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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10907 del 18 maggio 2011
«La servitù costituita a favore di un determinato fondo, ove ad esso ne venga unito un altro, non si estende a favore di quest'ultimo, dovendo i due fondi riuniti rimanere distinti ai fini della servitù, senza, tuttavia, che al "dominus" del nuovo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5467 del 4 febbraio 2014
«Nel reato di omesso versamento di ritenute certificate (art. 10-bis D.Lgs. n. 74 del 2000), la colpevolezza del sostituto di imposta non è esclusa dalla crisi di liquidità intervenuta al momento della scadenza del termine per la presentazione...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 26677 del 30 giugno 2009
«In materia di responsabilità da circolazione veicolare, l'osservanza delle norme precauzionali scritte non fa venir meno la responsabilità per colpa dell'utente della strada, nel caso di infortunio subito da terzo, qualora tali norme non siano...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 37606 del 12 ottobre 2007
«In tema di colpa specifica, nell'ipotesi della violazione di una norma cautelare c.d. «elastica» - che indica, cioè, un comportamento determinabile in base a circostanze contingenti - è comunque necessario che l'imputazione soggettiva dell'evento...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 11445 del 12 marzo 2003
«In tema di colpa specifica, l'inosservanza della prescrizione legittimamente imposta dalla pubblica amministrazione costituisce, di per sé, l'essenza della colpa, non essendo consentito al destinatario dell'ordine di sostituire il proprio giudizio...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 10333 del 13 novembre 1997
«In tema di colpa specifica per inosservanza della regola cautelare imposta da legge, regolamento, ordine o disciplina, la prevedibilità dell'evento colposo è insita nello stesso precetto normativo violato, perché la norma è imposta dalla necessità...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8148 del 22 luglio 1992
«In tema di ipotesi attenuata prevista dall'art. 56, terzo comma, c.p., si ha recesso volontario dall'azione delittuosa quando la prevalenza dei motivi di desistenza su quelli di persistenza nella condotta criminosa si sia verificata al di fuori di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 40774 del 12 ottobre 2015
«Quando si procede per il reato di omesso versamento dell'Iva, la non punibilità per particolare tenuità del fatto è applicabile solo se l'ammontare dell'imposta non corrisposta è di pochissimo superiore a quello fissato dalla soglia di punibilità,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7242 del 20 febbraio 2004
«La sospensione del corso della prescrizione, quando si connette — in applicazione del comma primo dell'art. 159 c.p. — ad una sospensione del procedimento imposta da una particolare disposizione di Legge, è condizionata dall'esatta applicazione di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 21029 del 21 maggio 2015
«Il condannato, che abbia beneficiato della sospensione condizionale della pena subordinata al compimento di determinati obblighi stabiliti nella sentenza, non può invocare la sopravvenuta impossibilità di ottemperare per caso fortuito o forza...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5967 del 24 febbraio 1998
«La misura di sicurezza patrimoniale della confisca è imposta per tutti i reati, anche di natura contravvenzionale, concernenti le armi, ed è obbligatoria anche in caso di estinzione del reato, restando esclusa solo nel caso di assoluzione nel...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 48104 del 3 dicembre 2013
«In tema di reati tributari, la confisca per equivalente del profitto del reato di emissione di fatture per operazioni inesistenti, astrattamente consentita dall'art. 1, comma 143, della legge n. 244 del 2007, non può essere disposta qualora dalla...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1631 del 21 febbraio 1997
«Il rapporto di imposta ha natura pubblica, sia nella fase dell'imposizione, sia in quella della riscossione; tale natura non muta anche quando l'esazione del tributo venga dall'ente impositore delegata al privato il quale quindi, in virtù della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 28302 del 1 luglio 2003
«In materia di Invim, l'art. 5 del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 643 sancisce espressamente l'obbligo dei notai di pagare «le imposte e le soprattasse previste dal presente decreto», secondo le norme e nei medesimi casi previsti per l'imposta di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6587 del 13 giugno 1991
«Il delitto di cui all'art. 317 c.p., oltre che con la forma della «costrizione», si consuma anche con quella della «induzione» per effetto della quale il privato soggiace alla posizione di preminenza del pubblico ufficiale che, abusando della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6113 del 25 maggio 1994
«Al fine di stabilire l'esatta qualificazione giuridica tra concussione e corruzione, non è di per sé decisivo l'eventuale vantaggio che deriva al privato dalla accettazione della illecita proposta del pubblico ufficiale: ciò che conta è sempre e...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 30966 del 30 luglio 2007
«In caso di pluralità di indagati, il sequestro preventivo funzionale alla confisca «per equivalente» di cui all'art. 322 ter c.p. non può eccedere per ciascuno dei concorrenti la misura della quota di prezzo o profitto del reato a lui...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2036 del 5 marzo 1997
«Ai fini della nozione di pubblico ufficiale, non rileva il rapporto di dipendenza del soggetto rispetto allo Stato o ad altro ente pubblico, ma è richiesto soltanto l'esercizio effettivo di una pubblica funzione. Tale deve essere considerata...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7204 del 24 maggio 1990
«Deve considerarsi incaricato di un pubblico servizio il concessionario che, dopo la scadenza della concessione, continua ad espletare il servizio, in quanto l'elemento che rileva ai fini della qualificazione di esercente un pubblico servizio è il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9368 del 19 ottobre 1985
«L'esercizio di un diritto o l'adempimento di un dovere scrimina nei limiti in cui esso è riconosciuto, dovendosi verificare, per l'applicabilità della scriminante, una convergenza di norme in conflitto. Ne consegue che tra la prescrizione imposta...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 20123 del 20 maggio 2011
«La scriminante relativa all'adempimento di un dovere, prevista dall'art. 51 c.p., è configurabile nel caso in cui la condotta colposa dell'agente derivi dall'inosservanza di leggi, regolamenti, ordini e discipline imposta da direttive o...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 44606 del 6 dicembre 2005
«Il problema della configurabilità della continuazione tra reato associativo e reati-fine non va impostato in termini di compatibilità strutturale, in quanto nulla si oppone a che, sin dall'inizio, nel programma criminoso dell'associazione, si...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1474 del 14 maggio 1997
«Il problema della configurabilità della continuazione tra reato associativo e reato-fine non va impostato in termini di compatibilità strutturale: nulla infatti in rerum natura si oppone alla circostanza per cui, sin dall'inizio, nel programma...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 17214 del 24 aprile 2008
«Nel reato di rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro, il dolo è correlato alla consapevolezza dell'esistenza di una situazione di pericolo discendente dal funzionamento di un'apparecchiatura, segnale o impianto...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 24276 del 5 giugno 2015
«Integra il delitto di cui all'art. 469 c.p. (contraffazione delle impronte di una pubblica autenticazione o certificazione e uso della cosa contraffatta) la condotta di colui che utilizza un biglietto di una partita di calcio con il sigillo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3002 del 26 marzo 1996
«La denuncia di successione è un atto eterogeneo, formato dalla dichiarazione del denunciante in ordine agli elementi da cui trae origine l'obbligo tributario, cui segue nello stesso documento l'atto del pubblico ufficiale, il quale determina e...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5584 del 12 maggio 2000
«La falsificazione delle ricevute bancarie di delega ai versamenti tributari, poiché l'attestazione della banca sulla distinta predisposta dal cliente prende rilievo di piena efficacia probatoria e liberatoria di adempimento dell'obbligazione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1476 del 12 febbraio 1992
«Commette il delitto di falso ideologico, punito dall'art. 479 c.p., il pubblico funzionario incaricato della registrazione degli atti che, violando il disposto degli artt. 16 e 52 D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 634 (disciplina dell'imposta di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 30512 del 18 aprile 2014
«Il reato di falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in certificati (art. 480 c.p.) può concorrere con quello di peculato, in quanto gli stessi tutelano beni giuridici diversi ed hanno riferimento a condotte diverse, posto che la prima...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7853 del 31 maggio 1990
«Si realizza l'ipotesi criminosa di cui agli artt. 476 e 482 c.p. nel caso in cui venga falsificato — mediante apposizione della falsa firma del funzionario e applicazione del falso timbro della banca — il modulo con il quale gli istituti di...»