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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2762 del 27 luglio 1992
«La notifica di un atto (nella specie, avviso di udienza davanti al tribunale di sorveglianza) effettuata con il rito degli irreperibili dà luogo (sempre che sussistano le condizioni e le forme previste dalla legge), ad una forma di conoscenza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3125 del 13 ottobre 1995
«Devono ritenersi non sussistere le condizioni per la concessione dell'estradizione di un cittadino italiano condannato all'estero qualora la richiesta di esecuzione della pena venga dal richiedente sollecitata solo per esigenze di cosiddetta...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6183 del 15 maggio 1980
«È manifestamente infondata — in relazione all'art. 27 della Costituzione — la questione di legittimità costituzionale degli artt. 28 e 29 del c.p. sotto il profilo che la pena accessoria dell'interdizione perpetua dai pubblici uffici sarebbe in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1074 del 19 aprile 1991
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale del secondo comma dell'art. 73 c.p. (che prevede che quando concorrono più delitti per ciascuno dei quali deve infliggersi la pena della reclusione non inferiore a ventiquattro...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 11909 del 22 novembre 1991
«Il ritenere che possa ravvisarsi la continuazione, per l'esistenza di un medesimo disegno criminoso, tra fatti già giudicati con precedente sentenza irrevocabile e fatti commessi successivamente alla data in cui la stessa decisione è stata emessa,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1600 del 29 luglio 1997
«A norma degli artt. 28 e 29 D.P.R. 22 settembre 1988 n. 448, la sospensione del processo è finalizzata all'estinzione del reato, che viene dichiarata soltanto a seguito dell'esito positivo del periodo di prova, al quale deve essere sottoposto il...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2280 del 28 gennaio 1993
«Ai fini della determinazione dei criteri di irrogazione della pena, non occorre nella motivazione una «parte spaziale autonoma» essendo sufficiente che i relativi criteri siano indicati nell'intero corpo della decisione.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6283 del 4 febbraio 1997
«La ragione ispiratrice della disposizione dell'art. 147 comma primo n. 2 c.p. — che consente il rinvio dell'esecuzione della pena per grave infermità fisica — è quella di evitare al condannato trattamenti inumani e la sua sottomissione ad una pena...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 542 del 5 aprile 1995
«La detenzione domiciliare, al pari di altre misure alternative alla detenzione in carcere, ha come finalità il reinserimento sociale del condannato e come presupposto, nel caso previsto dall'art. 47 ter n. 2 della L. 26 luglio 1975, n. 354...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1121 del 16 dicembre 1993
«Il giudizio sulla congruità della pena richiesta dalle parti va riferito alle peculiarità oggettive e soggettive della fattispecie contestata, in base ai criteri indicati dagli artt. 133 e 133 bis c.p., e non già alla gravità, in astratto, del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2819 del 6 luglio 1992
«La potestà punitiva dello Stato, che l'esecuzione della pena attua con la costrizione del condannato, ha un limite costituito dalla tutela della salute come fondamentale diritto dell'individuo (art. 32 Cost.), che neppure la generale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 30792 del 18 settembre 2006
«In tema di misure alternative alla detenzione, la previsione di cui all'art. 7 della legge n. 251 del 2005 — che ha introdotto il comma primo dell'art. 47 ter della legge n. 354 del 1975 il quale prevede specifiche restrizioni nella concessione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3258 del 17 gennaio 1995
«La pena dell'ergastolo, in quanto pena detentiva perpetua, non è condonabile «in parte», ma soltanto, per eventuale volontà del legislatore, in toto, ovvero, sempre per la medesima volontà, convertibile in pena di altra specie; né il condono...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2594 del 4 settembre 1993
«L'art. 1 del D.P.R. 22 dicembre 1990, n. 394, non consente di estendere l'indulto alla pena dell'ergastolo. La specifica connotazione di quest'ultimo, ossia la perpetuità, è infatti ontologicamente incompatibile con tutte quelle cause estintive...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 14112 del 8 aprile 2015
«In tema di sospensione con messa alla prova, la sospensione non può essere disposta, previa separazione dei processi, soltanto per alcuni dei reati contestati per i quali sia possibile l'accesso al beneficio, in quanto la messa alla prova tende...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6584 del 17 aprile 1999
«È inammissibile per manifesta infondatezza la richiesta di affidamento in prova al servizio sociale ove la stessa sia priva della indicazione della residenza e dell'ambiente di inserimento, lavorativo o meno. Tale carenza, infatti, impedisce la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2755 del 21 giugno 1995
«In tema di liberazione anticipata (art. 54 dell'ordinamento penitenziario), fermo restando l'obbligo, per il giudice, di acquisire d'ufficio gli elementi di valutazione previsti dall'art. 678, comma 2, c.p.p., deve riconoscersi all'interessato, in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 433 del 19 aprile 1997
«In materia di reati fallimentari non sussiste alcuna pregiudizialità del giudizio sul rendiconto rispetto alla possibilità di procedere per il reato di peculato nei confronti del commissario liquidatore. La costatazione di prelievi operati dal...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 1 del 20 gennaio 1971
«È costituzionalmente illegittimo — per contrasto con l'art. 3 Cost. — l'art. 224 comma secondo c.p. nella parte in cui rende obbligatorio ed automatico, per i minori degli anni 14 il ricovero, per almeno 3 anni in riformatorio giudiziario....»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 28690 del 9 giugno 2017
«Quando il giudice, nell'esercizio del potere discrezionale riconosciutogli dall'art. 163 cod. pen. e, nel giudizio di appello, dall'art. 597, comma quinto, cod. proc. pen., dispone di ufficio la sospensione condizionale della pena è tenuto a dare...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4222 del 16 gennaio 1991
«Il requisito del «sicuro ravvedimento» richiesto dall'art. 176 c.p. per la concessione della liberazione condizionale non può essere confuso con una generica buona condotta tenuta all'interno o fuori del carcere ovvero con la partecipazione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 30630 del 22 luglio 2008
«È manifestamente infondata, in riferimento all'art. 3 Cost., la questione di legittimità costituzionale dell'art. 81, comma quarto, c.p. aggiunto dalla legge n. 251 del 2005 nella parte in cui prevede che se i reati in concorso formale o in...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1136 del 13 gennaio 2014
«Il giudice di merito, in relazione ad una condanna alla pena pecuniaria per delitto, può disporre, anche di ufficio, la sospensione condizionale della pena, ma deve motivare sulla utilità della concessione del beneficio rispetto al contrario...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 43711 del 24 settembre 2015
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art.72 cod. pen., nella parte in cui prevede l'applicazione della pena dell'ergastolo, in relazione all'asserita natura perpetua di tale sanzione, con conseguente contrasto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 28579 del 17 marzo 2022
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 22 cod. pen., per contrasto con l'art. 27, comma terzo, Cost., in relazione all'art. 3 CEDU, nella parte in cui prevede l'applicazione dell'ergastolo, pena di natura...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 14691 del 15 marzo 2011
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale degli artt. 89 e 65 cod. pen., sollevata in riferimento agli artt. 27, comma terzo, e 32 Cost., nella parte in cui prevedono, per il condannato affetto da vizio parziale di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 37346 del 14 settembre 2022
«L'ammissione dell'imputato maggiorenne alla messa alla prova è subordinata al vaglio discrezionale del giudice di merito circa la possibilità di rieducazione e di inserimento dell'interessato nella vita sociale ed è espressione di un giudizio...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3312 del 14 gennaio 2020
«In tema di concessione della liberazione condizionale nei confronti dei collaboratori di giustizia, il giudizio prognostico di ravvedimento deve essere formulato sulla base di un completato percorso trattamentale di rieducazione e recupero idoneo...»