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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 975 del 16 gennaio 2009
«In tema di responsabilità civile nell'attività medico-chirurgica, ove sia dedotta una responsabilità contrattuale della struttura sanitaria e/o del medico per l'inesatto adempimento della prestazione sanitaria, il danneggiato deve fornire la prova...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12103 del 13 settembre 2000
«In tema di nesso di causalità ex art. 1223 c.c., tutti gli antecedenti in mancanza dei quali un evento dannoso non si sarebbe verificato debbono considerarsi sue cause, abbiano essi agito in via diretta e prossima o in via indiretta e remota,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2335 del 16 febbraio 2001
«In materia di rapporto di causalità nella responsabilità extracontrattuale, in base ai principi di cui agli artt. 40 e 41 c.p., qualora le condizioni ambientali od i fattori naturali che caratterizzano la realtà fisica su cui incide il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4544 del 11 agosto 1982
«Qualora la produzione di un evento dannoso risalga al concorso di cause autonome e si configurino difficoltà probatorie in ordine all'identificazione della parte di danno rapportabile a ciascuna delle stesse, è legittima la valutazione della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12714 del 25 maggio 2010
«Nelle cause inscindibili o dipendenti, la parte i cui interessi giuridici sono oggetto dell'impugnazione principale è legittimata a proporre impugnazione incidentale tardiva, ai sensi dell'art. 334 c.p.c., anche contro una parte diversa da quella...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16501 del 21 agosto 2004
«Ove il datore di lavoro per la copertura di posti di una determinata qualifica abbia manifestato la volontà di procedere mediante un concorso interno ed abbia, a tal fine, pubblicato un bando contenente tutti gli elementi essenziali (numero dei...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12396 del 9 dicembre 1998
«L'eventuale (e connessa) domanda di accertamento del diritto al risarcimento del danno, avendo ad oggetto una pretesa necessariamente assoggettata alla regola del concorso, non può, per converso, sopravvivere, in sede ordinaria, alla dichiarazione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3471 del 15 ottobre 1976
«La disposizione dell'art. 1460 c.c., che concerne l'eccezione di inadempimento, è del tutto distinta ed autonoma rispetto a quelle relative al concorso di cause nella produzione del danno. Dato che l'eccezione di inadempimento deve portare a...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4741 del 28 aprile 1995
«L'erogazione a titolo di concorso spese prevista, ex art. 5 dell'Aec 20 giugno 1956, reso efficace erga omnes con D.P.R. n. 145 del 1961, a favore dell'agente con riguardo ai contratti stornati e cioè accettati, ma non eseguiti dal preponente,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12617 del 15 novembre 1999
«In tema di responsabilità aquiliana, il rapporto di causalità al quale deve aversi riguardo, enunciato dall'art. 40 c.p., è quello esistente tra condotta dell'agente ed evento e non tra circostanze (cause) simultanee e/o preesistenti ed il minore...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4 del 4 gennaio 2010
«In materia di rapporto di causalità nella responsabilità extracontrattuale, nel caso in cui concause naturali non imputabili al danneggiante concorrano con il comportamento di quest'ultimo nella determinazione dell'evento dannoso, deve ritenersi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 488 del 15 gennaio 2003
«In tema di , responsabilità civile, qualora l'evento dannoso si ricolleghi a più azioni o omissioni il problema del concorso delle cause trova soluzione nell'art. 41, c.p. — norma di carattere generale, applicabile nei giudizi civili di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 484 del 15 gennaio 2003
«In virtù del principio di regolarità causale, tutti gli antecedenti in mancanza dei quali un determinato evento dannoso non si sarebbe verificato debbono ritenersi causa del medesimo, salvo che non si accerti, ai sensi dell'art. 41, secondo comma,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24689 del 24 novembre 2009
«Pertanto, nella ricostruzione della dinamica del fatto il giudice, ai fini del riparto delle responsabilità, ai sensi degli artt. 2054 e 1227 c.c., deve ponderare tutte le cause imputabili alle condotte imprudenti del pedone ed inesperte o...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 8409 del 12 aprile 2011
«La presunzione di pari responsabilità sancita dall'art. 2054, secondo comma, c.c., ha carattere sussidiario ed opera non solo quando non sia possibile stabilire il grado di colpa dei due conducenti, ma anche quando non sia possibile stabilire le...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5946 del 15 giugno 1999
«Quando un medesimo danno è provocato da più soggetti, per inadempimenti di contratti diversi, intercorsi rispettivamente tra ciascuno di essi ed il danneggiato, tali soggetti debbono essere considerati corresponsabili in solido, non tanto sulla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2438 del 30 gennaio 2009
«Nella società personale contratta per un tempo determinato, il recesso di uno dei soci, che non venga esercitato nè per giusta causa, nè nei casi previsti dal contratto sociale, comporta la modificazione del medesimo contratto e, pertanto,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 28132 del 12 luglio 2001
«Il delitto di lesioni volontarie derivanti da esercizio di attività medico-chirurgica è da escludere non solo quando il paziente abbia espresso un valido consenso, contenuto entro i limiti segnati dall'art. 5 c.c., ma anche quando il detto...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 10795 del 11 marzo 2008
«Il concorso colposo è configurabile anche rispetto al delitto doloso, sia nel caso in cui la condotta colposa concorra con quella dolosa alla causazione dell'evento secondo lo schema del concorso di cause indipendenti, sia in quello di vera e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2843 del 22 aprile 1986
«La norma dell'art. 19 c.p.c., che regola il foro generale delle persone giuridiche e delle associazioni non riconosciute, non esclude l'applicazione dei fori facoltativi previsti dal successivo art. 20 per le cause relative a diritti di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1315 del 24 gennaio 2006
«Qualora in giudizi di responsabilità civile da circolazione dei veicoli separatamente introdotti contro il responsabile ed il suo assicuratore da diversi danneggiati (o da soggetti ad essi surrogatisi) e successivamente riuniti avanti al medesimo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17192 del 28 agosto 2004
«In tema di ricusazione dell'arbitro, la formula contenuta nell'art. 51, numero 2, c.p.c., che prevede tra le cause di astensione obbligatoria la situazione di convivenza o di abituale commensalità con una delle parti o con taluno dei difensori,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1384 del 11 marzo 1981
«Pertanto, la violazione dell'art. 694 c.p.c. — sotto il profilo che il giudice ha disposto una istruzione tecnica preventiva eccedente i limiti di una semplice verifica dello stato dei luoghi o della qualità o condizione delle cose — non può...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 37992 del 1 ottobre 2012
«In tema di omicidio colposo, allorquando l'obbligo di impedire l'evento ricada su più persone che debbano intervenire o intervengano in tempi diversi, il nesso di causalità tra la condotta omissiva o commissiva del titolare di una posizione di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 26239 del 14 giugno 2013
«La cooperazione nel delitto colposo si distingue dal concorso di cause colpose indipendenti per la necessaria reciproca consapevolezza dei cooperanti della convergenza dei rispettivi contributi all'incedere di una comune procedura in corso, senza...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4566 del 31 maggio 1986
«Per la sussistenza del nesso di causalità tra maltrattamenti e lesioni (o morte) non è necessario che i fatti di maltrattamento costituiscano la causa unica ed esclusiva degli eventi più gravi, trovando applicazione il principio recepito nel primo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6425 del 1 giugno 1994
«In materia di stupefacenti, fuori dalla rigorosa e dettagliata normativa espressamente disciplinata dall'art. 97 del D.P.R. n. 309/1990 al fine di controllare un'attività delicatissima e soggetta ad alto rischio di inquinamento, non è consentito...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6388 del 1 febbraio 1996
«Nel concorso di cause estintive della pena e del reato deve avere la prevalenza, ai sensi dell'art. 183, secondo comma, c.p., la causa che estingue il reato anche se intervenuta successivamente; ne consegue che in sede di esecuzione, non è...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4488 del 9 maggio 1994
«In tema di limiti alla pignorabilità e sequestrabilità degli stipendi dei pubblici dipendenti, quali risultanti dalle parziali declaratorie — di cui alle sentenze della Corte costituzionale n. 89 del 1987 e n. 878 del 1988 — di illegittimità...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10984 del 8 ottobre 1992
«Ne consegue che tale competenza non può subire eccezione per ragioni di connessione, e che, quindi, il giudice dell'opposizione, ove l'opponente formuli domanda riconvenzionale eccedente la propria competenza per valore, deve separare le due...»