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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 36671 del 6 settembre 2013
«L'inutilizzabilità degli atti di indagine compiuti dopo la scadenza dei termini non è rilevabile d'ufficio, ma soltanto su eccezione di parte immediatamente dopo il compimento dell'atto o nella prima occasione utile. (Nella specie, veniva eccepita...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 18286 del 22 aprile 2013
«Il saggio fonico, pur non costituendo prova "diretta" in quanto non è attività tipica di documentazione fornita di una propria autonomia conoscitiva, non rientra tra le prove illegittimamente acquisite di cui è vietata l'utilizzazione ai sensi...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 15613 del 15 aprile 2015
«In tema di reati fallimentari, la proroga di un finanziamento a condizioni onerose, in luogo della restituzione della somma maturata, può integrare un'operazione dolosa di cui all'art. 223, comma secondo n. 2, l. fall. rimproverabile ai gestori...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 13927 del 2 aprile 2015
«In tema di testimonianza indiretta, il divieto posto dal comma settimo dell'art. 195 c.p.p. non opera in maniera automatica ogni qualvolta il testimone non è in grado di fornire elementi idonei ad una univoca ed immediata identificazione della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 37370 del 9 settembre 2014
«In tema di testimonianza indiretta, il divieto posto dal comma settimo dell'art. 195 cod. proc. pen. non opera in maniera automatica ogni qualvolta il testimone non è in grado di fornire elementi idonei ad una univoca ed immediata identificazione...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5967 del 7 febbraio 2014
«È legittimo il sequestro preventivo di un bene gravato da sequestro probatorio, alla condizione che sussista il pericolo concreto ed attuale della cessazione dell'esigenza probatoria, tale da rendere attuale il pericolo che il bene (nella specie...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 25378 del 17 giugno 2015
«In tema di misure cautelari personali, ai fini della sostituzione della misura della custodia in carcere con quella degli arresti domiciliari, nell'indagine volta ad accertare l'adeguatezza di quest'ultima, non può riconoscersi rilevanza esclusiva...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13038 del 27 marzo 2015
«La sospensione dei termini di custodia cautelare per la particolare complessità del dibattimento può essere legittimamente disposta solo se non sono scaduti i termini di fase e, una volta deliberata, è immediatamente operativa, non potendone...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 11162 del 16 marzo 2015
«Nel giudizio di riparazione per l'ingiusta detenzione l'esistenza dei fatti estintivi o modificativi del diritto all'indennizzo deve essere valutata solo quando gli stessi fatti siano stati prospettati dalla parte interessata, con la conseguenza...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 47264 del 17 novembre 2014
«In tema di riesame delle misure cautelari reali, il rinvio contenuto nell'art. 324, comma secondo, cod. proc. pen. alle forme previste dall'art. 582, comma secondo, cod. proc. pen., secondo cui le parti private e i difensori possono presentare...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9796 del 6 marzo 2015
«Il terzo interessato alla restituzione di un bene sottoposto a sequestro preventivo non è legittimato a proporre ricorso per cassazione ove non abbia partecipato al procedimento di riesame, fatta eccezione per l'ipotesi in cui il sequestro sia...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 25416 del 10 giugno 2013
«L'omessa notifica dell'avviso dell'udienza preliminare alla persona offesa costituisce motivo di nullità della eventuale sentenza di non luogo a procedere che può essere dedotta per la prima volta con il ricorso per Cassazione, in quanto la...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 37879 del 18 settembre 2015
«La richiesta di patteggiamento preannunciata nel corso dell'udienza preliminare ma mai formalizzata è inesistente, in quanto inidonea ad integrare una proposta negoziale, nè può essere rinnovata prima della dichiarazione di apertura del...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 24677 del 11 giugno 2015
«Le questioni preliminari relative alla costituzione di parte civile devono essere poste, ai sensi dell'art. 491 cod. proc. pen., subito dopo che sia stato compiuto, per la prima volta, l'accertamento della regolare costituzione delle parti e...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16445 del 15 aprile 2014
«Ai fini dell'utilizzabilità, mediante lettura, delle dichiarazioni rese in sede predibattimentale dal testimone divenuto irreperibile non è sufficiente l'infruttuoso espletamento delle ricerche previste dall'art. 159 cod. proc. pen., ma è altresì...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3214 del 23 gennaio 2015
«È inammissibile, per carenza di interesse, l'impugnazione dell'imputato volta ad ottenere l'esclusione di una circostanza aggravante quando la stessa sia stata già ritenuta subvalente rispetto ad attenuanti. (Fattispecie in cui l'aggravante di cui...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 40280 del 27 settembre 2013
«In tema di giudizio abbreviato, il ricorso per cassazione proposto dal pubblico ministero avverso la sentenza di condanna e convertito in appello in applicazione dell'art. 580 cod. proc. pen., conserva la propria natura di impugnazione di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4184 del 28 gennaio 2015
«I motivi nuovi proposti a sostegno dell'impugnazione devono avere ad oggetto, a pena di inammissibilità, i capi o i punti della decisione impugnata enunciati nell'originario atto di impugnazione a norma dell'art. 581, comma primo, lett. a), cod....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8154 del 22 luglio 1992
«La rinunzia all'impugnazione è un atto negoziale produttivo dell'effetto di estinzione del gravame, una volta pervenuto all'autorità competente. Ne consegue che l'eventuale revoca della rinunzia è giuridicamente irrilevante; tuttavia è da...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 36769 del 7 novembre 2006
«Nel giudizio di rinvio non possono essere dedotte per la prima volta né rilevate cause di inutilizzabilità concernenti atti formati nelle fasi anteriori del procedimento, atteso che la sentenza della Corte di cassazione, da cui origina il giudizio...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9476 del 22 ottobre 1997
«Il giudice di rinvio, dopo l'annullamento per vizio di motivazione, può, senza violare l'obbligo di conformarsi al cosiddetto giudicato interno, pervenire nuovamente all'affermazione di responsabilità dell'imputato sulla scorta di argomentazioni...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11756 del 12 marzo 2003
«Per la manifestazione della volontà di comparire all'udienza, di cui al secondo comma dell'art. 599 c.p.p. non è necessaria una richiesta formale di audizione, essendo sufficiente che la volontà sia esternata in qualsiasi modo, purché...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 18996 del 19 maggio 2005
«Nel c.d. «patteggiamento della pena in appello» ai sensi dell'art. 599, comma 4, c.p.p., le parti esercitano il potere dispositivo loro riconosciuto dalla legge, dando vita a un negozio processuale liberamente stipulato che, una volta consacrato...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 11029 del 20 dicembre 1996
«Poiché a norma dell'art. 599, comma secondo, c.p.p., l'udienza in camera di consiglio è rinviata se sussiste un legittimo impedimento dell'imputato che ha manifestato la volontà di comparire, dal dato testuale appare evidente che la richiesta di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1320 del 12 dicembre 1996
«Con riguardo al giudizio d'appello che si svolga nelle forme di cui all'art. 599 c.p.p., l'ipotesi del legittimo impedimento dell'imputato, al fine dell'obbligo del rinvio dell'udienza, rileva ogni qualvolta il predetto abbia manifestato la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35557 del 16 settembre 2003
«In tema di «patteggiamento in appello», il giudice, nell'accogliere la richiesta avanzata a norma dell'art. 599, quarto comma, c.p.p., non è tenuto a motivare sul mancato proscioglimento dell'imputato per taluna delle cause previste dall'art. 129...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35108 del 4 settembre 2003
«In tema di c.d. patteggiamento in appello il giudice d'appello nell'accogliere la richiesta avanzata a norma dell'art. 599, comma 4, c.p.p., non è tenuto a motivare sul mancato proscioglimento dell'imputato per taluna delle cause previste...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 27998 del 11 luglio 2001
«In tema di impugnazioni, costituisce violazione del generale divieto di reformatio in peius (art. 597, comma 3 del c.p.p.), in assenza di impugnazione del pubblico ministero, il provvedimento di confisca disposto per la prima volta dalla corte di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5963 del 22 maggio 2000
«Una volta che l'imputato abbia investito, con l'appello, il punto della sentenza concernente la configurabilità del tentativo di omicidio in relazione al tipo di dolo che sorregge l'azione, legittimamente il giudice di secondo grado ritiene, ferma...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9546 del 11 settembre 1995
«Il divieto della reformatio in peius riguarda il dispositivo della sentenza di appello e non si riferisce anche alla motivazione, potendo il giudice di secondo grado fornire una spiegazione logico-giuridica diversa da quella prospettata dal...»