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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9026 del 27 ottobre 1983
«L'abitualità, invece, ritenuta dal giudice ex art. 103 c.p., è rimessa al potere discrezionale del magistrato, il quale, dovendo prima constatare la sussistenza di determinate condizioni legali ed accertare poi la pericolosità del soggetto, è...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 41702 del 26 ottobre 2004
«La determinazione della misura della pena tra il minimo e il massimo edittale rientra nell'ampio potere discrezionale del giudice di merito, il quale assolve il suo compito anche se abbia valutato globalmente gli elementi indicati nell'art. 133...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12364 del 14 settembre 1990
«Pur costituendo la adeguatezza della pena nella sua concretezza più il risultato di una intuizione che di un processo logico di natura analitica, il giudice, nell'esercizio del suo potere discrezionale di determinazione di essa, per evitare che la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4184 del 27 marzo 2000
«Peraltro, l'imputato, per far valere la precarietà delle condizioni economiche, deve produrre ogni documentazione utile sul proprio stato e il giudice di merito, nel concedere o negare tale agevolazione, deve motivare l'esercizio del suo potere...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9349 del 19 ottobre 1985
«In tema di pagamento rateale della multa o dell'ammenda, di cui all'art. 133 ter c.p., introdotto dall'art. 100, L. 24 novembre 1981, n. 689, sulle modifiche al sistema penale, il giudice di merito, nel concedere o negare tale agevolazione nel...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 25770 del 13 giugno 2003
«La rateizzazione della pena pecuniaria in ragione delle condizioni economiche della parte, prevista dall'art. 133 c.p., costituisce oggetto di mera facoltà discrezionale del giudice, come tale sottratta alla libera disponibilità delle parti....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5220 del 10 dicembre 1996
«...o alla sospensione della pena conseguirà necessariamente il ricovero in struttura psichiatrica; mentre nel caso inverso, ai fini dell'esercizio del potere discrezionale del giudice, si dovrà avere esclusivo riferimento alla infermità psichica.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9474 del 13 agosto 1998
«...menzione della condanna qualora, manchi una specifica istanza dell'interessato: invero un suddetto obbligo, a fronte di omesso esercizio di un potere discrezionale, sussiste solo in relazione a quanto dedotto e richiesto in sede di discussione.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6949 del 10 giugno 1998
«...sospensione condizionale della pena, rimanendo tuttavia l'obbligo del giudice di merito di indicare, nell'esercizio del suo potere discrezionale, le ragioni della mancata concessione sulla base degli elementi di cui all'art. 133 detto codice.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 12261 del 4 dicembre 1987
«...offende un culto diverso dalla religione cattolica non lede tale principio, ma rientra nel potere insindacabile e discrezionale del legislatore e trova comunque giustificazione nella maggior diffusione di quella religione rispetto al primo.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3236 del 18 marzo 1994
«Per contro, nell'ipotesi prevista dall'art. 162 bis c.p., al giudice di merito è riconosciuto un ampio potere discrezionale, con riferimento alla valutazione del fatto materiale, alla sua gravità, alle conseguenze dannose o pericolose ed alla...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12196 del 3 dicembre 1994
«L'oblazione prevista dall'art. 162 c.p. per i reati punibili con la sola ammenda (salve le particolari ipotesi di cui all'art. 127 della L. 24 novembre 1981 n. 689), forma oggetto di un vero e proprio diritto dell'imputato, esercitabile, a...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3851 del 3 aprile 1992
«I criteri della valutazione della «gravità del fatto», demandata al potere discrezionale del giudice dal quarto comma dell'art. 162 bis c.p (introdotto dall'art. 126, L. 24 novembre 1981, n. 689), devono essere intesi nel senso più ampio e non...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4954 del 21 aprile 2000
«Il giudice ha il potere discrezionale di concedere anche d'ufficio il beneficio della sospensione condizionale della pena. La valutazione della rilevanza dell'entità della pena pecuniaria al fine di una possibile esclusione in concreto, ancorché...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2985 del 17 marzo 1992
«...presupposti e criteri. La scelta di concedere l'uno o l'altro beneficio, avendo come presupposto l'apprezzamento di elementi di fatto, è rimessa al potere discrezionale del giudice di merito e, se motivata, è incensurabile in sede di legittimità.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6025 del 25 marzo 2015
«...del suo potere discrezionale, la valutazione dell'opportunità di disporre indagini suppletive o integrative di quelle già espletate, di sentire a chiarimenti il consulente tecnico di ufficio ovvero di disporre la rinnovazione delle indagini.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 32354 del 23 luglio 2004
«...membri rientrino o meno nell'esercizio delle funzioni parlamentari e siano, quindi, coperti dall'insindacabilità — implica che tale valutazione rivesta carattere pregiudiziale e che il giudice non abbia, al riguardo, alcun potere discrezionale.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 42105 del 15 novembre 2007
«Il giudice che accerti la capacità di intendere e di volere del minore infradiciottenne non ha alcun potere discrezionale nell'operare la diminuzione della pena ai sensi dell'art. 98 c.p., in quanto tale disposizione prevede l'obbligatorietà della...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 33004 del 28 luglio 2015
«Il giudice che accerti la capacità di intendere e di volere del minore infradiciottenne non ha alcun potere discrezionale nell'operare la diminuzione della pena ai sensi dell'art. 98 cod. pen., in quanto tale disposizione prevede l'obbligatorietà...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14550 del 12 aprile 2011
«L'applicazione dell'aumento di pena per effetto della recidiva facoltativa attiene all'esercizio di un potere discrezionale del giudice, del quale deve essere fornita adeguata motivazione, con particolare riguardo all'apprezzamento dell'idoneità...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 24213 del 4 giugno 2013
«In tema di determinazione della pena, quanto più il giudice intenda discostarsi dal minimo edittale, tanto più ha il dovere di dare ragione del corretto esercizio del proprio potere discrezionale, indicando specificamente, fra i criteri oggettivi...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 24476 del 30 giugno 2010
«La sostituzione della pena detentiva con quella pecuniaria è consentita anche in relazione a condanna inflitta a persona in condizioni economiche disagiate, in quanto la prognosi di inadempimento, ostativa alla sostituzione in forza dell'art. 58,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1455 del 6 febbraio 1998
«Ai sensi degli artt. 53, 56 e 58 legge 24 novembre 1981, n. 689, la conversione della pena detentiva e la scelta della sanzione sostitutiva sono rimesse al potere discrezionale del giudice del merito, il quale deve valutare i presupposti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6034 del 25 maggio 1995
«Il giudice di merito — per adempiere all'obbligo della motivazione nel determinare la misura della diminuzione della pena in conseguenza dell'applicazione di circostanze attenuanti — esercita una tipica facoltà discrezionale e perciò non è tenuto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9924 del 14 settembre 1994
«In tema di armi, l'attenuante della lieve entità del fatto di cui all'art. 5 della L. 2 ottobre 1967, n. 895 è facoltativa, come è dato desumere dal verbo «possono» usato dal legislatore in detta norma; ne deriva che la sua concessione non viene...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2501 del 9 marzo 1992
«Qualora il giudice, esercitando il potere discrezionale riconosciutogli dalla legge, ritenga di dover apportare alla pena fissata per il reato più grave un notevole aumento a titolo di continuazione, nel caso in cui all'imputato siano state...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2240 del 18 febbraio 1991
«...finalità rieducative della pena (art. 27, terzo comma Cost.), che informa tutto il sistema penale e non soltanto la fase dell'esecuzione, si riflette sul meccanismo delineato nell'art. 133 c.p., orientando il potere discrezionale del giudice.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11355 del 10 novembre 1994
«...vita pregressa, indenne da condanne, si proietta in modo favorevole sulla personalità del soggetto ed orienta in senso positivo, per il colpevole stesso, il potere discrezionale del giudice nella determinazione in concreto della sanzione penale.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 446 del 19 gennaio 1994
«In tema di oblazione speciale, lo scopo e il contenuto dispositivo dell'art. 127 L. 24 novembre 1981, n. 689, sulle modifiche al sistema penale, sono quelli di introdurre una deroga alla disciplina generale dell'oblazione nei casi di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9957 del 9 marzo 2015
«...che la "ratio" della norma incriminatrice è quella di evitare che l'attività della P.A. sia intralciata nell'identificazione della persona le cui generalità sono richieste nell'esercizio del potere discrezionale attribuito al pubblico ufficiale).»