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consulenza legale in materia di distanze tra costruzioni, muri, piante
Le regole sulle distanze tra le costruzioni sono state introdotte nel Codice Civile al fine di tutelare l'igiene e la sicurezza delle aree residenziali, impedendo di fatto la poca salubrità derivante dall'esistenza di strette intercapedini tra edifici, che aumentano tra l'altro il rischio di incendi, nonché la pericolosità data dalla maggiore incidenza di furti in questo genere di aree.
Inoltre, la regolamentazione delle distanze tra edifici, sancita in via generale dall'art. 873 del c.c., che prevede una distanza minima di tre metri tra un edificio e l'altro, è disciplinata in modo ancor più approfondito e specifico dai regolamenti edilizi comunali, i quali possono derogare alla normativa del Codice Civile (stabilendo distanze maggiori) che svolge, quindi, una funzione residuale. In particolare, gli strumenti urbanistici perseguono la finalità di dare agli agglomerati urbani un assetto razionale ed equilibrato.
Assistenza legale in merito al computo delle distanze legali tra costruzioni: i muri di cinta vanno considerati?
Dal computo delle distanze tra costruzioni vengono esclusi i cosiddetti "muri di cinta", i quali, essendo semplicemente destinati alla demarcazione della linea di confine e alla separazione dei fondi, non possono essere definiti "costruzione" ai sensi della normativa sulle distanze. Il muro di cinta infatti, per sua natura, si presenta separato da ogni altra costruzione.
L'art. 878 del c.c., in particolare, prevede che "il muro di cinta e ogni altro muro isolato che non abbia un'altezza superiore ai tre metri non è considerato per il computo della distanza indicata dall'art. 873".
Il muro di cinta, infatti, non possiede un'autonomia strutturale, e per questo non viene considerato ai fini del calcolo delle distanze tra costruzioni. Il muro di cinta è destinato solamente a dividere i fondi, e non è in grado di creare quelle pericolose intercapedini che si vogliono evitare proprio attraverso il rispetto delle norme sulle distanze. Le distanze, quindi, vanno calcolate come se il muro non esistesse.
Viceversa, secondo la giurisprudenza, non possono essere definiti muri di cinta, e quindi vanno computati al fine del rispetto delle distanze tra costruzioni:
il muro eretto in sopraelevazione di un fabbricato, a delimitazione di una terrazza di copertura di questo: un simile manufatto, invero, non si configura "separato" dall'edificio cui inserisce, e resta nel medesimo incorporato;
il muro di sostegno di un terrapieno, costituendo una vera e propria costruzione ai fini delle distanze legali, deve considerarsi come "muro di fabbrica", e va conteggiato ai fini delle distanze nelle costruzioni.
Parere giuridico riguardo alle distanze per alberi e piante: quali sono i limiti da rispettare?
Per quanto riguarda le distanze per alberi e piante, la norma di cui all'art. 892 del c.c. sancisce che chi vuol piantare alberi presso il confine deve osservare le distanze stabilite dai regolamenti e, in mancanza, dagli usi locali. Altrimenti, sarà necessario osservare le distanze previste dal Codice Civile, ovvero:
tre metri per gli alberi di alto fusto (ovvero gli alberi il cui fusto sorge ad altezza notevole, come noci, castagni, querce, pini, cipressi, olmi, pioppi, platani, ecc.);
un metro e mezzo per gli alberi di non alto fusto (ovvero quegli alberi il cui fusto, sorto ad altezza non superiore di tre metri, si diffonde in rami);
mezzo metro per le viti, gli arbusti, le siepi vive (ad eccezione di quelle di ontano, castagno, altre piante simili che si recidono periodicamente vicino al ceppo e siepi robinie, per cui vigono distanze maggiori) e le piante da frutto di altezza non maggiore di due metri e mezzo.
Una precisazione della giurisprudenza è importante: è possibile considerare "siepe", ai sensi dell'art. 892 c.c. comma 2, anche gli alberi di alto o medio fusto, purché essi vengano tagliati periodicamente vicino al ceppo in modo da impedirne la crescita in altezza, favorendone quella in larghezza.
Le liti in materia di distanze nelle costruzioni sono all'ordine del giorno perché, vista la necessità di convivere in aree comuni o limitrofe, è proprio nell'ambito dei rapporti di vicinato che le discussioni sono più accese. Una corretta e rigorosa interpretazione della normativa applicabile si rivela allora indispensabile per tutelare al meglio i propri diritti, e sapere come e con quali modalità è possibile edificare una costruzione senza incorrere nei divieti sanciti dalla legge.
A tal fine, i legali specializzati di Brocardi.it forniscono quotidianamente pareri giuridici nell'ambito della disciplina delle distanze tra costruzioni, muri e piante, consentendo all'utente di comprendere al meglio come applicare la normativa di settore al suo caso specifico.
Brocardi.it, nato nel lontano 2003, è oggi uno dei
siti giuridici italiani più visitati della rete.
Oltre 100.000 persone lo consultano ogni giorno per studio,
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dubbi legali. Nel tempo è divenuto un importante punto di riferimento
per tutti gli operatori del diritto.
È citato come fonte autorevole in numerose pubblicazioni giuridiche alcune delle quali sono
esposte qui di seguito
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Il nostro servizio di consulenza legale
Per quanto vasto, ricco di informazioni e aggiornato quotidianamente, spesso occorre qualcosa in più della semplice
consultazione delle pagine del sito per venire a capo di talune problematiche.
Per questo motivo, nel 2012, la redazione giuridica di Brocardi.it ha attivato un servizio di consulenza legale online,
che ha reso fino ad oggi 8385 consulenze legali ad aziende, enti pubblici, avvocati, commercialisti,
consulenti del lavoro e moltissimi privati cittadini.
Quelle elencate nelle immagini a scorrimento qui sotto sono le principali aree tematiche per le quali è attivo il servizio di consulenza legale.
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con indicazione delle possibili soluzioni e delle reali probabilità di successo
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Prima di affidare incarichi formali ad un legale, con il rischio di intraprendere azioni giudiziarie dai
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Integrazioni, supplementi d'informazione o precisazioni eventualmente sollecitati dall'utente
in riferimento a quesiti giuridici a cui è stata già fornita risposta sono a totale discrezione della redazione di Brocardi.it e,
a seconda della complessità, potranno essere forniti o gratuitamente o contro pagamento di un ulteriore importo.
Nei limiti del possibile, ai quesiti verrà fornita una risposta
completa di riferimenti normativi e giurisprudenziali sempre comprensibile anche da parte di chi non è un tecnico del diritto,
attenta a suggerire soluzioni pratiche e strategie concrete da addottare per la soluzione
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La Redazione di Brocardi.it si riserva la facoltà di non rispondere a quesiti formulati in maniera scorretta
o non intellegibile o privi di un sufficiente corredo di elementi di fatto, o che per la complessità dei temi trattati richiedano uno studio
eccessivamente approfondito. In tal caso rifonderà l'intero pagamento entro 24 ore o formulerà un preventivo adeguato.
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Le opinioni dei clienti sul nostro servizio di consulenza legale
“Leggermente un po' lunghi nel tempo di risposta, ma comunque consulenza valida e centrata”
C.D.A., 16 dicembre 2024
“Grazie”
M.M., 15 dicembre 2024
“Anche questa volta mi ritengo soddisfatta della consulenza ricevuta.”
G.G., 13 dicembre 2024
“Prima esperienza nell'insieme positiva. Il quesito era particolare.”
L.A., 12 dicembre 2024
“Sempre un ottimo servizio”
P.S., 11 dicembre 2024
“Esperienza più che positiva. Ripeterò.”
F.P., 10 dicembre 2024
“Bravissimi! Vorrei avere un contatto per un approfondimento del caso.”
R.U., 9 dicembre 2024
“Il servizio mi è risultato utile per iniziare a chiarirmi le idee”
A.M., 6 dicembre 2024
“Cercate di mantenervi come siete per l'esposizione degli scritti (sobri e chiari) e le quote di consulenza!”
M.F., 5 dicembre 2024
“ottimo servizio, molto professionale.”
V.P., 4 dicembre 2024
“Il parere ricevuto è stato illuminante per farmi una idea personale da utilizzare in un prossimo reclamo.”
L.S., 3 dicembre 2024
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