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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8692 del 4 agosto 1992
«In tema di nomina di un curatore speciale per l'esercizio del diritto di querela, la norma di cui all'art. 121 c.p. tende, per quel che riguarda il rapporto tra genitore e figlio, ad evitare che il diritto di querela per fatti offensivi nei...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 327 del 12 febbraio 1970
«L'istituto della curatela speciale, previsto dall'art. 121 c.p., intende conseguire la finalità di assegnare al minore, per quanto attiene all'esercizio del diritto di querela, persona che prenda il posto del rappresentante legale nei casi in cui...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 15381 del 4 marzo 2010
«La misura di sicurezza applicata con sentenza dal tribunale per i minorenni cui il G.i.p. abbia trasmesso gli atti ai sensi dell'art. 37, comma terzo, D.P.R. n. 448 del 1988, non è definitiva fino a che nei confronti del destinatario della stessa...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8675 del 20 ottobre 1983
«L'art. 13 della L. 30 aprile 1962, n. 283 vieta esplicitamente l'uso di nomi impropri nella vendita o propaganda di sostanze alimentari e tende alla difesa della generalità dei possibili acquirenti e particolarmente di coloro che hanno minore...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5353 del 23 aprile 1980
«Vietando e sanzionando l'attività di chi pone in vendita o mette altrimenti in commercio come genuine sostanze alimentari non genuine, il legislatore ha voluto reprimere ogni operazione che sia comunque diretta allo scambio ed allo smercio di cibi...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2007 del 16 febbraio 1988
«In tema di violenza carnale presunta, l'affidamento del minore per ragioni di istruzione nel campo del lavoro non deve necessariamente integrare gli elementi dell'apprendistato tipico, essendo possibile conferire rilevanza ad altri tirocini...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3791 del 15 maggio 1986
«L'ipotesi di violenza carnale presunta, di cui all'art. 519, comma secondo, n. 2, c.p., sussiste in relazione a qualsiasi rapporto fiduciario di affidamento, sia pure temporaneo, del minore infrasedicenne al colpevole. (Fattispecie relativa a...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9689 del 6 novembre 1984
«Colui il quale mostri ad un minore infraquattordicenne delle riproduzioni fotografiche pornografiche e lo inviti, contro la sua volontà e coartandone la libertà di movimento, a comportarsi secondo le immagini e a praticare, nell'appuntamento...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4582 del 31 maggio 1986
«Ai fini della sussistenza del reato di esposizione al pubblico di manifesti contrari al pudore ed alla decenza, di cui all'art. 1, L. 12 dicembre 1960, n. 1591 — in relazione all'art. 528 c.p. — non vale, ad escludere l'offensività del normale...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3595 del 13 aprile 1996
«Il delitto di corruzione di minorenni resta assorbito in quello di violenza carnale quando il minorenne è l'unico soggetto passivo della condotta. (Nella specie, relativa a rigetto di ricorso, l'imputato aveva dedotto erronea applicazione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 16085 del 5 dicembre 1990
«La corruzione del minore diviene giuridicamente rilevante come reato autonomo (art. 530 c.p.) qualora il concorrente reato di violenza carnale (art. 519 c.p.) o di atti di libidine violenti (art. 521 c.p.) venga a perdere qualcuno dei suoi...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 12287 del 5 novembre 1986
«La semplice induzione a denudarsi, come manifestazione di desiderio della nudità di un minore, espressa con atti finalizzati alla persuasione del minore stesso, concreta il tentativo di corruzione di minorenni. (Nella specie l'imputato aveva...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1499 del 17 febbraio 1986
«In difetto dell'accertamento dell'età del soggetto passivo, manca, per la sussistenza del delitto di corruzione di minorenni, la prova dell'elemento materiale, che consiste nell'aver commesso il fatto il presenza di un minore di anni sedici, e...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2358 del 12 marzo 1985
«Ai fini della sussistenza del delitto di corruzione di minorenne, non si esige che i minori abbiano la capacità mentale di compiere subito una valutazione etica e naturalistica degli atti di libidine compiuti in loro presenza, ma è sufficiente che...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10898 del 6 dicembre 1984
«Deve essere escluso l'assorbimento del delitto di atti osceni, di cui all'art. 527 c.p., da parte di quello di corruzione di minorenni, di cui all'art. 530 c.p.; non è configurabile, infatti, il necessario presupposto, costituito dal rapporto di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5309 del 7 giugno 1984
«Il delitto di corruzione di minorenni, di cui all'art. 530 c.p., rimane assorbito nei reati previsti dagli artt. 519 (violenza carnale), 520 (congiunzione carnale commessa con abuso della qualità di pubblico ufficiale) e 521 c.p. (atti di libidine...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5480 del 29 aprile 1980
«La circostanza attenuante di cui all'art. 62 n. 5 non è applicabile al delitto di corruzione di minorenni perché il consenso dell'offeso è elemento costitutivo del reato.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 39044 del 5 ottobre 2004
«La circostanza aggravante prevista dal terzo comma dell'art. 600 c.p., come sostituito dall'art. 1 legge 11 agosto 2003, n. 228, concorrendo ad interpretare la espressione «poteri corrispondenti a quelli del diritto di proprietà» di cui al primo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4633 del 21 aprile 1994
«L'ipotesi di reato prevista dall'art. 567, comma 2, c.p. si realizza ogni volta che, in un atto di nascita, venga attribuito ad un infante lo stato di figlio (non importa se legittimo o naturale) di una persona che non lo abbia realmente generato,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 42767 del 10 novembre 2003
«Il reato di omessa somministrazione dei mezzi di sussistenza ai discendenti di età minore costituisce violazione degli obblighi di assistenza familiare più che violazione degli obblighi verso una persona determinata, con la conseguenza che, quando...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3125 del 15 dicembre 1998
«Il reato di omessa somministrazione dei mezzi di sussistenza ai discendenti di età minore costituisce violazione degli obblighi di assistenza familiare più che violazione degli obblighi verso una persona determinata, con la conseguenza che quando...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 479 del 20 gennaio 1992
«In tema di violazione degli obblighi di assistenza familiare, le diverse ipotesi previste dall'art. 570 c.p. non configurano una pluralità di reati distinti, ma pur nella varietà dei fatti incriminabili, si riferiscono ad un unico titolo di reato,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 17843 del 5 maggio 2008
«In tema di violazione degli obblighi di assistenza familiare, il delitto di omesso apprestamento dei mezzi di sussistenza ai discendenti di età minore (art. 570, comma secondo n. 2, c.p. ) è configurabile anche in mancanza di un provvedimento...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 20636 del 25 maggio 2007
«, Cass. pen., , sez. VI, , 24 luglio 2007, n. 30151, , (ud. 2 maggio 20007), Perini.
In materia di violazione degli obblighi di assistenza familiare, la minore età dei discendenti, destinatari dei mezzi di sussistenza, rappresenta in re ipsa una...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 26725 del 19 giugno 2003
«In tema di violazione degli obblighi di assistenza familiare, la mancata corresponsione dell'assegno per il mantenimento del figlio minore stabilito in sede di separazione dei coniugi integra la fattispecie di cui all'art. 570 c.p., in base alla...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 37419 del 17 ottobre 2001
«Il giudice di appello, che accolga il motivo riguardante la mancata unificazione nel vincolo della continuazione del reato giudicando ad altro, giudicato separatamente con sentenza irrevocabile, è libero di rivalutare la gravità dei fatti e di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15952 del 26 aprile 2012
«L'obbligazione, penalmente rilevante ex art. 570, comma secondo, c.p., in capo al padre naturale di non far mancare i mezzi di sussistenza al figlio minore non nato in costanza di matrimonio presuppone la prova della filiazione da acquisirsi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8998 del 5 marzo 2010
«Ai fini della configurabilità del delitto di violazione degli obblighi di assistenza familiare, il soggetto obbligato in sede di separazione legale dei coniugi non ha la facoltà di sostituire, di sua iniziativa, la somma di denaro stabilita dal...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8690 del 4 marzo 2010
«In tema di violazione degli obblighi di assistenza familiare, la condotta di omessa prestazione dei mezzi di sussistenza da parte del genitore non affidatario non è scriminata dall'impossibilità per quest'ultimo di verificare l'effettiva...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 22401 del 4 giugno 2008
«In tema di violazione degli obblighi di assistenza familiare, la configurabilità del reato di malversazione di beni del figlio minore non è esclusa dalla circostanza che il soggetto attivo sia il genitore separato non affidatario.»