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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13303 del 9 giugno 2009
«In tema di sanzioni amministrative pecuniarie per violazioni di norme del codice della strada cui sia applicabile la nuova disciplina introdotta dal d.l. 27 giugno 2003, n. 151, conv., con modif., nella legge 1° agosto 2003,...»
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Cassazione civile, Sez. VI, ordinanza n. 944 del 17 gennaio 2011
«In tema di sanzioni amministrative, la competenza per territorio a conoscere dell’opposizione al verbale di accertamento di infrazione di norme sulla circolazione stradale ha natura inderogabile, ai sensi dell’art. 204-bis del codice...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 42582 del 6 novembre 2009
«L’abusiva messa in circolazione di un veicolo sottoposto a sequestro amministrativo ai sensi dell’art. 213 c.d.s. integra il reato di sottrazione di cose sottoposte a sequestro solo qualora la condotta risulti effettivamente idonea...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 14657 del 5 luglio 2011
«Il giudizio risarcitorio avente ad oggetto il danno da illegittima sospensione della carta di circolazione di un autoveicolo è devoluto alla giurisdizione del giudice ordinario anche quando si sia consumata la facoltà di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15510 del 7 dicembre 2001
«Come l’irrogazione, da parte del prefetto, della sanzione amministrativa di sospensione della patente, in via cautelare e provvisoria, ai sensi dell’art. 223, terzo comma, del codice della strada, non è condizionata all’inizio o alla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10400 del 25 novembre 1996
«In materia di illeciti amministrativi, i principi di legalità, di irretroattività e di divieto dell’analogia, risultanti dall’art. 11 legge 689/1981, comportano l’assoggettamento del comportamento considerato alla legge del tempo del suo...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 2817 del 24 febbraio 2003
«L’attività esercitata dalla società Autostrade per la gestione degli spazi pubblicitari nelle aree di sosta ha carattere imprenditoriale, e non presenta connessione alcuna con il servizio pubblico ad essa affidato in concessione, che, in...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4634 del 5 gennaio 2000
«In tema di sospensione della patente quale sanzione amministrativa accessoria connessa alle violazioni di norme del codice della strada costituenti reato, le statuizioni adottate al riguardo dal Prefetto, in via provvisoria e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4178 del 19 dicembre 1975
«Le cause di scioglimento, o di cessazione degli effetti civili, del matrimonio, previste dall'art. 3 della L. 1 dicembre 1970, n. 898, operano in presenza del presupposto che, per effetto di esse, la comunione spirituale e materiale fra i coniugi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3101 del 17 marzo 2000
«L'accertamento del diritto all'assegno divorzile (di carattere esclusivamente assistenziale) va effettuato verificando l'inadeguatezza dei mezzi (o l'impossibilità di procurarseli per ragioni oggettive) del coniuge richiedente, raffrontate ad un...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15055 del 22 novembre 2000
«In tema di assegno di divorzio, il criterio delle «ragioni della decisione» previsto dall'art. 5 della legge n. 898 del 1970 se per un verso postula una indagine sulla responsabilità del fallimento del matrimonio in una prospettiva comprendente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11059 del 10 agosto 2001
«In tema di assegno di divorzio, l'art. 5 della legge n. 898 del 1970, che fa carico al tribunale di disporre indagini sui redditi, sui patrimoni e sull'effettivo tenore di vita, in caso di contestazioni, non impone un adempimento dettato a pena di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18367 del 23 agosto 2006
«Ove, a sostegno della richiesta di revisione nel senso della diminuzione o della soppressione dell'assegno di divorzio, siano allegati sopravvenuti oneri familiari dell'obbligato (derivanti, nella specie, dalla nascita di due figli, generati dalla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6312 del 22 giugno 1999
«Nella materia dell'affidamento di figli minori, in cui il giudice della separazione e del divorzio devono attenersi al criterio fondamentale dell'interesse della prole, la circostanza che uno dei genitori risieda all'estero non limita di per sè...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 2736 del 24 febbraio 2001
«In tema di imposte sui redditi, i redditi di partecipazione societaria di un coniuge, rientrando tra i frutti civili di "beni" oggetto di comunione legale, vanno imputati, in applicazione dell'art. 4 D.P.R. 29 settembre 1973 n. 597, a ciascuno dei...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 29437 del 17 dicembre 2008
«Laddove il socio non abbia a contestare l'entità del reddito imputato alla società ma puramente e semplicemente la propria qualità di socio e l'esistenza del vincolo sociale, la controversia dedotta non è riconducibile alle ipotesi di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3030 del 13 febbraio 2006
«In materia di divorzio, l'assegnazione della casa familiare all'ex coniuge affidatario prevista dall'art. 6, comma sesto, della legge 1 dicembre 1970, n. 898 (come sostituito dall'art. 11 della legge 6 marzo 1987, n. 74) risponde all'esigenza di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5553 del 7 giugno 1999
«Il disposto dell'art. 12 bis della legge 898/70 — nella parte in cui attribuisce al coniuge titolare dell'assegno divorzile che non sia passato a nuove nozze il diritto ad una quota dell'indennità di fine rapporto dell'altro coniuge «anche quando...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 24421 del 29 ottobre 2013
«La quota del trattamento di fine rapporto dell'altro coniuge, riconosciuta dall'art. 12 bis della legge 1 dicembre 1970, n. 898, a quello titolare dell'assegno divorzile che non sia passato a nuove nozze, deve liquidarsi sulla base di quanto dal...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5720 del 11 aprile 2003
«La quota “dell'indennità di fine rapporto” spettante, ai sensi dell'art. 12 bis della L. 1 dicembre 1970, n. 898 (introdotto dall'art. 16 della L. 6 marzo 1987, n. 74), al coniuge titolare dell'assegno divorzile e non passato a nuove nozze ha...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2920 del 14 marzo 2000
«L'art. 9, terzo comma, della L. n. 898 del 1970, nel testo vigente, prevede che nella ripartizione della pensione di reversibilità fra il coniuge superstite e l'ex coniuge occorre tener conto della durata del matrimonio, nel senso che non è...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 282 del 10 gennaio 2001
«L'art. 9, comma terzo, della L. n. 898 del 1970, nel testo novellato dall'art. 13 della L. n. 74 del 1987, prevede che, nella ripartizione della pensione di reversibilità tra il coniuge superstite e l'ex coniuge, occorre tener conto della durata...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10391 del 21 giugno 2012
«La ripartizione del trattamento di reversibilità fra ex coniuge e coniuge superstite, va fatta "tenendo conto della durata del rapporto" cioè sulla base del criterio temporale, che, tuttavia, a seguito della sentenza della Corte costituzionale n....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4119 del 28 settembre 1977
«Nel procedimento di divorzio, la mancata comparizione di uno dei coniugi all'udienza fissata per il tentativo di conciliazione, ancorché giustificata da gravi e comprovati motivi, non incide sulla procedibilità dell'azione, e non impone di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22607 del 2 dicembre 2004
«Nel giudizio di divorzio, spetta al Presidente del Tribunale la competenza a provvedere, all'udienza a questo fine fissata innanzi a sè, al tentativo di conciliazione dei coniugi e all'adozione dei provvedimenti temporanei ed urgenti, ex art. 4,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7620 del 4 aprile 2011
«Nel giudizio di scioglimento e cessazione degli effetti civili del matrimonio, l'ordinanza della corte di appello, pronunciata su reclamo avverso il provvedimento di diniego di misure provvisorie ed urgenti emesso dal presidente del tribunale, non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6664 del 8 luglio 1998
«Nell'ipotesi in cui due coniugi di cittadinanza straniera rivolgano al giudice italiano domanda congiunta di scioglimento del matrimonio celebrato in Italia e, successivamente, uno dei due, facendo presente di essere anche cittadino italiano,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8010 del 27 aprile 2004
«La disciplina della domanda congiunta di divorzio recata dall'art. 4, tredicesimo comma, della legge 1 dicembre 1970, n. 898, come sostituito dall'art. 8 della legge 6 marzo 1987, n. 74, rimette al giudice l'accertamento dei presupposti di legge...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8287 del 21 agosto 1998
«In tema di impugnazione della sentenza di scioglimento del matrimonio, l'art. 4 dodicesimo comma L. n. 898 del 1970 (come modificato dall'art. 8 L. n. 74 del 1987), secondo il quale l'appello è deciso in camera di consiglio, va interpretato nel...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5537 del 8 giugno 1994
«Ai fini dell'identificazione del regime di impugnabilità delle sentenze non definitive di divorzio, con continuazione del giudizio per la determinazione dell'assegno occorre avere riguardo alla data della loro pubblicazione, nel senso che, ive...»