-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10633 del 4 giugno 2004
«L'art. 132, secondo comma, c.p.c. disciplina solo l'ipotesi di morte o altro impedimento del presidente del collegio, o del giudice estensore, a sottoscrivere la sentenza e non riguarda il caso in cui eventi siffatti si verifichino dopo la...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9616 del 16 giugno 2003
«In tema di sottoscrizione delle sentenze civili, in caso di collocamento in pensione, dimissioni, o comunque in tutte le ipotesi (diverse dal trasferimento ad altra sede o ad altro incarico) in cui il magistrato abbia cessato di fare parte...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15249 del 29 ottobre 2002
«La mancata sottoscrizione della sentenza da parte di un magistrato collocato a riposo successivamente alla deliberazione costituisce motivo di nullità della pronuncia ai sensi dell'art. 161 c.p.c., attesa la natura eccezionale della norma di cui...»
-
Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 4326 del 19 marzo 2012
«In tema di sottoscrizione delle sentenze civili, in caso di collocamento in pensione, dimissioni, o comunque in tutte le ipotesi (diverse dal trasferimento ad altra sede o ad altro incarico) in cui il magistrato abbia cessato di fare parte...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3677 del 14 marzo 2001
«È nulla per vizio di sottoscrizione la sentenza che definisce un procedimento di primo grado dinanzi al giudice unico qualora quest'ultimo, designato con decreto presidenziale a sostituire il titolare del procedimento, abbia tenuto alcune udienze...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4771 del 14 maggio 1999
«La ratio del combinato disposto degli artt. 132, comma terzo, e 161, comma secondo, c.p.c. consiste nell'esigenza di sicura identificazione della sentenza pubblicata come decisione riferibile al collegio che l'ha, con quella motivazione...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1028 del 4 febbraio 1997
«La sottoscrizione della sentenza da parte del giudice anziano del collegio con la menzione da parte del medesimo dell'impedimento «cagionato da motivi di salute» del presidente estensore è rituale ai sensi dell'art. 132 c.p.c. (così come...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 448 del 18 gennaio 1991
«L'omessa sottoscrizione della sentenza da parte del giudice o, nel caso di sentenza emessa da un giudice collegiale, da parte di uno dei magistrati tenuti a sottoscriverla ai sensi dell'art. 132 c.p.c., nel testo modificato dall'art. 6 della L. 8...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7552 del 12 ottobre 1987
«La sottoscrizione della sentenza da parte del presidente del collegio giudicante costituisce un requisito indispensabile dell'atto processuale e può essere sostituita (ex art. 132, terzo comma, c.p.c., come novellato dall'art. 6, L. n. 532 del...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8442 del 13 giugno 2002
«Non è nulla la sentenza per vizio di costituzione del giudice in caso di cambiamento del giudice istruttore originariamente designato, se sono state rispettate le condizioni previste dall'art. 174 c.p.c., secondo il quale la sostituzione del...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11238 del 28 dicembre 1994
«Nel caso di assoluto impedimento del giudice istruttore — nella specie, in congedo puerperio — la sua sostituzione (per la quale non è necessario un provvedimento formale), anche se disposta in violazione degli artt. 174 c.p.c. e 79 att., non...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 766 del 28 gennaio 1988
«Il provvedimento con il quale il presidente di un collegio giudicante sostituisce al giudice che ha istruito la causa altro giudice come relatore per impedimento del giudice sostituito o altra grave esigenza di servizio è rimesso all'apprezzamento...»
-
Cassazione civile, sentenza n. 888 del 5 maggio 1962
«Nelle ipotesi di sostituzione del giudice istruttore per impedimento di lui o per esigenze di servizio, il relativo provvedimento è preso dal presidente anche verbalmente e non deve essere notificato o comunicato alle parti. L'inesistenza dei...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5237 del 15 marzo 2003
«Nel procedimento per la verifica di scrittura privata, le uniche eccezioni alla regola della libertà di prova concernono l'idoneità alla funzione di comparazione delle scritture private, la cui autenticità, in mancanza di accordo tra le parti,...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5194 del 10 giugno 1997
«La valutazione del giudice di merito sulla sussistenza o meno di un legittimo impedimento alla comparizione della parte per rispondere all'interrogatorio formale, e quindi sulla configurabilità di una sua mancata risposta, costituendo un giudizio...»
-
Cassazione civile, sentenza n. 222 del 8 febbraio 1963
«L'impedimento alla presentazione al giudice per rispondere all'interrogatorio deferito in primo grado deve essere dimostrato in tale fase del processo, e non può essere dedotto per la prima volta in fase di appello né per contrastare le...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4536 del 14 aprile 1992
«La dichiarazione di essere pronto a prestare il giuramento decisorio, che, a norma dell'art. 235 c.p.c. esclude il potere di revoca della parte che lo ha deferito, può essere esternata anche per facta concludentia, quale è una richiesta di rinvio...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5827 del 24 giugno 1996
«L'art. 239, secondo comma, c.p.c. disponendo che nel caso di mancata comparizione della parte che deve prestare il giuramento il giudice istruttore provvede a norma del precedente art. 232 secondo comma, consente al detto giudice di rinviare ad...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11083 del 11 giugno 2004
«L'azione revocatoria fallimentare prevista dall'art. 67 legge fall. non viola la previsione, protetta dalle norme costituzionali di cui agli artt. 1,4, 35 e 36 Cost., del diritto del lavoratore nei confronti del datore di lavoro al pagamento degli...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1171 del 15 febbraio 1996
«Quando la parte sia costituita in giudizio a mezzo di più procuratori autorizzati a difenderla anche disgiuntamente — il che si verifica quando manchi una espressa ed univoca volontà della parte che delimiti il potere dei difensori esigendone...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9918 del 7 ottobre 1998
«In tema di interruzione del processo per morte o impedimento del procuratore di una delle parti, il termine per la prosecuzione del processo decorre dalla data in cui la parte rimasta priva di procuratore ha avuto dell'evento conoscenza legale,...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21090 del 9 ottobre 2007
«L'art. 106 legge fallimentare, nel testo anteriore alla novella del 2006, affida alla discrezionalità del giudice delegato la scelta delle forme della vendita, nonché le concrete modalità della stessa; ne consegue che il rilevante valore economico...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2420 del 27 febbraio 1992
«La circostanza che la sospensione della vendita immobiliare, ex art. 108, terzo comma, legge fallimentare, sia disposta non dal giudice delegato, ma da altro giudice, non comporta di per sé la nullità del provvedimento dovendosi presumere, in...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3327 del 12 febbraio 2010
«In tema di omologazione del concordato fallimentare, secondo la nuova disciplina di cui al d.l.vo 9 gennaio 2006, n. 5, applicabile "ratione temporis", avendo il legislatore demandato al curatore, al comitato dei creditori e a tutti i creditori...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5369 del 11 aprile 2001
«L'omologazione del concordato fallimentare produce l'improponibilità o l'improseguibilità delle azioni revocatorie promosse dalla curatela ai sensi degli artt. 64 e 67 l. fall., a condizione che il presupposto dell'impedimento all'esercizio o...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 26118 del 18 giugno 2003
«Il termine minimo di venti giorni che deve intercorrere tra la notifica dell'avviso al difensore ed il giudizio di appello (art. 601, quinto comma, c.p.p.) va osservato solo con riguardo alla prima udienza. Per quelle successive, cui il...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13265 del 17 novembre 1999
«Qualora il giudice alla data fissata accerti un impedimento dell'imputato o del difensore e di conseguenza sospenda o rinvii il dibattimento, fissando altra udienza e disponendo nuova citazione, non occorre, allorché originariamente sia stato...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 567 del 24 gennaio 1981
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 168 legge fall., in riferimento all'art. 24 Cost., nella parte in cui dispone che, dalla data della presentazione del ricorso per l'ammissione alla procedura di...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 15441 del 12 aprile 2001
«In tema di reato permanente, il divieto di un secondo giudizio riguarda la condotta delineata nell'imputazione ed accertata con sentenza, di condanna o di assoluzione, divenuta irrevocabile e non anche la prosecuzione della stessa condotta o la...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 43428 del 7 dicembre 2010
«Ai fini del calcolo dei termini di prescrizione del reato, deve tenersi conto della disposizione per cui, in caso di sospensione del processo per impedimento dell'imputato o del suo difensore, l'udienza non può essere differita oltre il...»