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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1245 del 31 gennaio 1998
«In tema di false comunicazioni sociali, qualora la redazione di falsa contabilità serva di supporto alla falsa rappresentazione della realtà sociale offerta dal bilancio, chiunque, benché estraneo, contribuisca a tali artifici contabili, nella...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5363 del 1 dicembre 1995
«La connessione configurabile, ai sensi dell'art. 12, lettera c), c.p.p., fra un reato di tentato omicidio, per il quale si proceda a carico di ignoti, e quello di favoreggiamento personale, per il quale si proceda a carico di soggetto noto, cui si...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9800 del 13 settembre 1994
«Quando il codice penale militare non preveda che una particolare condotta illecita integri la figura di un reato militare, occorre applicare a tale condotta l'ipotesi di reato prevista dal codice penale comune, con la conseguente attribuzione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3277 del 7 aprile 1997
«In tema di competenza, il divieto di operatività della connessione, quale criterio per la determinazione della competenza, tra procedimenti relativi a reati commessi quando l'imputato era minorenne e procedimenti per reati commessi quando era...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2383 del 19 luglio 1993
«Il codice di procedura penale del 1988 ha inteso accentuare l'interesse di ogni soggetto alla rapida definizione del processo che può essere influenzata dalla separazione o dalla riunione con altri processi. Di conseguenza, innovando rispetto alla...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 17 del 15 ottobre 1999
«Alla stregua delle modifiche dell'art. 274 c.p.p. apportate con la L. 8 agosto 1995, n. 332, la pericolosità sociale che giustifica l'adozione di una misura cautelare va desunta sia dalle specifiche modalità e dalle circostanze del fatto sia dalla...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 15 del 5 gennaio 1993
«Ai fini del puntuale adempimento dell'obbligo di motivazione, anche in ordine alla scelta e al dosaggio della sanzione, non è sufficiente il mero richiamo all'art. 133 c.p., senza l'indicazione degli elementi giustificativi, con particolare...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3712 del 5 dicembre 1996
«Il delitto di evasione ha natura di reato istantaneo ad effetti permanenti. L'art. 385 prevede, infatti, come circostanza attenuante la costituzione in carcere dell'evaso prima della condanna. Il comportamento de quo coincide con il venire meno...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 17328 del 14 aprile 2004
«Nel caso di omicidio colposo plurimo, previsto dall'art. 589, comma terzo, c.p., dando luogo tale previsione alla configurabilità non di un unico reato, ma di un concorso formale tra più reati con distinti eventi derivanti da un'unica condotta ed...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 534 del 21 marzo 1996
«Il reato di cui all'art. 328 c.p. (mod. dalla L. n. 86/1990) è strutturato in modo da apprestare tutela agli interessi di soggetti, pubblici o privati, esterni ed estranei all'ente nel quale il soggetto attivo del reato è inserito quale pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1752 del 11 giugno 1998
«La sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti non afferma la penale responsabilità dell'imputato. Pertanto, essa non è idonea a dar luogo all'incompatibilità - introdotta con sentenza additiva della Corte costituzionale 2...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5293 del 6 novembre 1996
«Al fine di valutare la tempestività della dichiarazione di ricusazione nell'ipotesi in cui la causa di essa sia sorta o sia divenuta nota durante l'udienza, si deve avere riguardo all'udienza che si svolge dinanzi al giudice ricusato, e non già a...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 30577 del 21 luglio 2003
«In tema di ricusazione, non integra una ragione sufficiente dell'incompatibilità dei componenti del collegio giudicante il solo fatto che l'imputato abbia sporto querela nei loro confronti, in quanto il sentimento di inimicizia deve essere...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 155 del 10 gennaio 2012
«Ai fini della configurabilità del delitto di truffa, l'atto di disposizione patrimoniale, quale elemento costitutivo implicito della fattispecie incriminatrice, consiste in un atto volontario, causativo di un ingiusto profitto altrui a proprio...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9047 del 15 giugno 1999
«In tema di giudizio di appello, le dichiarazioni rese, in fase di indagini preliminari (e raccolte anche, eventualmente, mediante rogatoria all'estero) da coimputati o imputati di reato connesso ed inserite nel fascicolo del dibattimento nel...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4240 del 9 maggio 1997
«L'aggravante della cessione di sostanza stupefacente a persona minore di età non è incompatibile con l'attenuante del fatto di lieve entità, con cui è oggetto di bilanciamento nell'ambito di un giudizio di globale valutazione della fattispecie.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5301 del 4 giugno 1996
«In tema di intercettazioni telefoniche, la interpretazione del linguaggio e del contenuto delle conversazioni costituisce questione di fatto, rimessa alla valutazione del giudice di merito, e si sottrae alla valutazione del sindacato di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1952 del 19 giugno 1997
«Il giudizio prognostico sulla probabile concessione della sospensione condizionale della pena, che legittima il rigetto della richiesta di applicazione della misura cautelare ai sensi dell'art. 275 comma 2 bis c.p.p., implica l'esclusione del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1732 del 24 luglio 1997
«I c.d. «agenti provocatori» non possono testimoniare, ostandovi il disposto di cui all'art. 62 c.p.p., sulle dichiarazioni comunque rese da coloro con i quali sono venuti in contatto e che, con l'acquisizione della notizia di reato, abbiano già...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2154 del 7 giugno 2001
«In caso di richiesta di riparazione per l'ingiusta detenzione, il giudice deve tenere conto anche della condotta del ricorrente successiva all'esecuzione del provvedimento restrittivo e, pur nel rispetto del diritto di costui a non rendere...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8302 del 24 luglio 1995
«L'art. 72 c.p.p. dispone che le verifiche periodiche sullo stato di mente dell'imputato, già ritenuto processualmente incapace, siano eseguite mediante «ulteriori accertamenti peritali». Coordinando tale locuzione con il tenore dei precedenti...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 35616 del 27 settembre 2007
«Il registro utilizzato dalle cancellerie giudiziarie per l'annotazione del deposito delle minute delle sentenze, benché sia un registro sussidiario e quindi non obbligatorio, è atto pubblico fidefaciente e quindi ha valore di prova documentale.»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 12 del 13 luglio 1999
«Il potere di autenticazione del difensore concerne il mandato ad litem e gli altri atti equivalenti, che attengono al suo ruolo nel processo, ma non anche la procura speciale a costituirsi parte civile.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 43238 del 20 dicembre 2002
«È ammissibile, in un procedimento per reati ambientali, la costituzione di parte civile di una Associazione ricompresa tra quelle di cui agli artt. 13 e 18 della legge 8 luglio 1986 n. 349, atteso che a tali associazioni è riconosciuto il diritto...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8699 del 26 settembre 1996
«In caso di frode processuale l'esimente di cui all'art. 384 c.p. è invocabile dal soggetto che abbia commesso l'immutazione allo scopo di eludere le investigazioni e di evitare un procedimento penale, in virtù del principio non esplicito, ma...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 7726 del 27 febbraio 2002
«In tema di capacità processuale della parte civile, viene meno la rappresentanza del minore da parte del genitore costituitosi, allorché, nelle more tra il giudizio di primo grado e quello d'impugnazione, il figlio sia divenuto maggiorenne; in tal...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2361 del 5 marzo 1996
«L'esercizio del diritto e delle facoltà spettanti agli enti ed alle associazioni senza scopo di lucro, aventi finalità di tutela degli interessi lesi dal reato, è subordinata al consenso della persona offesa, che va acquisito nelle forme di cui...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5187 del 3 giugno 1997
«In caso di nomina da parte dell'imputato di due difensori, l'omessa notifica dell'avviso della data fissata per l'udienza a uno dei difensori, comporta una nullità a regime intermedio, che è sanata se la parte che vi assiste non solleva eccezione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3465 del 17 marzo 1999
«Il procedimento incidentale de libertate ha, organicamente e funzionalmente, così spiccate caratteristiche di autonomia da costituire una vera e propria «enclave processuale», la cui attività non è ontologicamente assorbita dalla funzione -...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3348 del 29 gennaio 2004
«L'art. 609 octies c.p., nell'individuazione della condotta punibile, si riferisce espressamente a tutti «gli atti di violenza sessuale di cui all'art. 609 bis c.p.» e quindi anche alle ipotesi previste nel secondo comma di detta norma. (Nella...»