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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 26258 del 30 ottobre 2008
«La dichiarazione d'indegnità a succedere, ai sensi dell'art. 463, n. 4), c.c., per captazione della volontà testamentaria, richiede la dimostrazione dell'uso, da parte sua, di mezzi fraudolenti tali da trarre in inganno il testatore, suscitando in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2122 del 27 febbraio 1991
«...il concorso di mezzi fraudolenti, che siano da ritenersi idonei ad ingannare il testatore e ad indurlo a disporre in modo difforme da come avrebbe deciso se il suo libero orientamento non fosse stato artificialmente e subdolamente deviato.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 254 del 22 gennaio 1985
«Più in particolare, quanto al dolo, ad integrare la captazione non basta una qualsiasi influenza esercitata sul testatore attraverso blandizie, richieste, suggerimenti, sollecitazioni e simili, sia pure interessati, ma è necessario l'impiego di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1717 del 5 maggio 1975
«Pertanto la scoperta del dolo, dalla quale decorre il termine quinquennale di prescrizione, non può essere identificato con la percezione del consistente divario tra il valore delle prestazioni dedotte in contratto, ma deve farsi coincidere con la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3165 del 4 marzo 2003
«L'elemento soggettivo per l'annullamento del contratto di assicurazione nel caso di dichiarazioni inesatte o di reticenze da parte dell'assicurato (art. 1892, c.c.) non richiede che questi ponga in essere artifici o altri mezzi fraudolenti....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 40164 del 15 novembre 2010
«...della società e che la loro comunicazione sia effettivamente pertinente all'interpello dell'ente di vigilanza, ma altresì che la condotta sia corredata dal ricorso a mezzi fraudolenti e non si risolva nel mero silenzio sulla loro esistenza.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 35731 del 5 ottobre 2010
«Il delitto di turbata libertà dell'industria o del commercio (art. 513 c.p.) può concorrere formalmente con quelli di accesso abusivo ad un sistema informatico (art. 615 ter c.p.) e di appropriazione indebita (art. 646 c.p.), attesa la diversità...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16058 del 18 novembre 1989
«Ai fini della configurabilità del concorso nel reato «proprio» di concussione di un extraneus è necessario che questi, con la propria condotta o concorra materialmente con il pubblico ufficiale a coartare, con le minacce o con altri mezzi...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 20647 del 1 giugno 2010
«La condotta di chi altera la concorrenza ricorrendo a mezzi fraudolenti non integra il delitto di cui all'art. 513 bis c.p., il quale punisce esclusivamente l'alterazione realizzata mediante minaccia o violenza, ma nemmeno quello di cui all'art....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 895 del 26 gennaio 1994
«...previste dalla legge civile. In ipotesi potrà sussistere la fattispecie delittuosa di cui all'art. 388 c.p. sempreché ricorrano i requisiti da tale norma previsti (compimento di atti fraudolenti diretti ad eludere gli obblighi di cui trattasi).»