-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8452 del 27 luglio 1994
«L'appello incidentale deve necessariamente trovare i suoi limiti nei punti e nei capi della sentenza investita dall'appello principale, con riferimento esclusivo ai quali anche l'appellante incidentale è legittimato a lamentare l'ingiustizia della...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 613 del 14 marzo 2000
«Attesa la radicale differenza esistente fra l'istituto dell'isolamento diurno (cui va riconosciuto il carattere di vera e propria sanzione penale), e quello della sospensione delle ordinarie regole di trattamento, previsto dall'art. 41 bis...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 627 del 24 febbraio 2000
«La custodia cautelare relativa al reato per il quale sia ancora in corso procedimento penale è da considerare fungibile, ai sensi dell'art. 657 c.p.p., con la pena da eseguire in forza di sentenza definitiva di condanna per altro reato alla sola...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3748 del 2 novembre 1993
«L'isolamento diurno, previsto dall'art. 72 c.p. per i delitti concorrenti con quello che importa la pena dell'ergastolo, è una vera e propria sanzione penale e deve, pertanto, essere irrogata o dal giudice di cognizione, nel caso di concorso di...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4042 del 4 dicembre 1991
«...essere rivisto alla luce di quanto dispone l'art. 670, primo comma, c.p.p., che non trova corrispondenti nella previgente disciplina dell'esecuzione penale, che espressamente prevede la rinnovazione della notificazione non validamente eseguita.»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2015 del 10 maggio 1995
«L'inapplicabilità dei benefici combattentistici prevista dall'art. 11 D.L.vo 4 marzo 1948 n. 137 non costituisce effetto penale (e quindi effetto penale militare) della condanna per diserzione sia perché la limitazione non deriva necessariamente...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3396 del 24 novembre 1995
«È carente di motivazione il provvedimento del tribunale di sorveglianza che abbia rigettato l'istanza di riabilitazione ritenendo insussistente il ravvedimento dell'istante sulla base della mancata ottemperanza all'ordine di demolizione contenuto...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 11909 del 22 novembre 1991
«...oppongono a ravvisare la continuazione con fatti commessi dopo una sentenza di condanna, essendo sempre imposto al giudice dell'esecuzione di accertare la corrispondenza della fattispecie concreta a quella prevista dalla legge penale sostanziale.»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 225 del 11 gennaio 2000
«In tema di territorialità della giurisdizione penale, a norma dell'art. 6, comma secondo, c.p., deve ritenersi commesso nel territorio dello Stato il delitto di favoreggiamento concretatosi nella consegna in territorio estero a un latitante di...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 43477 del 20 dicembre 2002
«Il disposto di cui al comma 1 bis dell'art. 674 c.p.p., introdotto dall'art. 1, comma 2, della legge 26 marzo 2001 n. 128 (secondo cui «il giudice dell'esecuzione provvede altresì alla revoca della sospensione condizionale della pena quando rileva...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2650 del 22 ottobre 1999
«...a colui al quale non lo si sarebbe potuto accordare per averlo già ottenuto due volte, nemmeno nel caso in cui dal certificato penale acquisito nel procedimento di cognizione non risulti ancora la pregressa doppia applicazione del beneficio.»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3596 del 13 giugno 2000
«L'irrevocabilità della sentenza con la quale sia stata disposta la confisca di una cosa non è di ostacolo a che un soggetto rimasto estraneo al procedimento penale conclusosi con detta sentenza, assumendo di essere titolare di diritti sulla cosa...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5409 del 6 novembre 1999
«...per legge. (Fattispecie relativa alla confisca, disposta in sede esecutiva sul rilievo che si trattava di prodotto del reato, di una costruzione sequestrata nel corso di procedimento penale per peculato conclusosi con sentenza di condanna).»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6761 del 31 gennaio 1997
«Atteso il principio generale, ricavabile dall'art. 666, comma secondo, c.p.p., richiamato dall'art. 678 stesso codice, per cui le decisioni di competenza del tribunale di sorveglianza in materia di misure alternative alla detenzione sono sempre...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9254 del 25 agosto 2000
«...di rinvio, nell'affermare la penale responsabilità dell'imputato, debba anche statuire sulle pretese risarcitorie della parte civile, non potendosi dire che sussista, in danno di quest'ultima, una preclusione derivante da giudicato parziale.»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 45153 del 4 dicembre 2008
«...penale in ordine al reato che è stato oggetto del giudicato, mentre non riguarda la rinnovata valutazione di dette circostanze, una volta stabilito che le stesse possano essere rilevanti per l'accertamento di reati diversi da quelli già giudicati.»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2149 del 6 marzo 1997
«Nel concorso formale di reati, in cui con un'unica azione si cagionano più eventi giuridici, il giudicato formatosi con riguardo ad uno di tali eventi non impedisce l'esercizio dell'azione penale in relazione ad un altro, a condizione che non si...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2970 del 16 novembre 1995
«Tale principio del ne bis in idem si configura pertanto come dovere del giudice successivamente adito di declinare la decisione in tal modo paralizzando una nuova identica azione penale essendosi essa processualmente consumata proprio nel...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1316 del 30 maggio 1995
«È illegittima l'emissione del decreto di rinvio a giudizio dell'imputato da parte della corte militare d'appello, investita a seguito di impugnazione del P.M. avverso sentenza di non luogo a procedere emessa, ai sensi degli artt. 442 e 529 c.p.p.,...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3513 del 23 marzo 1994
«In materia di giudicato penale, il principio del ne bis in idem è posto dal legislatore con esclusivo riferimento alle decisioni giurisdizionali adottate a carico dell'imputato che siano connotate dal requisito della irrevocabilità, requisito da...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2312 del 4 febbraio 1992
«...l'azione penale, ma non impone al pubblico ministero di esercitare l'azione penale al solo fine dell'instaurazione di un processo che dovrà terminare con la decisione che l'imputato non doveva essere sottoposto a nuovo procedimento penale.»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15959 del 29 novembre 1990
«Nel caso in cui sia stata processata la persona vera, ma erroneamente generalizzata con le indicazioni personali di altro soggetto e non sia stato sperimentato l'istituto della correzione di errore materiale, tale situazione processuale non può...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 436 del 12 gennaio 2007
«Non è deducibile in sede di legittimità il difetto di competenza del giudice di rinvio che abbia pronunciato sentenza a seguito di pronunciato annullamento con rinvio della Corte di Cassazione, in violazione della lettera c) dell'art.623 c.p.p.,...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 14579 del 23 dicembre 1999
«Nell'ipotesi di annullamento per vizio di motivazione, il giudice di rinvio deve giustificare il proprio convincimento secondo lo schema esplicitamente o implicitamente enunciato nella sentenza di annullamento; sicché gli è inibito di pervenire...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11544 del 5 novembre 1998
«Poiché il concetto di condanna penale comprende in un unicum inscindibile sia l'accertamento della responsabilità che la determinazione della pena, non è concepibile, in via generale, che si formi un giudicato di condanna nell'ipotesi in cui, pur...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11041 del 8 novembre 1995
«L'art. 624 del nuovo codice di procedura penale — che ha letteralmente recepito l'art. 545 del codice abrogato — con l'espressione «parti della sentenza», che diventano irrevocabili a seguito del giudizio della Corte di cassazione di parziale...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3394 del 17 giugno 1999
«...dal pretore della sezione distaccata, ed occorreva in sede esecutiva pronunciarsi sulla revoca della sospensione condizionale della pena concessa con decreto penale emesso dal giudice per le indagini preliminari presso la pretura circondariale.»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1125 del 19 marzo 1996
«...che ha pronunciato la sentenza di condanna ultima in assoluto, ancorché questa non sia compresa nel cumulo, dovendo ogni questione che incide sull'esecuzione penale essere decisa dall'unico organo giurisdizionale a ciò deputato dal legislatore.»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 41499 del 11 dicembre 2002
«In tema di successione di leggi penali nel tempo, ai fini dell'applicabilità dell'art. 2, comma 2, c.p., sono norme extrapenali integratrici solo quelle che determinano, o concorrono a determinare, il contenuto del precetto penale. Tali non sono,...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5404 del 12 giugno 1984
«Il giudice penale non può, in contrasto con quanto definitivamente accertato in sede civile, qualificare l'imputato piccolo imprenditore commerciale e ritenerlo, in quanto tale, non soggetto all'obbligo della tenuta delle scritture contabili. Ciò...»