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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9334 del 21 settembre 1988
«In tema di aggravante dell'abuso dei poteri o della violazione dei doveri inerenti alla qualità di ministro di un culto, non è necessario che il reato sia commesso nella sfera tipica e ristretta delle funzioni e dei servizi propri del ministero...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9209 del 13 settembre 1988
«L'aggravante di aver commesso il fatto con abuso dei poteri o con violazione dei doveri inerenti a una pubblica funzione o a un pubblico servizio è configurabile anche quando il pubblico ufficiale abbia agito fuori dell'ambito delle sue funzioni,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 43729 del 10 dicembre 2010
«Ai fini della configurabilità della circostanza aggravante dell'abuso di prestazione d'opera, prevista dall'art. 61 n. 11 c.p., la prestazione di servizio, alla cui base sia riscontrabile un rapporto di fiducia tra le parti, non può costituire...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7638 del 6 luglio 1992
«Se di norma la possibilità di trarre profitto dal rapporto di fiducia non è più sfruttabile con la cessazione del rapporto di dipendenza o di servizio, la configurabilità dell'aggravante di cui all'art. 61 n. 11 c.p. non viene tuttavia meno...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 24011 del 23 giugno 2010
«Ai fini della configurabilità della circostanza aggravante di cui all'art. 61, n. 11- bis, c.p. (ossia, " l'avere il colpevole commesso il fatto mentre si trova illegalmente sul territorio nazionale"), introdotta dall'art. 1, comma primo, lett....»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 8530 del 25 febbraio 2015
«La concessione della circostanza attenuante del danno di speciale tenuità, presuppone necessariamente che il pregiudizio cagionato sia lievissimo, ossia di valore economico pressoché irrilevante: ai fini dell'accertamento della tenuità del danno...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 20303 del 30 aprile 2004
«In tema di circostanze attenuanti comuni, con riferimento all'ipotesi di cui all'art. 62 n. 4 c.p. il giudice deve motivare in ordine al valore intrinseco ed economico della cosa e non può limitarsi a valutarla unicamente in relazione alle sue...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 21872 del 30 maggio 2001
«Ai fini della configurabilità dell'attenuante del danno di speciale tenuità (art. 62, n. 4, c.p.) in riferimento al delitto di rapina, non è sufficiente che il bene mobile sottratto sia di modestissimo valore economico, ma occorre valutare anche...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2335 del 24 febbraio 1994
«Il giudice non può esimersi dall'affrontare questioni controverse in sede interpretativa, né basare il diniego di richieste avanzate dalla difesa limitandosi ad evidenziare i contrasti giurisprudenziali esistenti sulle suddette questioni, ma deve...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 24535 del 9 giugno 2015
«Ai fini della configurabilità del delitto di favoreggiamento personale non è necessaria la dimostrazione dell'effettivo vantaggio conseguito dal soggetto favorito, occorrendo solo la prova della oggettiva idoneità della condotta favoreggiatrice ad...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10740 del 21 settembre 1999
«In tema di sottrazione di cose pignorate (art. 388 c.p.), non esclude la configurabilità del reato il fatto che il debitore, nominato altresì custode dei beni pignorati, non fosse presente al momento della notifica dell'ingiunzione. In tal caso,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 48676 del 24 novembre 2014
«La circostanza aggravante prevista dall'art. 7 del d.l. 13 maggio 1991, n. 152, conv. in L. 12 luglio 1991, n. 203 è configurabile anche quando la condotta è finalizzata ad agevolare una pluralità di diverse associazioni mafiose. (Fattispecie in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 130 del 12 gennaio 1990
«L'associazione per delinquere è un reato di pericolo, che è già perfetto non appena si è creato il vincolo associativo e si è concordato il piano organizzativo per l'attuazione del programma delinquenziale, del tutto indipendentemente dalla...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 36639 del 21 settembre 2012
«La disposizione di cui all'art. 449, comma secondo, c.p. - per la quale la pena è raddoppiata, tra l'altro, se si tratta di caduta di un aeromobile adibito a trasporto di persone - prevede un reato autonomo e non una circostanza aggravante...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4300 del 10 maggio 1984
«In tema di disastro aviatorio colposo, l'interruzione del servizio del faro di un aerodromo non può configurarsi come violazione di legge, poiché l'installazione del faro medesimo non costituisce un obbligo giuridico, ma è rimessa alla...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 40170 del 15 ottobre 2009
«Ai fini della configurabilità del reato di commercio di prodotti con segni falsi è sufficiente e necessaria l'idoneità della falsificazione a ingenerare confusione, con riferimento non solo al momento dell'acquisto, bensì alla loro successiva...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1474 del 12 febbraio 1992
«In tema di falsità in atti pubblici, la legge penale tutela il documento non per il suo contenuto, ma per la sua attitudine probatoria, sicché la invalidità del rapporto giuridico rappresentato nel documento non esclude il delitto di falso...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4799 del 20 aprile 1988
«Perché un atto possa considerarsi pubblico ai fini della applicazione delle norme sul falso documentale, non occorre necessariamente la sottoscrizione da parte del pubblico ufficiale al quale l'atto risale, sempre che essa non sia richiesta come...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9573 del 24 ottobre 1985
«In tema di falso in atto pubblico, il documento costituisce un bene giuridico a sé stante, meritevole di tutela indipendentemente dalla validità del rapporto in esso rappresentato. L'invalidità di tale rapporto esclude il delitto di falso soltanto...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3113 del 9 marzo 1988
«La locuzione «nell'esercizio delle proprie funzioni», di cui all'art. 476, deve essere intesa non in senso specifico, bensì generico di ambito delle funzioni, nel senso, cioè, che l'atto contraffatto o alterato deve rientrare, per sua natura,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11714 del 16 dicembre 1997
«In materia di falso documentale, ai fini della configurabilità del reato con riferimento ad un atto viziato per mancanza di un requisito, deve distinguersi la nullità dell'atto, che si assume falso, dalla sua inesistenza. Quest'ultima, impedendo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 46177 del 18 novembre 2013
«La configurabilità del reato di cui all'art.87-bis d.P.R. n. 570 del 1960, relativo alla esposizione di fatti non corrispondenti al vero nella dichiarazione autenticata di accettazione della candidatura alle elezioni comunali, prescinde dalla...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 27881 del 30 giugno 2003
«Anche a seguito della privatizzazione del pubblico impiego, l'atto di collocamento in aspettativa, adottato da un dirigente amministrativo, costituisce atto pubblico, in quanto espressione di potere autoritativo e certificativo incidente sul...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6900 del 20 febbraio 2001
«In tema di falsità materiale commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, costituiscono atto pubblico le «note di missione», attraverso le quali viene attestato l'espletamento di missioni per ragioni di servizio, con relativa trasferta, atteso...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6872 del 1 giugno 1999
«In tema di facoltà documentale, l'ordine di servizio posto in essere dal funzionario di un ente pubblico, in esecuzione di un contratto di diritto privato, pur non avendo rilevanza esterna, assume il profilo dell'atto pubblico, per un duplice...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5660 del 16 maggio 1994
«Ai fini del delitto di falso sono atti pubblici quelli c.d. interni della pubblica amministrazione. Risponde del delitto di cui agli artt. 490 e 476 c.p. l'agente di custodia che sopprima una «nota riservata» redatta al direttore della Casa...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 19557 del 24 maggio 2010
«Integra il reato di falso materiale in atto pubblico la condotta del medico che, prestando la propria opera professionale in una struttura privata convenzionata col servizio sanitario nazionale, alteri la cartella clinica, in quanto, in tal caso,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 23324 del 19 maggio 2004
«In tema di falsità in atto pubblico, ha natura di atto pubblico la cartella clinica redatta dal medico dipendente di una clinica convenzionata con il Servizio sanitario nazionale.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12065 del 29 novembre 1991
«Le «relazioni di servizio» degli ufficiali e degli agenti di polizia giudiziaria sono atti pubblici e, come tali, fanno fede, fino a querela di falso, dei fatti che siano caduti sotto la percezione diretta degli autori di esse e vengono nelle...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9076 del 3 luglio 1989
«Il bollettino di spedizione della raccomandata è atto pubblico anche per la parte riservata all'utente del servizio, giacché non ha una mera funzione certificativa, ma documentale in ordine alla relazione intercorrente tra mittente e P.A. e tra...»