza del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12629 del 28 agosto 2003
«In materia di contratto di agenzia, gli artt. 1750 e 1751 c.c., anche nel nuovo testo introdotto dagli artt. 3 e 4, D.L.vo 10 settembre 1991, n. 303, attuativo della Direttiva CEE n. 653 del 1986, attribuiscono espressamente a ciascuna delle parti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17340 del 17 novembre 2003
«Mentre integra un debito di valuta, che ai sensi dell'art. 1373 c.c. trova fonte in un patto espresso, la prestazione a favore dell'appaltatore di una somma a titolo di corrispettivo per l'esercizio da parte del committente della facoltà di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3991 del 19 marzo 2003
«Ai sensi della prima parte del quarto comma dell'art. 183 c.p.c., l'attore non incontra preclusioni e può proporre domande ed eccezioni nuove solamente in quanto esse siano conseguenza della domanda riconvenzionale e delle eccezioni proposte dal...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15327 del 7 agosto 2004
«Il licenziamento e le dimissioni sono fatti giuridici diversi e contrapposti, sicché allegare in giudizio che il recesso è avvenuto ad iniziativa del datore di lavoro o del lavoratore orienta il giudizio verso due indagini diverse in fatto e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1591 del 28 gennaio 2004
«La sopravvenuta impossibilità temporanea della prestazione lavorativa dovuta ad un evento estraneo al rapporto di lavoro e non imputabile al dipendente autorizza il datore di lavoro a recedere dal rapporto stesso, ai sensi dell'art. 1464 c.c., in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3088 del 17 febbraio 2004
«Il collocamento a riposo e la semplice comunicazione dell'operatività della clausola di risoluzione automatica del rapporto di lavoro, al raggiungimento della massima anzianità contributiva, non configurano di per sé un licenziamento, cioè la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5316 del 16 marzo 2004
«In tema di fideiussione prestata a garanzia di un'apertura di credito in conto corrente, il principio di correttezza e buona fede non impone automaticamente alla banca di recedere dal contratto nei riguardi del debitore principale solo perché si è...»