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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10557 del 2 agosto 2001
«La petitio hereditatis ha natura di azione reale, volta a conseguire il rilascio dei beni ereditari da colui che li possegga, vantando un titolo successorio che non gli compete, ovvero senza alcun titolo, e presuppone l'accertamento della sola...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14548 del 30 luglio 2004
«Nell'interpretazione di una scheda testamentaria, da condurre essenzialmente sulla base del dato testuale, possono legittimamente assumere rilievo anche elementi estrinseci (purché riferibili al testatore), quali, ad esempio, il grado di cultura...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3323 del 7 marzo 2001
«In tema d'impugnazione del testamento per incapacità d'intendere e di volere del testatore, il legatario, che abbia partecipato al giudizio di primo grado, assume nella fase di appello la qualità quantomeno di litisconsorte necessario processuale,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12291 del 4 dicembre 1998
«È inammissibile (per difetto di interesse) l'impugnazione del testamento per incapacità del testatore proposta, ex art. 591 c.c., da eredi legittimi (nella specie, cugini del de cuius) esclusi dall'ordine della successione legittima in conseguenza...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4777 del 28 febbraio 2007
«L'efficacia probatoria del testamento pubblico di persona cieca ed assai debole d'udito, redatto non alla presenza di quattro testimoni — come prescritto dall'art. 603 c.c. — e recante l'attestazione del notaio che il testatore, pur essendo cieco,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9674 del 6 novembre 1996
«Peraltro, non essendo prevista una forma particolare o termini tassativi per la dichiarazione della parte o per la menzione che il notaio deve farne, spetta al giudice di merito stabilire (con apprezzamento incensurabile se adeguatamente motivato)...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5131 del 3 marzo 2011
«Ai fini dell'identificazione del soggetto beneficiario di una disposizione testamentaria, che non sia individuato nominativamente, occorre richiamarsi non alla situazione in essere all'atto della redazione del testamento, bensì a quella che si sia...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11844 del 6 agosto 2003
«Le disposizioni testamentarie previste dall'art. 630 c.c., che con elencazione meramente esemplificativa dei destinatari fa riferimento genericamente ai poveri e «simili», si caratterizzano per essere indirizzate a categorie di persone in largo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 19029 del 10 luglio 2008
«Le domande di nullità della donazione in quanto stipulata tra coniugi contro il divieto di cui all'art. 781 c.c. poi dichiarato costituzionalmente illegittimo e di nullità della donazione obnuziale per effetto del successivo annullamento del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21748 del 16 ottobre 2007
«Ove l'uno o l'altro presupposto non sussista, il giudice deve negare l'autorizzazione, dovendo allora essere data incondizionata prevalenza al diritto alla vita, indipendentemente dal grado di salute, di autonomia e di capacità di intendere e di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16600 del 26 luglio 2007
«Nel caso di costituzione da parte di un Comune di un ente per manifestazioni teatrali, la natura pubblica del primo non è sufficiente ad attribuire natura pubblicistica al secondo e neppure rileva - per escludere la natura privata - che esso...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2965 del 9 aprile 1990
«Qualora il presidente di un'associazione munita di personalità giuridica abbia per statuto la funzione rappresentativa dell'ente, senza espresse eccezioni o delimitazioni (ancorché disgiunta dalla funzione gestionale assegnata ad altri organi), la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20509 del 30 settembre 2010
«L'obbligo di mantenimento dei figli minori ex art. 148 c.c. spetta primariamente e integralmente ai loro genitori sicché, se uno dei due non possa o non voglia adempiere al proprio dovere, l'altro, nel preminente interesse dei figli, deve far...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8221 del 7 aprile 2006
«In tema di obbligo del genitore di concorrere al mantenimento del figlio — che non cessa ipso facto con il raggiungimento della maggiore età da parte di quest'ultimo, ma perdura, immutato, finché il genitore interessato alla declaratoria della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14840 del 27 giugno 2006
«L'individuazione di tale genitore deve essere fatta sulla base di un giudizio prognostico circa la capacità del padre o della madre di crescere ed educare il figlio nella nuova situazione di genitore singolo, giudizio che, ancorandosi ad elementi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5253 del 21 aprile 2000
«Al fine di stabilire se l'assegno sia dovuto, ed in quale misura, il giudice di merito non è tenuto ad accertare quale fosse il tenore di vita dei coniugi in costanza di matrimonio, ma unicamente a comparare le condizioni economiche dei coniugi al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3503 del 4 aprile 1998
«Nel caso in cui alla convivenza more uxorio siano riconnesse conseguenze giuridiche, al fine di distinguere tra semplice rapporto occasionale e famiglia di fatto, deve tenersi soprattutto conto del carattere di stabilità che conferisce grado di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19527 del 19 dicembre 2003
«In tema di assegno di mantenimento a seguito di separazione personale tra coniugi, la richiesta di emissione dell'ordine a terzi, ai sensi dell'art. 156, sesto comma, c.c., di versamento diretto a proprio favore di parte delle somme di denaro da...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2954 del 27 febbraio 2003
«Allorché le espressioni, in ipotesi sconvenienti od offensive, contenute in un atto di causa (nella specie: in un ricorso per cassazione) siano indirizzate al difensore che svolse il proprio patrocinio in favore della parte nel pregresso grado di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7372 del 14 maggio 2003
«Una volta intervenuta la separazione personale dei coniugi in regime patrimoniale di comunione dei beni, va escluso che continui a sussistere, a vantaggio dei terzi, una generale presunzione di comunione relativa ai beni che sono nella...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 20157 del 18 ottobre 2005
«Il carattere residuale dell'impresa familiare, quale risulta dall' incipit dell'art. 230 bis c.c., mira a coprire le situazioni di apporto lavorativo all'impresa del congiunto — parente entro il terzo grado o affine entro il secondo — che non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7068 del 24 marzo 2009
«Il tutore dell'interdetto, essendo tenuto a proteggere gli interessi della persona tutelata, non ha bisogno dell'autorizzazione del giudice tutelare né per resistere alla lite promossa da un terzo nei confronti dell'interdetto, né per impugnare la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1099 del 14 febbraio 1990
«Poiché il diritto agli alimenti è legato alla prova non solo dello stato di bisogno, ma anche dell'impossibilità da parte dell'alimentando di provvedere in tutto o in parte al proprio sostentamento mediante l'esplicazione di attività lavorativa,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3525 del 25 ottobre 1968
«Allorché le modalità dell'obbligazione alimentare siano state stabilite convenzionalmente, l'obbligato, che contesti la persistenza dell'obbligo, ha l'onere di provare la cessazione dello stato di bisogno dell'alimentando, ovvero il miglioramento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6519 del 19 luglio 1996
«Il credito dell'assegno di mantenimento attribuito dal giudice al coniuge separato senza addebito di responsabilità, ai sensi dell'art. 156 c.c., avendo la sua fonte legale nel diritto all'assistenza materiale inerente al vincolo coniugale e non...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 12701 del 18 dicembre 1998
«Fanno parte del demanio idrico, perché rientrano nel concetto di alveo, le sponde e le rive interne dei fiumi, cioè le zone soggette ad essere sommerse dalle piene ordinarie (mentre le sponde e le rive esterne, che possono essere invase dalle...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2852 del 10 marzo 1992
«I contributi in favore dei consorzi di bonifica, nella disciplina del R.D. 13 febbraio 1933, n. 215 e successive modificazioni, costituiscono prestazioni patrimoniali di natura pubblicistica rientranti nella categoria generale dei tributi e con...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15247 del 20 luglio 2005
«In tema di distanze tra costruzioni, le prescrizioni contenute nei piani di recupero formati ai sensi dell'art. 28 della legge n. 457 del 1978 per la rimozione dello stato di degrado del patrimonio edilizio comunale sono soggette all'osservanza...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5764 del 23 marzo 2004
«In tema di distanza delle costruzioni dalle vedute, se la ratio dell'art. 907 c.c., il quale fa divieto di fabbricare a distanza minore di tre metri dalla veduta del vicino, è quella di assicurare al titolare del diritto di veduta sufficiente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14791 del 24 giugno 2009
«In materia di tutela del possesso, ai fini della esperibilità tra privati dell'azione di spoglio o di manutenzione nel possesso di beni demaniali (art. 1145, secondo e terzo comma, c.c.), occorre pur sempre che ricorrano in concreto gli estremi...»