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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10819 del 6 agosto 2001
«In tema di tutela possessoria, non ogni modifica apportata da un terzo alla situazione oggettiva in cui si sostanzia il possesso costituisce, spoglio o turbativa, essendo sempre necessario che tale modifica comprometta in modo giuridicamente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2391 del 12 marzo 1994
«Colui che è convenuto con l'azione di manutenzione per asserita violazione di distanze rispetto alla preesistente costruzione dell'attore, non viola il divieto di cumulo del petitorio con il possessorio se contesta che, a causa dell'illegittimo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4928 del 27 aprile 1993
«Il possessore di un edificio che chieda con l'azione di manutenzione la cessazione della turbativa del suo possesso, derivante dall'inosservanza della distanza legale da parte del frontista che sopraelevi sullo stesso fronte sul quale aveva...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3507 del 23 ottobre 1975
«La violazione delle distanze legali può dare luogo a molestia possessoria, contro cui è data l'azione di manutenzione, solo quando il possesso corrispondente al diritto di proprietà si concreta in uno stato di fatto presupponente il rispetto del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6 del 3 gennaio 1977
«Per la proponibilità dell'azione di nuova opera non occorre che il danno sia certo o si sia già verificato, ma è, al contrario, sufficiente che l'opera iniziata e non ancora terminata, sia tale da giustificare in una persona normale il ragionevole...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9235 del 4 agosto 1992
«La distanza tra una costruzione ed una strada pubblica — quale è quella di quaranta metri dal ciglio stradale, prevista dal D.M. 1 aprile 1968 e altra eventualmente minore, prevista da un piano regolatore — è stabilita nell'interesse dell'ente...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2175 del 19 luglio 1974
«Le azioni di nunciazione sono improponibili sia nei confronti della P.A., sia nei confronti del privato (nella specie, concessionario della costruzione di una ferrovia) che abbia agito nell'esercizio di poteri conferitigli dalla P.A. per finalità...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4072 del 19 febbraio 2008
«In tema di diritti di superficie, la proprietà separata del cosiddetto soprassuolo arboreo, se sorta nella vigenza del codice civile del 1865 (nella specie piante di ulivo distribuite in due piccoli gruppi con altra pianta distanziata), non può...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10498 del 7 dicembre 1994
«Lo spazio sovrastante una costruzione non costituisce un bene giuridico suscettibile di un autonomo diritto di proprietà, ma può formare oggetto di un diritto di superficie (art. 952 c.c.) insistente sulla proprietà altrui, il quale al pari di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5086 del 23 luglio 1983
«Il diritto di fare una costruzione su suolo altrui, ai sensi dell'art. 952 c.c., non è suscettibile di possesso, configurabile soltanto in relazione alla proprietà superficiaria, e cioè al diritto ( ex art. 952 citato) di «mantenere» una...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3409 del 13 ottobre 1976
«Il diritto di colui che abbia ottenuto dal proprietario del suolo una concessione ad aedificandum costituisce, anche prima della realizzazione della costruzione e del conseguente sorgere della proprietà superficiaria, un diritto reale attuale ed...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1850 del 8 marzo 1996
«La domanda con la quale si chieda di far luogo alla costruzione di una specifica opera, ancorché come mezzo di apposizione di termini, trascende l'ordinario contenuto dell'azione di cui all'art. 951 c.c. e, risultando intesa ad ottenere la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 24141 del 20 novembre 2007
«La violazione dell'obbligazione propter rem anche se protratta per oltre vent'anni, non determina l'estinzione del rapporto obbligatorio ma al contrario, avendo carattere permanente, consente ai condomini di esigere l'eliminazione della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4339 del 24 luglio 1985
«Qualora i contraenti, contemplando un evento futuro (nella specie, approvazione di un progetto di costruzione da parte dell'autorità competente), abbiano ad esso correlato non l'efficacia del vincolo negoziale, ma soltanto il tempo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10052 del 29 aprile 2006
«Anche nell'appalto di opere pubbliche, stante la natura privatistica del contratto, è configurabile, in capo all'amministrazione committente, creditrice dell' opus, un dovere — discendente dall'espresso riferimento contenuto nell'art. 1206 c.c....»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2000 del 22 febbraio 2001
«In tema di interpretazione di un atto di costituzione in mora, la sua natura di atto giuridico in senso stretto (nonché recettizio) non consente l'applicabilità diretta ed immediata dei principi sui vizi del volere e della capacità dettati in tema...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6794 del 16 giugno 1995
«Il fatto illecito, di carattere istantaneo, posto in essere da chi, nell'edificare un fabbricato, provochi un dissesto statico al fabbricato esistente sul suolo adiacente, produce un danno costituito dalla diminuzione di valore subita dal...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7647 del 3 settembre 1994
«Il lucro cessante, concretandosi questo nell'accrescimento patrimoniale in concreto ed effettivo pregiudicato o impedito dall'inadempimento della obbligazione contrattuale, presuppone almeno la prova, sia pure indiziaria, della utilità...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2380 del 15 maggio 1978
«In tema di risarcimento del danno, la determinazione del lucro cessante va desunta dalla ricostruzione ideale di quanto il creditore avrebbe conseguito per normale successione di eventi, in base ad una ragionevole e fondata attendibilità, qualora...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1481 del 22 aprile 1977
«In tema di risarcimento del danno da inadempimento contrattuale, la liquidazione del lucro cessante va effettuata, nell'impossibilità od estrema difficoltà del creditore di provarne il preciso ammontare, in base ad una ideale ricostruzione degli...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 26042 del 23 dicembre 2010
«In tema di nesso causale, esistono due momenti diversi del giudizio civile, costituito il primo dalla ricostruzione del fatto idoneo a fondare la responsabilità, per il quale la problematica causale, detta della causalità materiale o di fatto, è...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4267 del 27 giugno 1986
«Anche nella determinazione del danno derivante da colpa extracontrattuale, come da quella contrattuale, il principio secondo il quale deve tenersi conto dell'eventuale vantaggio che il fatto illecito abbia procurato al danneggiato, ad evitare che...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24320 del 30 settembre 2008
«Il concorso del fatto colposo del danneggiato, che ai sensi dell'art. 1227 cod. civ esclude o limita il diritto al risarcimento, non può essere invocato allorché la vittima del fatto illecito abbia omesso di rimuovere tempestivamente una...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10293 del 7 maggio 2007
«In tema di remissione del debito, il carattere neutro della causa remissoria, secondo la previsione tipica dell'art. 1236 c.c., comporta che la relativa ricostruzione è devoluta alla cognizione esclusiva del giudice di merito, perché si fonda...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 909 del 24 marzo 1972
«Gli elementi di fatto su cui si basa l'eccezione di compensazione debbono essere provati in modo completo ed univoco dalla parte che ha proposto tale eccezione; per cui la eventuale lacunosità od incompletezza della ricostruzione dei crediti...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5347 del 29 maggio 1998
«L'impossibilità sopravvenuta, in quanto causa di estinzione delle obbligazioni avente portata generale, esplica la sua efficacia estintiva anche in relazione alla promessa del fatto del terzo. (Nella specie, una persona fisica si era impegnata a...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1139 del 24 febbraio 1982
«In ipotesi di preliminare di vendita di costruzione ancora da realizzare poi non ultimata perché in contrasto con le norme di piano regolatore, non si ha nullità del contratto, ai sensi degli artt. 1256, 1463 e 1472 c.c., non vertendosi in tema di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14760 del 4 giugno 2008
«In tema di leasing di godimento, il canone pattuito anche se la sua funzione causale è prevalentemente finanziaria, dovendo garantire, per la società di leasing , il rientro del capitale maggiorato degli interessi finanziari e degli utili di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11039 del 12 maggio 2006
«Il danno biologico - inteso come lesione dell'integrità psico-fisica, suscettibile di valutazione medico-legale, della persona - consiste nelle ripercussioni negative, di carattere non patrimoniale e diverse dalla mera sofferenza psichica, della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2268 del 2 febbraio 2006
«È legittima la motivazione per relationem della sentenza pronunciata in sede di gravame, purché il giudice d'appello, facendo proprie le argomentazioni del primo giudice, esprima, sia pure in modo sintetico, le ragioni della conferma della...»