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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4497 del 24 febbraio 2011
«La concessione del termine di cui all'art. 184 cod. proc. civ. - nel testo modificato dall'art. 18 della legge 26 novembre 1990, n. 353, applicabile "ratione temporis" - non è rimessa alla discrezionalità del giudice, ma consegue automaticamente...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1820 del 29 gennaio 2007
«La disciplina contenuta nell'art. 186 ter c.p.c., con riferimento all'ordinanza-ingiunzione di pagamento o di consegna in corso di causa, non contempla l'apertura di una fase autonoma di opposizione, svincolata dal giudizio di merito pendente nel...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3194 del 6 marzo 2002
«In tema di ordinanza anticipatoria di condanna emessa dal giudice ad esaurimento dell'istruzione, la dichiarazione di rinuncia alla pronuncia della sentenza, che la parte intimata può effettuare ai sensi dell'art. 186 quater, quarto comma, c.p.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3434 del 8 marzo 2002
«In caso di emanazione, successivamente alla chiusura dell'istruzione, dell'ordinanza anticipatoria di condanna prevista dall'art. 186 quater c.p.c., la rinuncia dell'intimato alla pronuncia della sentenza, di cui all'ultimo comma del citato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6042 del 12 marzo 2009
«L'ordinanza emessa ai sensi dell'art. 186-quater c.p.c. che venga annullata dal giudice di secondo grado con rinvio al primo giudice, perde efficacia di titolo esecutivo sia in ordine alle statuizioni di merito che a quelle relative alle spese in...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 30054 del 23 dicembre 2008
«In tema di impugnazione dell'ordinanza successiva alla chiusura dell'istruzione di cui all'art. 186 "quater" c.p.c. - nel testo introdotto dall'art. 7 del d.l. 18 ottobre 1995, n. 423, convertito, con modificazioni, nella legge 20 dicembre 1995,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13017 del 4 dicembre 1991
«Nell'ipotesi che nel giudizio d'appello le parti siano state rimesse al collegio dall'istruttore, per l'integrazione del contenuto di una precedente ordinanza istruttoria, senza previa precisazione delle conclusioni, la pronuncia nel merito della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 18410 del 1 agosto 2013
«Il giudice di merito, ove intenda disporre una nuova consulenza tecnica d'ufficio, è tenuto a motivare adeguatamente - in base ad idonei elementi istruttori o cognizioni proprie, eventualmente integrati da presunzioni e da nozioni di comune...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14735 del 21 novembre 2001
«La mancata comunicazione, da parte della cancelleria, ai procuratori costituiti in un'ordinanza emessa fuori udienza con la quale il giudice istruttore disponga un atto integrativo della consulenza tecnica (nella specie, rinnovo di sopralluogo da...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6559 del 20 dicembre 1985
«Una volta venuto meno il provvedimento di sostituzione del consulente tecnico in conseguenza della sua successiva revoca, ha luogo una integrale reintegrazione del consulente nelle funzioni a lui originariamente conferite, con conseguente...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7670 del 20 agosto 1996
«Il provvedimento del giudice delegato che, anche in controversia soggetta al rito del lavoro, fissa la data e il luogo dell'espletamento della prova rimessagli, non necessita di una notificazione alle parti o ai loro procuratori, né quindi,...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, sentenza n. 17299 del 12 luglio 2013
«In tema di assunzione all'estero della prova civile, la mancata informazione delle parti circa il tempo ed il luogo dell'assunzione della prova non contrasta con l'ordine pubblico interno, sempre che l'autorità che abbia disposto la rogatoria non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7881 del 27 settembre 1994
«Giusta il principio di infrazionalità delle prove, è inammissibile in appello la prova testimoniale che, anche in modo indiretto, si appalesi preordinata a contrastare, completare o confortare le risultanze di quella già dedotta e assunta in primo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1374 del 9 febbraio 1987
«La rinunzia al mandato proveniente dal difensore di una delle parti non costituisce legittimo motivo di rinvio della trattazione della causa, essendo solo in facoltà del giudice di concederlo, ove ne ravvisi l'opportunità, qualora la rinunzia sia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4900 del 11 novembre 1977
«La decadenza dal diritto di far assumere la prova, prevista dall'art. 208 c.p.c., opera per il caso di mancata comparizione delle parti nel giorno fissato per l'inizio o la prosecuzione della prova medesima, e, quindi, postula che il giudice,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4189 del 22 febbraio 2010
«Spetta esclusivamente al giudice del merito, in base al disposto degli artt. 208 c.p.c. e 104 disp. att. c.p.c. valutare se sussistano giusti motivi per revocare l'ordinanza di decadenza della parte dal diritto di fare escutere i testi per mancata...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12279 del 3 dicembre 1998
«La facoltà per le parti di chiedere la riammissione all'espletamento dei mezzi istruttori, prevista dall'ultimo comma dell'art. 208 c.p.c., deve ritenersi sussistente sia nel caso di precedente espressa declaratoria di decadenza dal diritto di far...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2036 del 28 marzo 1980
«L'ordinanza che dichiara la decadenza della parte dal diritto di far escutere i testi per mancata citazione degli stessi è revocabile, in quanto non è compresa nel novero delle ordinanze reclamabili al collegio, e spetta esclusivamente al giudice...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 564 del 1 marzo 1973
«Per l'autorizzazione al sequestro giudiziario di documenti previsto dall'art. 670 n. 2 c.p.c. è necessario che ricorrano gli estremi perché possa essere domandata l'esibizione ai sensi dell'art. 210 c.p.c. e che l'istante possa vantare un sia pur...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3050 del 9 maggio 1980
«La richiesta di informazioni alla pubblica amministrazione, nell'esercizio del potere conferito al giudice dall'art. 213 c.p.c., non può tradursi in un esonero della parte dall'onere di fornire la prova che essa stessa sia in grado di procurarsi....»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7000 del 23 novembre 1983
«Il controllo in sede di legittimità dell'esercizio della facoltà del giudice del merito, di richiedere informazioni alla P.A., a norma dell'art. 213 c.p.c., in relazione al limite previsto dalla citata norma, che non consente di delegare alla P.A....»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 30174 del 30 dicembre 2011
«Il divieto imposto alle società assicuratrici di limitare il proprio oggetto sociale all'attività assicurativa ed a quelle connesse (art. 5 della legge 10 giugno 1978, n. 295, applicabile "ratione temporis") non impedisce loro di compiere singoli...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 41129 del 19 novembre 2001
«Il termine di presentazione della lista dei testimoni per il dibattimento va riferito alla prima udienza di trattazione e non anche alle successive udienze di rinvio; ne consegue che, soltanto nella ipotesi in cui il dibattimento sia stato...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 8 del 5 luglio 1995
«L'inosservanza del termine a comparire di cui all'art. 555, comma terzo, c.p.p., integra una nullità di ordine generale, a norma dell'art. 178, comma primo, lett. c), c.p.p., che si verifica al momento della notificazione, perché se fra questa e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6073 del 4 dicembre 1985
«La circostanza che il creditore, ancorché parzialmente soddisfatto dall'intervento di un terzo (nella specie, datore di pegno), concorra nel fallimento del debitore per l'intero credito, ottenendone il totale pagamento, non vale ad escludere il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7054 del 8 giugno 1992
«La risposta all'interpello del giudice se la parte che aveva prodotto il documento intenda avvalersene — dopo che contro di esso sia stata proposta querela di falso — può essere validamente resa anche dal procuratore costituito che non sia munito...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11546 del 23 novembre 1993
«Nei giudizi con litisconsorzio necessario, l'ordinanza che ammette il giuramento decisorio, deferito dall'attore, prima che il contraddittorio sia integrato nei confronti dei litisconsorti pretermessi, con conseguente violazione del diritto di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5622 del 9 giugno 1990
«Qualora il collegio, ammettendo il giuramento decisorio, anziché limitarsi a rinviare la causa davanti all'istruttore per un'udienza nella quale quest'ultimo, sentite le parti, fisserà il giorno in cui assumere la prova ed il termine per la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2158 del 28 luglio 1998
«Sebbene all'indagato sia in linea di principio da riconoscere la legittimazione a impugnare, con la richiesta di riesame o con il ricorso diretto per cassazione, il provvedimento di sequestro preventivo indipendentemente dalla formale titolarità...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4881 del 8 marzo 1994
«Il fatto che il diritto di impugnazione sia attribuito dalla legge a più soggetti (alle parti ed ai rispettivi difensori) comporta che ciascuno di tali soggetti (ed anche ciascun difensore, quando l'interessato ne abbia nominato più di uno) può...»