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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 19683 del 28 aprile 2003
«...ad elementi di natura circostanziale e non vengano indicate (salvo che siano rilevabili ictu oculi) le ragioni per le quali, secondo il ricorrente, si sarebbe dovuta attribuire loro una specifica e decisiva rilevanza nel senso sopra illustrato.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 38033 del 6 ottobre 2008
«L'inammissibilità del ricorso per cassazione che non sia dovuta a mancanza di legittimazione o a proposizione tardiva non esime il giudice di legittimità dal dovere di valutare la conformità o meno, ai principi del diritto comunitario, della...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4255 del 23 ottobre 1999
«...appello proposti dai coimputati — e sostenendo che essa gli era dovuta al fine di consentirgli la proposizione di appello incidentale — aveva contestato la esecutività, nei suoi confronti, della sentenza, da lui non impugnata in via principale).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13027 del 14 luglio 2004
«Ed essendo l'amministrazione finanziaria autorizzata (a norma dell'art. 60, sesto comma, del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633) ad emettere sulla base della dichiarazione IVA avviso di pagamento delle somme dovute in base alla dichiarazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2961 del 27 febbraio 2003
«...per la risoluzione del concordato fallimentare, non perdono efficacia, negli stretti limiti della percentuale concordataria per cui sono state offerte, in ipotesi di risoluzione del concordato preventivo dovuta all'inadempimento dell'imprenditore.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1346 del 7 febbraio 1992
«...contrattualmente dovuta, non era tenuto a porre in essere tale provvedimento e poteva legittimamente risolvere i rapporti di lavoro in un momento successivo con la corresponsione dell'indennità di preavviso prevista dal contratto collettivo).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15484 del 1 aprile 2004
«...di essersi allontanato dalla propria abitazione per il pericolo di un'infezione tetanica dovuta ad un'ematoma, senza farsi carico di verificarne la conciliabilità con la condotta tenuta dall'imputato al momento in cui fu sorpreso dalla polizia).»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1482 del 18 febbraio 1997
«...per la risoluzione del concordato fallimentare, non perdono efficacia, negli stretti limiti della percentuale concordataria per cui sono state offerte, in ipotesi di risoluzione del concordato preventivo dovuta all'inadempimento dell'imprenditore.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16940 del 9 aprile 2004
«...dovuta concedere la diminuente del rito abbreviato che nel precedente giudizio di cassazione la Corte suprema aveva ritenuto non applicabile a delitto punibile con l'ergastolo, se non, appunto, previa rinnovazione dell'istruttoria dibattimentale).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 20729 del 12 maggio 2003
«Ne consegue che la perdita dello strumento informatico, anche se dovuta ad un intervento esecutivo posto in essere dai creditori per acquisire il valore commerciale del computer, non determina il venir meno dell'obbligo di conservazione dei libri...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9069 del 28 agosto 1999
«...si sarebbe dovuta considerare conseguente ad un'inesatta valutazione delle risultanze probatorie e non ad una falsa percezione della realtà, quella dell'esistenza dell'opposizione, che non era stata portata all'attenzione del giudice delegato).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2577 del 21 luglio 1992
«La sospensione del procedimento dovuta alla rimessione degli atti alla Corte costituzionale, allorché non intervenuta nell'ambito del giudizio principale, ma in quello incidentale conseguente a istanza di ricusazione avanzata dall'imputato,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 45498 del 9 dicembre 2008
«È inammissibile per carenza d'interesse l'impugnazione della parte civile avverso la sentenza di proscioglimento per l'improcedibilità dell'azione penale dovuta a difetto di querela, atteso che la stessa ha natura esclusivamente penale, non è...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11600 del 8 novembre 1995
«In tema di crediti pecuniari, la svalutazione monetaria verificatasi durante la mora del debitore non giustifica in sé alcun risarcimento automatico che possa essere attuato con la rivalutazione della somma dovuta, con la conseguenza che il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6350 del 16 marzo 2010
«La formula "somma maggiore o minore ritenuta dovuta" o altra equivalente, che accompagna le conclusioni con cui una parte chiede la condanna al pagamento di un certo importo, non può essere considerata, di per sé, come una clausola meramente di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4277 del 21 luglio 1984
«Nell'imporre l'obbligo di fare un quid novi, il giudice della cognizione — affinché detta statuizione possa costituire idoneo titolo esecutivo — deve precisare in tutte le sue modalità la prestazione dovuta, la cui concretezza non può essere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5391 del 5 marzo 2013
«...una prestazione successivamente risultata non dovuta ha diritto di essere indennizzato dell'intera diminuzione patrimoniale subita, ovvero alla restituzione della somma versata comprensiva degli interessi legali a partire dal giorno del pagamento.»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 11154 del 15 maggio 2006
«...pienamente discrezionale dell'impugnazione, dovuta a ragioni tecniche, e spesso necessaria per corrispondere ai mutamenti intervenuti negli orientamenti giurisprudenziali tra la proposizione del ricorso e la sua discussione in udienza pubblica.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3249 del 10 febbraio 2011
«Nel rito del lavoro la domanda per il conseguimento di una qualifica superiore e per il pagamento delle differenze retributive conseguenti include anche le somme dovute per il periodo successivo al ricorso, per le quali non occorre una espressa e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14696 del 25 giugno 2007
«Nel rito del lavoro, in base al combinato disposto degli artt. 416, terzo comma, c.p.c., che stabilisce che il convenuto deve indicare a pena di decadenza i mezzi di prova dei quali intende avvalersi, ed in particolar modo i documenti, che deve...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2166 del 1 marzo 1988
«Nelle cause di lavoro, pertanto, la nullità radicale od inesistenza giuridica della notificazione del ricorso introduttivo e del decreto di fissazione dell'udienza (nella specie, per consegna in unica copia al procuratore costituito di più parti),...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 537 del 21 gennaio 1984
«Nel giudizio, promosso per conseguire, in relazione a determinate prestazioni che si assumano effettuate con vincolo di subordinazione, il pagamento della dovuta retribuzione, il passaggio dal rito speciale del lavoro al rito ordinario, per il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 22115 del 19 ottobre 2009
«...subordinato o parasubordinato, non deroga al principio dell'onere della prova sancito dall'art. 2967 c.c., trovando applicazione solo ove il diritto sia certo ma sia impossibile oppure oggettivamente difficile la determinazione della somma dovuta.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 50 del 7 gennaio 2009
«Quando è certo il diritto alla prestazione spettante al lavoratore, ma non sia possibile determinare la somma dovuta, sicché il giudice la liquida equitativamente ai sensi dell'art. 432 c.p.c., l'esercizio di tale potere discrezionale non è...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11210 del 22 agosto 2001
«Nel rito del lavoro il potere, conferito al giudice dall'art. 432 c.p.c., di liquidare con valutazione equitativa la somma dovuta al lavoratore quando sia certo il relativo diritto, può essere esercitato dal giudice del merito soltanto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3297 del 3 giugno 1985
«La valutazione equitativa della prestazione, rimessa al giudice del lavoro dall'art. 432 c.p.c., ha per oggetto il valore economico di questa e non la determinazione dell'esistenza della stessa, esigendo la norma che sia certo il diritto e non sia...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2846 del 5 aprile 1990
«Il ricorso alla valutazione equitativa ex art. 432 c.p.c. è consentito al fine di determinare la «giusta retribuzione» ex art. 36 Cost. dovuta al lavoratore (anche nel caso in cui questi sia stato compensato in parte in natura ed in parte in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2554 del 29 marzo 1990
«...il ricorso al criterio previsto dall'art. 432 c.p.c. è consentito, quando, certo il diritto, non sia possibile determinare la somma dovuta, e non già quando si tratti di stabilire la misura del diritto medesimo in rapporto ad un fatto costitutivo.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1807 del 23 febbraio 1994
«In tema di proposizione dell'appello secondo il rito del lavoro, ciò che fa sorgere a carico dell'appellante — che abbia tempestivamente depositato il ricorso presso la cancelleria del giudice adito — l'onere di notificazione, al fine di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4592 del 15 aprile 1992
«Le controversie concernenti l'indennità premio di servizio dovuta dall'Inadel per il lavoro prestato presso gli enti locali sono devolute alla giurisdizione del giudice ordinario, atteso che detta indennità costituisce una prestazione che sorge...»