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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5433 del 27 novembre 1996
«Il fatto che taluno sia stato ammesso allo «speciale programma di protezione» previsto dagli artt. 9 ss. del D.L. 15 gennaio 1991, n. 8, convertito con modificazione in legge 15 marzo 1991, n. 82, a favore di coloro che collaborino con la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6226 del 24 gennaio 1996
«La possibilità del sequestro per l'accertamento dei fatti riguarda soltanto le cose pertinenti al reato e non già il corpo del reato che è sequestrabile senza condizioni, possedendo in sè e senza necessità di apposito accertamento, l'attitudine...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8167 del 3 settembre 1996
«Per ciò che concerne i limiti entro i quali è ammessa la sospensione condizionale della pena (art. 164 c.p.) la possibilità di concedere ulteriormente il beneficio in parola in base al cumulo della pena da infliggere con quella irrogata con la...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9680 del 13 novembre 1996
«Nell'ipotesi in cui il primo giudice abbia apportato l'aumento di pena per la continuazione esclusivamente sulla pena pecuniaria la corte di appello non può, accogliendo il gravame dell'imputato, diminuire la pena detentiva, aumentando quella...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1303 del 12 giugno 1997
«In tema di sussistenza dell'aggravante prevista dall'art. 7 del D.L. 13 maggio 1991, n. 152, conv. con L. 12 luglio 1991, n. 203, la consapevolezza che le armi illecitamente detenute sono destinate ad agevolare l'attività di una associazione di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2025 del 29 luglio 1997
«La perdita di efficacia della misura conseguente all'omessa trasmissione nel termine di cinque giorni degli atti al tribunale del riesame secondo quanto previsto dal quinto comma dell'art. 309 c.p.p., è riferibile esclusivamente agli atti inviati...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 4904 del 23 maggio 1997
«Qualora venga rimessa dalla Corte di cassazione al giudice di rinvio esclusivamente la questione relativa alla determinazione della pena, il giudicato (progressivo) formatosi sull'accertamento del reato e della responsabilità dell'imputato, con la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9479 del 22 ottobre 1997
«Non esiste rapporto di specialità tra la norma incriminatrice di cui all'art. 633 c.p. (invasione di terreni ed edifici) e l'illecito amministrativo previsto dall'art. 20 del D.L.vo 30 aprile 1992, n. 285 (occupazione della sede stradale), essendo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10136 del 25 settembre 1998
«In tema di abuso d'ufficio, secondo la formulazione dell'art. 323 c.p. nel testo risultante dall'art. 1 della L. 16 luglio 1997, n. 234, sussiste il reato solamente se, per effetto dell'indebita condotta posta in essere dall'agente mediante un...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13400 del 18 dicembre 1998
«In tema di danneggiamento, ai fini della integrazione della circostanza aggravante di cui all'art. 635, comma secondo, n. 5, c.p., non occorre che la condotta abbia ad oggetto una intera piantata di alberi, essendo sufficiente che siano...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13528 del 22 dicembre 1998
«La specificità della disposizione di cui all'art. 606 lett. e) c.p.p., dettata in tema di ricorso per cassazione al fine di definire l'ammissibilità per ragioni connesse alla motivazione, esclude che la norma possa essere dilatata per effetto di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1379 del 19 maggio 1998
«In tema di ricusazione, qualora il giudice di merito abbia ritenuto la manifesta infondatezza dell'istanza ed abbia, conseguentemente, dichiarato l'inammissibilità con provvedimento adottato de plano, non sussiste l'interesse a proporre ricorso...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3805 del 10 agosto 1998
«La valutazione della particolare complessità del dibattimento, che giustifica la sospensione dei termini di custodia cautelare ai sensi dell'art. 304, comma 2, c.p.p., non può riferirsi esclusivamente alla natura del processo ed al tempo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7487 del 24 giugno 1998
«Il dolo del reato di abuso di ufficio è integrato da un comportamento intenzionale del pubblico ufficiale che procuri a sè o ad altri un ingiusto vantaggio, senza che sia necessario il perseguimento in via esclusiva del fine privato, requisito non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10791 del 22 settembre 1999
«La concessione della sospensione condizionale, ai sensi dell'art. 163 c.p.p., costituisce esercizio di un potere attribuito dalla legge esclusivamente al giudice in vista della finalità rieducativa della pena, con la conseguenza che non sono...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11113 del 29 settembre 1999
«Nell'ipotesi in cui l'attività compiuta dai corpi specializzati di polizia, quali i N.A.S., rientri in quella ispettiva e di vigilanza, le disposizioni del c.p.p. devono esser osservate solo quando già siano emersi indizi che facciano ritenere la...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2658 del 22 ottobre 1999
«La disciplina relativa alla sospensione dell'ordine di carcerazione di cui all'art. 656, comma 5, c.p.p., nella formulazione introdotta con la L. 27 maggio 1998 n. 165, può trovare applicazione esclusivamente nei confronti di condannati che non si...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3531 del 21 giugno 1999
«Il termine perentorio di cinque giorni per la trasmissione degli atti al tribunale del riesame, a norma dell'art. 309, comma 5, c.p.p., decorre dal giorno in cui la richiesta di riesame è pervenuta alla cancelleria del tribunale anche quando la...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3632 del 4 febbraio 1999
«Le dichiarazioni indizianti rese da persona non imputata ovvero non indagata sono inutilizzabili soltanto nei suoi confronti, ma non nei confronti di terzi, rientrando nella sfera delle nullità riguardanti esclusivamente le persone nell'interesse...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3684 del 19 marzo 1999
«Ai fini della sussistenza del reato di abuso d'ufficio (art. 323 c.p.) come novellato dalla legge 16 luglio 1997, n. 234 risulta rilevante qualsiasi violazione di quelle norme di relazione che, prevedendo poteri coercitivi del pubblico ufficiale,...»
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Cassazione penale, Sez. II, ordinanza n. 1217 del 4 luglio 2000
«Le cause di estinzione del reato che possono essere dichiarate in sede esecutiva sono esclusivamente quelle che operano successivamente al passaggio in giudicato della condanna, sicché dal novero di esse va esclusa la prescrizione del reato i cui...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4921 del 20 aprile 2000
«Al giudice di rinvio non è preclusa, in via di principio, l'applicazione dell'art. 81, secondo comma c.p. La richiesta volta a ottenere che sia riconosciuta l'identità del disegno criminoso può essere, infatti, proposta anche in tale fase di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 710 del 4 maggio 2000
«Anche nei confronti del minorenne, per la configurazione dell'unicità del disegno criminoso non è sufficiente l'omogeneità dei reati commessi e neanche la loro contiguità temporale, ma è necessaria la possibilità di ricondurre le singole...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7290 del 20 giugno 2000
«Per la configurazione del reato di cui all'art. 323 c.p. si richiede che il pubblico ufficiale agisca in violazione di norme di legge o di regolamento, il reato non può essere ravvisato sicché quando, in un procedimento amministrativo complesso e...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 8029 del 7 luglio 2000
«In tema di procedibilità di ufficio per reati sessuali commessi da pubblico ufficiale (o incaricato di pubblico servizio), l'art. 609 septies c.p., a differenza dell'abrogato art. 542 c.p. per il quale era sufficiente la qualifica soggettiva,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 14555 del 9 aprile 2001
«Il verbale dell'interrogatorio reso in sede di udienza di convalida, al quale nel provvedimento di applicazione di una misura cautelare è stato fatto riferimento coma ad elemento indiziario contro l'indagato, deve essere trasmesso al tribunale del...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2371 del 10 gennaio 2001
«Ai fini della perseguibilità d'ufficio del delitto contro la libertà sessuale, la connessione richiesta dall'art. 542 c.p., ed ora dall'art. 609 septies, terzo comma, c.p., fra i due o più fatti costituenti reato non si identifica con l'istituto...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 24335 del 15 giugno 2001
«La disposizione dell'ultimo comma, seconda parte, dell'art. 164 c.p. è applicabile esclusivamente nel caso in cui, tra la prima condanna sospesa e quella per la quale dovrebbe procedersi ad ulteriore condanna o applicazione di pena, non si sia...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2946 del 10 gennaio 2001
«In tema di riesame dei provvedimenti coercitivi, «gli elementi su cui la richiesta si fonda» (che, secondo la formulazione dell'art. 291 comma 1 c.p.p., devono essere posti alla base della richiesta del pubblico ministero ai fini della emissione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 45332 del 19 dicembre 2001
«In tema di assegno bancario, in ordine al reato di violazione del divieto di emissione di assegni bancari, di cui all'art. 7 legge 15 dicembre 1990, n. 386 (modificato dall'art. 32 del D.L. 30 dicembre 1999, n. 507), la prova che il traente aveva...»