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Cassazione civile, Sez. VI, ordinanza n. 17543 del 4 luglio 2018
«In materia di assicurazione della responsabilità civile, per effetto della specifica disciplina dell'art. 2952, co. 4, c.c., l'avvenuta comunicazione all'assicuratore della richiesta risarcitoria del terzo danneggiato attraverso il diretto...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 46767 del 15 ottobre 2018
«...di credito nei confronti dell'imputato non è legittimata a chiedere la revoca del sequestro preventivo permanendo le esigenze di imposizione del vincolo in attesa del passaggio in giudicato del capo della sentenza che ha disposto la confisca.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 47084 del 16 ottobre 2018
«La sospensione dell'esecuzione della pena a norma dell'art. 656 cod. proc. pen. non può essere disposta nei confronti del tossicodipendente o dell'alcooldipendente istante per l'affidamento terapeutico, allorché essa riguardi condanna inflitta per...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1814 del 23 maggio 1969
«Pertanto, nell'ipotesi in cui il giudizio principale sia stato sospeso per la proposizione della querela di falso ex art. 221 c.p.c. e questo secondo processo, di natura incidentale, sia stato a sua volta sospeso, à sensi dell'art. 3 c.p.p., sino...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2567 del 23 maggio 1978
«...ivo. Pertanto, la proposizione dell'opposizione a decreto ingiuntivo da parte di difensore sfornito di procura non è idonea ad evitare il passaggio in giudicato del decreto stesso. La semplice firma della parte sulla copia del decreto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2782 del 3 giugno 1978
«Ne consegue che l’atto con il quale quest’ultimo sia stato in precedenza riconosciuto da altri come figlio naturale (nella specie, testamento olografo), se originariamente privo di effetti, perché inidoneo a contrastare il più favorevole stato di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1128 del 22 febbraio 1979
«La pronuncia di divorzio, operando ex nunc, dal momento del passaggio in giudicato, non determina la cessazione della materia del contendere del giudizio di separazione personale, in quanto non fa venir meno la necessità e, quindi, l'operatività,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1140 del 25 febbraio 1981
«La sentenza di integrale accoglimento dell'opposizione a decreto ingiuntivo, fin quando non sia passata in giudicato formale, non determina l'annullamento dell'efficacia esecutiva del decreto opposto, in quanto, trattandosi di pronunzia di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5760 del 13 ottobre 1981
«La competenza a provvedere sull'affidamento e il mantenimento della prole, come su ogni questione relativa all'esercizio della potestà è distribuita fra il tribunale ordinario e quello per i minorenni, essendo attribuita al primo ex art. 710...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 181 del 13 gennaio 1982
«La sentenza sull'an debeatur preclude la riproposizione nel successivo ed autonomo giudizio sul quantum di tutte le questioni da essa decise, indipendentemente dal suo passaggio in giudicato. Da tanto consegue che la cassazione della sentenza...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3158 del 23 maggio 1984
«Il motivo di revocazione previsto dall'art. 395, n. 5, c.p.c. è configurabile quando, prima dell'emanazione (e non prima del passaggio in giudicato) della sentenza impugnata per revocazione, sia intervenuta un'altra sentenza che abbia deciso in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4353 del 25 luglio 1984
«Ai fini dell'ammissibilità dell'impugnazione per revocazione ai sensi dell'art. 395 n. 3 c.p.c. è necessario che la impossibilità di produrre in giudizio il documento — che va riportata al fatto che esso era in precedenza sconosciuto o che era...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5585 del 5 novembre 1984
«Il principio fissato dall'art. 390 c.p.c., secondo il quale la rinuncia al ricorso ordinario per cassazione opera anche se non accettata dalla controparte, implicando essa il passaggio in giudicato della sentenza impugnata e quindi il venir meno...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 80 del 6 gennaio 1984
«Qualora l'imputato, in relazione al medesimo accadimento, dei delitti di lesioni colpose in danno di alcuni soggetti e di omicidio colposo in danno di altri (in concorso formale tra loro) — prosciolto dal reato di lesioni per amnistia e condannato...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4262 del 19 luglio 1985
«Il giudicato formatosi su una pronuncia di merito si estende ai necessari presupposti della pronuncia medesima, ivi inclusa quella qualificazione del rapporto, su cui si fonda la domanda, da giustificare la competenza giurisdizionale del giudice...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5802 del 22 novembre 1985
«Poiché l'interesse ad agire va inteso come possibilità di conseguire con il giudizio un risultato giuridicamente apprezzabile e non l'astratta soluzione delle questioni poste per i possibili ed eventuali riflessi che l'accertamento giudiziale...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2100 del 24 marzo 1986
«L'esperibilità del ricorso per regolamento preventivo di giurisdizione postula, oltre la mancanza di una decisione nel merito in primo grado, che la questione della giurisdizione sia ancora suscettibile di esame e decisione, in quanto non preclusa...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9640 del 21 settembre 1990
«Il provvedimento di urgenza, per la sua intrinseca provvisorietà, esaurisce la sua funzione una volta emessa la decisione di merito, che ad esso si sostituisce, senza conservare effetto fino al passaggio in giudicato di tale decisione. Pertanto,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12606 del 23 novembre 1991
«L'art. 95, terzo comma, della legge fallimentare, nel prevedere la necessità dell'impugnazione della sentenza non passata in giudicato ove si voglia impedire l'ammissione al passivo del credito da essa risultante fa riferimento all'intero sistema...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 650 del 23 gennaio 1991
«Ne consegue che nel caso in cui il processo venga successivamente dichiarato estinto per mancata riassunzione nel termine all'uopo fissato, l'ordinanza di sospensione non può farsi rientrare tra i provvedimenti pronunciati nel corso del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6856 del 21 giugno 1993
«L'azione a tutela di un diritto comune, come l'impugnativa di una sentenza di condanna emessa nei confronti dell'intero condominio, può essere esercitata anche da un singolo condomino, senza che sia necessario integrare il contraddittorio nei...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5559 del 8 giugno 1994
«L'omessa notifica dell'impugnazione ad un litisconsorte necessario non si riflette sulla ammissibilità o sulla tempestività del gravame, che conserva così, l'effetto di impedire il passaggio in giudicato della sentenza impugnata, ma determina solo...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5644 del 10 giugno 1994
«Proposta una domanda di opposizione di terzo al pignoramento di alcuni immobili in danno del debitore d'imposta, ove sia stata dedotta da un lato la non debenza del tributo da parte di questi e, dall'altro lato, la proprietà in capo al ricorrente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7488 del 24 agosto 1994
«Poiché l'assegno di mantenimento in favore di uno dei coniugi in regime di separazione è dovuto fino al passaggio in giudicato della sentenza che pronuncia il divorzio, deve sempre ritenersi ammissibile — proprio per l'opportunità del simultaneus...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7522 del 26 agosto 1994
«Con riguardo a contratto preliminare di vendita immobiliare, qualora il promissario acquirente abbia agito in giudizio per l’esecuzione in forma specifica dell’obbligo di concludere il contratto definitivo ed abbia ottenuto sentenza di primo grado...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9352 del 10 novembre 1994
«Il giudicato sulla giurisdizione può formarsi solo a seguito della statuizione emessa dalle Sezioni Unite della Corte di cassazione, in sede di regolamento preventivo di giurisdizione o di ricorso ordinario per motivi attinenti alla giurisdizione,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9626 del 15 novembre 1994
«Il principio, desumibile dall'art. 329, comma 2, c.p.c., secondo cui l'effetto devolutivo dell'appello non si verifica per i capi della sentenza di primo grado che non siano investiti dai motivi di impugnazione, con relativa formazione del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9655 del 16 novembre 1994
«La proposizione dell'appello incidentale (art. 343 c.p.c.) è collegata alla disciplina della costituzione dell'appellato, il quale, nel momento in cui si costituisce, è anche tenuto a proporre le sue censure contro la sentenza impugnata in via...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 39 del 3 gennaio 1995
«Pertanto, la proposizione della querela di falso in una controversia di lavoro o di previdenza o assistenza obbligatorie (artt. 409 e 442 c.p.c.) rimane influenzata dalle esigenze di oralità, concentrazione ed immediatezza proprie del rito del...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4149 del 11 aprile 1995
«Tuttavia, tale regola non è applicabile, nemmeno analogicamente, al conflitto di giurisdizione (art. 362, n. 1, c.p.c.), in quanto questo non rientra tra i mezzi d'impugnazione in senso proprio, trattandosi di un rimedio che, essendo denunziabile...»