-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5763 del 20 aprile 2002
«In tema di riscossione di contributi previdenziali, l'opposizione avverso la cartella esattoriale di pagamento emessa ai sensi dell'art. 2, D.L. 9 ottobre 1989, n. 338, convertito, con modificazioni, nella L. 7 dicembre 1989, n. 389, dà luogo ad...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6794 del 11 marzo 2002
«Nel processo del lavoro, si ha introduzione di una domanda nuova per modificazione della causa petendi, non consentita in appello, quando il fatto che giustifica la pretesa sia alterato nei suoi elementi materiali, e quindi, non sia in questione...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10782 del 9 luglio 2003
«...c.p.c., perché questi, previa fissazione di una nuova udienza, assegni al ricorrente un nuovo termine, ai sensi dell'art. 291, primo comma, c.p.c., per rinnovare la notifica del ricorso, unitamente al decreto di fissazione della nuova udienza.»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11699 del 30 luglio 2003
«Nel processo del lavoro, si ha introduzione di una domanda nuova... nel caso in cui in primo grado sia stata chiesta la reintegrazione ex art. 18, legge n. 300 del 1970 e la conseguente indennità risarcitoria ed in appello siano state chieste le...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13291 del 10 settembre 2003
«...pronunciato, trattandosi di domanda nuova – quanto a causa petendi – sempreché ne risulti dedotto a fondamento un fatto nuovo, e non già soltanto una diversa qualificazione giuridica di un fatto già dedotto nel corso del giudizio di primo grado.»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16636 del 5 novembre 2003
«...già in godimento, integra una domanda nuova e diversa da quella fatta valere davanti al giudice di primo grado, che, introducendo un tema di indagine richiedente accertamenti e valutazioni nuove, è preclusa in appello a norma dell'art. 437 c.p.c.»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7258 del 12 maggio 2003
«La Corte di cassazione può rilevare d'ufficio l'inammissibilità di una domanda nuova in appello (purché la questione non sia stata presa in esame e non vi sia stata un'esplicita pronuncia al riguardo da parte del giudice di appello), cassando...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8220 del 23 maggio 2003
«Nel rito del lavoro e, in particolare, nella materia della previdenza e assistenza, caratterizzata dall'esigenza di contemperare il principio dispositivo con quello della ricerca della verità materiale, allorché le risultanze di causa offrono...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 88 del 8 gennaio 2003
«In materia di controversie aventi ad oggetto la denuncia di nullità o illegittimità del licenziamento, costituisce domanda nuova quella con la quale si prospetti, in sostituzione o in aggiunta, una causa di illegittimità del provvedimento...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12529 del 7 luglio 2004
«Non costituisce domanda nuova in cassazione la deduzione come motivo di ricorso da parte dell'I.N.P.S. della mancata applicazione da parte del giudice di rinvio — investito a seguito di precedente cassazione con rinvio per effetto di riassunzione...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16262 del 19 agosto 2004
«La mutatio libelli consiste in una pretesa nuova, diversa da quella originaria, nel senso che di quest'ultima innovi l'oggetto ed introduca nel processo nuovi temi di indagine. Pertanto, l'attore che in un suo atto difensivo, limitandosi a meglio...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9474 del 19 maggio 2004
«Poiché il giudizio di rinvio è a cognizione limitata, in quanto il thema decidendum è predeterminato nella precedente fase del processo nell'ambito dei capi della sentenza cassati o da essi dipendenti, il giudice di rinvio non può conoscere di una...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11962 del 8 giugno 2005
«...avvenuta la loro verificazione dopo quel momento, non era stata possibile l'allegazione, con l'eccezione che la nuova attività assertiva ed istruttoria non sia giustificata proprio dalle statuizioni della Corte di cassazione in sede di rinvio.»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4841 del 7 marzo 2005
«...di revisione), non costituisce domanda nuova, preclusa ex art. 437 c.p.c., quella proposta in appello dallo stesso assicurato per la declaratoria di illegittimità della revisione per il decorso del decennio dalla prima costituzione della rendita.»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16888 del 24 luglio 2006
«Nel giudizio di rinvio conseguente alla cassazione della sentenza di accoglimento dell'azione di cui all'art. 2031 c.c., costituisce domanda nuova quella di indennizzo per l'ingiustificato arricchimento, attesa la diversità degli elementi...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3215 del 14 febbraio 2006
«In relazione alla domanda proposta da un lavoratore che, deducendo di aver lavorato presso lo stesso datore di lavoro in esecuzione di vari contratti a termine, abbia chiesto – ai sensi della legge n. 230 del 1962 – la conversione in un unico...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9247 del 20 aprile 2006
«Le modificazioni della domanda consentite nel processo del lavoro dal primo comma dell'art. 420 c.p.c., previa autorizzazione del giudice e giustificate da gravi motivi, sono quelle che integrano non una mutatio ma soltanto una mera emendatio...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11360 del 7 giugno 2007
«...carattere di definitività neppure a seguito dell'eventuale estinzione del processo, che non determina l'estinzione dell'azione e non preclude la proposizione di una nuova domanda di merito al fine di far valere i diritti dedotti in giudizio.»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12963 del 4 giugno 2007
«Il giudice di appello, allorché riforma in tutto o in parte la sentenza impugnata, deve procedere d'ufficio ad una nuova regolamentazione delle intere spese processuali, quale conseguenza della pronuncia di merito adottata, poiché l'onere delle...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16673 del 27 luglio 2007
«Nel caso che il rapporto giuridico sia sottoposto a nuova regolazione legislativa nell'intervallo tra il giudizio di primo e secondo grado, non costituisce nuova eccezione in appello (vietata dall'art. 437 c.p.c.) ma mera difesa la deduzione di...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 18119 del 2 luglio 2007
«Benché ai fini dell'identificazione della causa petendi rilevino non già le ragioni giuridiche addotte a fondamento della domanda ma l'insieme delle circostanze di fatto che la parte pone a base della propria richiesta, tuttavia, nel caso in cui...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 21017 del 8 ottobre 2007
«Nel rito del lavoro, mentre è consentita – sia pure previa autorizzazione del giudice – la modificazione della domanda (emendatio libelli), non è ammissibile la proposizione di una domanda nuova per mutamento della causa petendi o del petitum,...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8949 del 16 aprile 2007
«...giurisdizione esclusivamente ai fini dell'impulso del processo e quale premessa del provvedimento di sospensione, non può ritenersi formato il giudicato in punto di giurisdizione e non è precluso al giudice di pronunziare nuovamente al riguardo.»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 26592 del 5 novembre 2008
«...non conosciute dal datore di lavoro e legittimamente emerse nel corso dell'istruttoria, non costituisce eccezione o domanda nuova ai sensi dell'art. 437 c.p.c., né è preclusa da decadenze realizzatesi ai sensi degli artt. 414, 416 e 420 c.p.c.»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 27515 del 19 novembre 2008
«...poiché la nuova domanda, ontologicamente distinta dalla prima, introducendo elementi costitutivi ed oneri per le parti ben diversi da quelli che integrano quella originariamente formulata, realizzerebbe una inammissibile mutatio libelli.»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7256 del 18 marzo 2008
«...con riferimento ai principi volti ad assicurare l'effettività della tutela dei diritti e la ragionevole durata del processo), non può ritenersi nuova la domanda diretta ad ottenere il risarcimento dei danni sofferti dopo la sentenza impugnata.»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21487 del 18 ottobre 2011
«...notifica nulla, qualora sia rispettato il nuovo termine assegnato, ovvero siano rispettati i termini a comparire nell'ipotesi in cui non vi sia stata fissazione della nuova udienza. (Principio affermato in tema di opposizione all'esecuzione).»
-
Cassazione civile, Sez. VI, ordinanza n. 24841 del 24 novembre 2011
«Nell'ipotesi di versamento di una somma di denaro a titolo di caparra confirmatoria, la parte non inadempiente che abbia agito per l'esecuzione o la risoluzione del contratto e per la condanna al risarcimento del danno ai sensi dell'art. 1453...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4288 del 22 febbraio 2011
«... Essa, pertanto, può essere specificata all'udienza di precisazione delle conclusioni, senza che ciò configuri la proposizione di una domanda nuova e, dunque, inammissibile, il cui accoglimento vizierebbe di ultrapetizione la pronuncia del...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5555 del 9 marzo 2011
«...dal giudice, ai sensi dell'art. 437 c.p.c., esclusivamente in relazione al contenuto della domanda proposta ai sensi dell'art. 414 c.p.c., non essendo comunque consentita l'introduzione di una nuova questione nel corso del giudizio di primo grado.»