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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 5104 del 6 novembre 2017
«Quando in primo grado il ricorrente è risultato vincitore ed uno dei soccombenti, sia esso l'amministrazione o uno dei controinteressati, proponga appello, gli altri soccombenti in primo grado non sono parti necessarie del giudizio di appello, in...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 4474 del 1 luglio 2019
«L'errore di fatto, idoneo a costituire il vizio revocatorio previsto dall'art. 395, n. 4, c.p.c., deve consistere in un travisamento di fatto costitutivo di quell'abbaglio dei sensi che cade su un punto decisivo ma non espressamente controverso...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 2636 del 3 maggio 2011
«La legittimazione al rimedio dell'opposizione di terzo nel processo amministrativo, va riconosciuta non a qualunque soggetto pregiudicato dalla sentenza resa inter alios, ma ai controinteressati - pretermessi, non facilmente individuabili o...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 23 del 7 gennaio 2008
«L'«opposizione di terzo», anche se qualificata tale, si converte, qualora pendenti i relativi termini per impugnare, in appello «del terzo» in presenza di contestazione presentata da terzo che si predica quale pretermesso nel giudizio deciso con...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 4942 del 18 settembre 2012
«In tema di collocazione della segnaletica lungo le strade il ricorso contro i relativi provvedimenti previsto dall'alt. 37 comma 3 D.L.vo 30 aprile 1992 n. 285 ha natura di ricorso amministrativo "improprio" e rientra nel genus dei ricorsi...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 15286 del 25 luglio 2016
«Il ricorso per Cassazione avverso la sentenza del Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione Siciliana resa, in sede di ottemperanza, in materia di contenzioso elettorale è soggetto al termine di impugnazione ordinario ex art. 325...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 11 del 9 giugno 2016
«L'esecuzione del giudicato amministrativo (sebbene quest'ultimo abbia un contenuto poliforme), non può essere il luogo per tornare a mettere ripetutamente in discussione la situazione oggetto del ricorso introduttivo di primo grado, su cui il...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 9432 del 13 maggio 2016
«L'ottemperanza davanti al giudice amministrativo di sentenze definitive del giudice civile, secondo quanto previsto dall'art. 112, comma 2 lett. c), del c.p.a., può essere richiesta «al fine di ottenere l'adempimento dell'obbligo della pubblica...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 2 del 10 aprile 2012
«L'ordinanza di assegnazione di un credito, emessa nei confronti di una pubblica amministrazione ai sensi dell'art. 553 cod. proc. civ. all'esito del processo di espropriazione presso terzi, ha attitudine ad avere la forza del giudicato...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 936 del 11 febbraio 1992
«Ai sensi dell'art. 3 comma 4 D.P.R. 30 giugno 1972, n. 748, il provvedimento dell'ispettore generale per il personale del ministero delle finanze non ha natura definitiva e non può essere impugnato in sede straordinaria; ma è ammesso l'errore...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 2 del 27 gennaio 1978
«La proposizione del ricorso gerarchico non preclude la possibilità di esperire il ricorso giurisdizionale, nei termini di legge, se il ricorrente rinunzi al ricorso gerarchico prima dell'emanazione della decisione del ricorso stesso o prima della...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 16 del 27 novembre 1989
«Il decorso del termine breve di legge (90 giorni) per la formazione del silenzio-rigetto ai sensi dell'art. 6 D.P.R. 24 novembre 1971, n. 1199, non tra effetti sostanziali, non concreta cioè alcun provvedimento amministrativo fittizio, ma produce...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 93 del 26 luglio 1979
«È costituzionalmente illegittimo - per contrasto con l'art. 3 cost. - l'art. 10 commi 2 e 3 R.D. 8 gennaio 1931, n. 148, come modificato dalla l. 24 luglio 1957, n. 633 nella parte in cui dispone l'improponibilità e non la improcedibilità...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 2506 del 21 maggio 2010
«La mancata indicazione nel provvedimento impugnato dei termini e dell'autorità cui ricorrere concreta unicamente una mera irregolarità non incidente sulla legittimità dell'atto che, ai sensi degli art. 1, comma 3, D.P.R. 24 novembre 1971, n. 1199...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3189 del 5 marzo 2001
«L'art. 2 D.P.R. n. 1199 del 1971, nel prevedere - con una norma applicabile a tutte le domande o istanze in via amministrativa da presentarsi entro un termine prestabilito - che il termine fissato dal legislatore per la presentazione dei ricorsi...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 1490 del 22 febbraio 1994
«E' tardivo, il ricorso gerarchico presentato dal ricorrente avverso il diniego di un periodo di congedo straordinario pronunciato dal primo presidente della Corte di cassazione, e ciò in quanto tale provvedimento è atto completo ed immediatamente...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 347 del 21 gennaio 2013
«L'annullamento, in sede giurisdizionale, di una decisione di ricorso gerarchico di inammissibilità non comporta il rinvio della controversia all'Amministrazione, con assorbimento delle altre doglianze, giacché, quando sia possibile e salvo il caso...»
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Consiglio di Stato, Sez. I, sentenza n. 2154 del 11 dicembre 2009
«Il decorso del termine di novanta giorni previsto dall'art. 6 dei D.P.R. 24 novembre 1971, n. 1199, entro il quale il ricorso gerarchico deve essere deciso dall'Autorità amministrativa non ha effetti sostanziali ma processuali, giacché abilita il...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 3756 del 4 giugno 2019
«Nel processo amministravo, le regola della dimidiazione dei termini processuali ai sensi dell'art. 119 del D.Lgs. n. 104/2010 trova applicazione anche rispetto al deposito del ricorso; conseguentemente è irricevibile il ricorso depositato oltre i...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 2726 del 29 aprile 2019
«Per le controversie relative a procedure di occupazione e di espropriazione delle aree destinate all'esecuzione di opere pubbliche o di pubblica utilità, sia per quel che concerne la dichiarazione di pubblica utilità dell'opera, che costituisce a...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 6416 del 14 novembre 2018
«Il provvedimento di acquisizione sanante che la Pubblica amministrazione adotta ai sensi dell'art. 42 bis, D.P.R. n. 327/2001, rientra nei provvedimenti per la cui impugnazione l'art. 119 del D.Lgs. n. 104/2010 contempla la dimidiazione dei termini.»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 32 del 9 agosto 2012
«In materia di procedura di dismissione di beni pubblici, l'applicazione dell'art. 23 bis L. Tar (ora art. 119 cod. proc. amm.), si riferisce non solo alle ampie operazioni di dismissione di beni pubblici ad uso residenziale, ma anche...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 6638 del 19 dicembre 2011
«I termini relativi alle controversie ricomprese nel novero dei giudizi indicati dal comma 1 dell'art. 119, c.p.a. non possono essere ulteriormente dimezzabili per effetto della disposizione dell'art. 119, comma 2, c.p.a., giacché la citata norma,...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 790 del 11 febbraio 2013
«Va rimessa all'Adunanza Plenaria la questione se il quadro normativo nazionale in tema di impugnativa in sede giurisdizionale degli atti relativi a procedure di aggiudicazione di gare ad evidenza pubblica (e, segnatamente, l'art. 120 c.5 c.p.a.,...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 1574 del 20 marzo 2012
«Gli artt. 119, co. 2 e 120, co. 3 c.p.a., laddove stabiliscono che il ricorso in appello vada notificato entro tre mesi dalla data di pubblicazione della sentenza, introducono un sistema accelerato di definizione delle controversie di carattere...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 4272 del 17 ottobre 2016
«Al di fuori dei casi di maggiore gravità espressamente disciplinati dall'art. 121 D.Lgs. n. 104/2010 (CPA), la declaratoria giudiziale di inefficacia del contratto pubblico costituisce una mera eventualità, il cui verificarsi è subordinato...»
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Consiglio di Stato, Sez. I, sentenza n. 3244 del 21 ottobre 2009
«Il ricorso in materia elettorale non può essere svolto con le forme del ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, essendo autonomamente regolato da un procedimento giurisdizionale speciale, caratterizzato da termini accelerati e da...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 2559 del 29 aprile 2011
«L'interpretazione della disposizione contenuta nella lettera b) del secondo comma dell'articolo 129 c.p.a., (a mente del quale il ricorso in materia elettorale deve essere notificato all'ufficio che ha emanato l'atto e alla Prefettura), coerente...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 32 del 20 novembre 2014
«In materia di ricorso elettorale, con particolare riguardo a quanto prescritto dall'art. 40, comma 1, lett. c), del codice del processo amministrativo, occorre tenere distinte le problematiche in tema di onere di specificità dei motivi di ricorso...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 4474 del 9 settembre 2013
«Nel giudizio elettorale il principio della specificità dei motivi di censura e dell'onere della prova è da considerarsi attenuato in considerazione della situazione di obiettiva difficoltà in cui si trova il soggetto che ha interesse a contestare...»