(massima n. 1)
Il dolo del reato di abuso di ufficio č integrato da un comportamento intenzionale del pubblico ufficiale che procuri a sč o ad altri un ingiusto vantaggio, senza che sia necessario il perseguimento in via esclusiva del fine privato, requisito non richiesto dalla precedente formulazione dell'art. 323 c.p. né dal testo della norma risultante a seguito delle modificazioni introdotte con l'entrata in vigore della legge 16 luglio 1997, n. 234.