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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9599 del 22 aprile 2009
«...giudiziario di asportare determinati beni dall'immobile oggetto del rilascio forzato, escludendo, pertanto, che potesse attribuirsi a tale provvedimento la natura giuridica di sentenza resa su opposizione all'esecuzione o agli atti esecutivi).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4000 del 23 febbraio 2006
«...seguito del provvedimento di vendita o di assegnazione emesso illegittimamente, giacchè la mancata notifica dell'avviso, costituendo violazione di un obbligo imposto da una norma giuridica, concreta un'ipotesi di fatto illecito extracontrattuale.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22502 del 1 dicembre 2004
«L'opponente a decreto ingiuntivo il quale non si sia tempestivamente costituito in giudizio può, ove il decreto non sia ancora stato dichiarato esecutivo, a norma dell'art. 647 c.p.c., a causa della mancata o tardiva costituzione, riproporre...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18791 del 28 agosto 2009
«Il decreto ingiuntivo non opposto acquista efficacia di giudicato tanto in ordine all'oggetto che ai soggetti del rapporto giuridico; impedendo che lo stesso possa essere nuovamente posto in discussione in altro successivo giudizio, l'efficacia di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 668 del 22 gennaio 1997
«Il principio per cui la notificazione effettuata ai sensi dell'art. 143 c.p.c. in assenza dei presupposti necessari per l'applicazione di tale disposizione è nulla ma non è giuridicamente inesistente comporta che qualora la notificazione eseguita...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1461 del 14 febbraio 1994
«La nullità di notifica del decreto ingiuntivo (nella specie eseguita presso la sede di una persona giuridica a mani del portiere anziché delle persone indicate nell'art. 145 c.p.c.) spiega rilievo solo ai fini dell'ammissibilità dell'opposizione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5621 del 17 settembre 1983
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale delle norme che attribuiscono al locatore la facoltà di ottenere il rilascio dell'immobile allo spirare della locazione, ancorché non adduca alcuna giustificazione socialmente e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6242 del 24 novembre 1981
«La relativa indagine costituisce un apprezzamento di mero fatto, incensurabile in cassazione, ove risulti sorretta da motivazione logicamente e giuridicamente corretta. (Nella specie, il giudice del merito aveva dichiarata inammissibile...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15349 del 25 giugno 2010
«...o giuridica; tuttavia, tale disciplina normativa non implica che il diritto a tutela del quale è stata disposta la misura cautelare ormai caducata non possa essere ulteriormente fatto valere in un successivo giudizio di merito a cognizione piena»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 373 del 9 gennaio 1980
«Per aversi concorso di norme ed applicazione della legge speciale rispetto a quella generale ai sensi dell'art. 15 c.p. è necessario che le disposizioni plurime regolino la stessa materia, abbiano la stessa obiettività giuridica e che la norma...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 12710 del 21 dicembre 1994
«Nelle fattispecie contravvenzionali la buona fede può acquistare giuridica rilevanza solo a condizione che si traduca in mancanza di coscienza dell'illiceità del fatto (commissivo od omissivo) e derivi da un elemento positivo, estraneo all'agente,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 8357 del 13 giugno 1989
«Il malore improvviso incide sulla capacità d'intendere e di volere, come coscienza e volontarietà della condotta, e, pertanto, non rientra nella categoria giuridica del fortuito. Ne consegue che spetta all'accusa fornire la prova della capacità...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 14819 del 26 marzo 2004
«...ad integrazione della fattispecie criminosa, concorre a formare l'obiettività giuridica del reato, con la conseguenza che l'errore che ricade su di essa non può avere efficacia scusante al pari dell'errore sulla legge penale vera e propria.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 730 del 20 gennaio 1988
«...nella rissa sia stata preceduta e determinata — senza che ricorrano gli estremi della legittima difesa — da una tracotante pretesa, eticamente o giuridicamente illecita, o da una gravissima offesa proveniente esclusivamente dall'altro gruppo.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 8914 del 11 agosto 1992
«L'ipotesi di cui all'art. 73 comma quinto d.p.r. n. 309/90 non costituisce un'autonoma figura di reato, ma ha solo natura giuridica di circostanza attenuante ad effetto speciale (art. 63 c.p.) del reato di cui al primo comma dello stesso articolo....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1460 del 17 febbraio 1997
«La disposizione dell'art. 337 comma terzo c.p.p., concernendo la prova della legittimazione ad esercitare il diritto di querela in nome della persona giuridica, ente o associazione, pone quale onere per il querelante l'indicazione della fonte...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1504 del 30 maggio 1994
«Conseguentemente, disposto il rinvio, ogni ulteriore comportamento dell'interessato produttore di eventuali illeciti penali non assume alcun rilievo giuridicamente valutabile ai fini di un'eventuale revoca del beneficio; soltanto il venir meno del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10233 del 19 ottobre 1988
«...differenzia da quello di cui all'art. 422 c.p. unicamente per la presenza, nel primo, del dolo specifico costituito dalla intenzione che l'evento si ripercuota sulle istituzioni statuali come lesione anche alla personalità giuridica dello Stato.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5807 del 10 maggio 1988
«Ai fini della contestazione delle circostanze aggravanti, mentre non è indispensabile l'indicazione delle relative disposizioni di legge, è necessario che nella formulazione dell'imputazione siano riportati gli estremi di fatto che costituiscono...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8952 del 10 agosto 1987
«L'esistenza del fine specifico e la formazione della banda armata connotano tale reato, che viene a giuridica esistenza anche se il fine non viene raggiunto, ma che non perde la sua autonomia quando la banda commetta i delitti inseriti nel suo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6532 del 23 gennaio 1998
«Ne consegue che è giuridicamente configurabile il tentativo anche per i delitti c.d. “unisussistenti”, cioè quelli che unico actu perficiuntur, con la sola avvertenza che non può trattarsi di tentativo “incompiuto”, postulando questo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14599 del 15 aprile 2010
«In tema di omissione di atti di ufficio, per atto di ufficio che per ragione di giustizia deve essere compiuto senza ritardo si intende qualunque ordine o provvedimento autorizzato da una norma giuridica per la tempestiva attuazione del diritto...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5851 del 18 maggio 1998
«Ai fini della configurabilità del delitto di interruzione di un ufficio o servizio pubblico (art. 340 c.p.), è necessario che il turbamento della regolarità dell'ufficio o del servizio si riferisca ad un'alterazione, anche temporanea, del suo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1264 del 27 ottobre 1970
«L'oggettività giuridica del delitto di millantato credito si identifica con la lesione del prestigio e del decoro della pubblica amministrazione, e il danno patrimoniale subìto dal privato non acquista rilievo rispetto alla norma incriminatrice;...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7964 del 26 agosto 1997
«In caso di cosa sottoposta a sequestro probatorio su iniziativa della polizia giudiziaria, è del tutto irrilevante, ai fini della configurabilità del reato di sottrazione o danneggiamento di cosa sottoposta a sequestro, di cui all'art. 334, comma...»
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Cassazione penale, Sez. VI, ordinanza n. 1109 del 1 giugno 1999
«Nei delitti contro l'amministrazione della giustizia, la persona offesa dal reato è lo Stato, e a questo può aggiungersi un'altra vittima quando nella struttura della fattispecie astratta vi sia anche la descrizione dell'aggressione alla sfera...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1096 del 21 aprile 1999
«...al quale la Costituzione attribuisce la funzione giurisdizionale come indefettibile componente della sovranità, sia quel soggetto la cui sfera giuridica risulti direttamente ed immediatamente lesa dalla descrizione della fattispecie astratta.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 223 del 17 febbraio 1998
«Nei delitti contro l'amministrazione della giustizia persona offesa dal reato è lo Stato, e a questo può poi aggiungersi un'altra vittima, quando nella struttura della fattispecie astratta vi sia anche la descrizione dell'aggressione alla sfera...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11395 del 14 dicembre 1993
«Il concorso apparente tra una norma che commina una sanzione penale ed una norma che commina una sanzione amministrativa va risolto alla stregua dell'art. 9 della L. 24 novembre 1981, n. 689, con la conseguente applicazione del principio di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 43382 del 30 novembre 2005
«...contendenti sia stata preceduta e determinata — senza che ricorrano gli estremi della legittima difesa — da una pretesa tracotante, eticamente o giuridicamente illecita, o da una gravissima offesa proveniente esclusivamente dall'altro gruppo.»