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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5036 del 9 febbraio 1994
«La disciplina contenuta nell'art. 669 c.p.p. in tanto è applicabile in quanto la pluralità di sentenze, oltre che lo stesso imputato, concernano lo «stesso fatto», inteso quest'ultimo come coincidenza fra tutte le componenti delle concrete...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 38137 del 6 ottobre 2008
«Ai fini della concedibilità dell'estradizione per l'estero, non assume rilievo l'eventuale difformità del trattamento sanzionatorio previsto nello Stato richiedente, potendo l'aspetto sanzionatorio rientrare tra le condizioni ostative alla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 859 del 26 gennaio 2000
«Il conferimento al giudice di pace della competenza senza limiti di valore per le cause, tra proprietari confinanti, relative - oltre che all'apposizione di termini - all'osservanza delle distanze riguardo al piantamento degli alberi e delle siepi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5006 del 8 marzo 2005
«Ai fini della competenza territoriale, qualora sia convenuta una persona fisica, e si faccia riferimento al luogo del domicilio, che è criterio di collegamento rilevante sia ai fini dell'art. 18 c.p.c. che dell'art. 20 c.p.c. ed autonomo rispetto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2379 del 31 gennaio 2008
«L'art. 3 della direttiva n. 84/5/CEE, che vieta di escludere, a motivo del legame di parentela, i membri della famiglia (anche) del conducente dal beneficio dell'assicurazione per la responsabilità civile riguardante i danni alla persona, è norma...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 253 del 12 gennaio 1991
«Le clausole dei contratti di assicurazione della responsabilità civile per la circolazione di veicoli (o natanti) a motore le quali prevedano, in conformità del dettato legislativo (art. 11 L. n. 990 del 1969), la variazione in aumento o...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1593 del 18 marzo 1981
«Anche dopo la riforma del diritto di famiglia, la competenza ad autorizzare la vendita di beni immobili ereditari del minore soggetto alla potestà dei genitori appartiene al giudice tutelare del luogo di residenza del minore, a norma del terzo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1023 del 18 febbraio 1982
«Nel giudizio di interdizione o di inabilitazione i parenti e gli affini, che a norma dell'art. 712 c.p.c. devono essere indicati nel ricorso introduttivo, non hanno veste di parti in senso tecnico-giuridico, bensì svolgono funzioni consultive,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3141 del 15 marzo 1994
«Ai fini della configurabilità del delitto di violenza carnale, non si richiede che la violenza sia tale da annullare la volontà del soggetto passivo, ma è sufficiente che la volontà risulti coartata. Neppure è necessario che l'uso della violenza o...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3791 del 15 maggio 1986
«L'ipotesi di violenza carnale presunta, di cui all'art. 519, comma secondo, n. 2, c.p., sussiste in relazione a qualsiasi rapporto fiduciario di affidamento, sia pure temporaneo, del minore infrasedicenne al colpevole. (Fattispecie relativa a...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 43139 del 7 ottobre 2003
«Ai fini della perseguibilità senza querela dei delitti di violenza sessuale, la connessione con un reato procedibile d'ufficio cui si riferiva l'art. 542 c.p. — e si riferisce oggi l'art. 609 septies dello stesso codice — non si connota in senso...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1121 del 30 giugno 1967
«Il pubblico scandalo, che l'art. 564 c.p. richiede per la perfezione del reato di incesto e che deve individuarsi nel profondo senso di turbamento e disgusto diffusosi in un numero indeterminato di persone e nella connessa reazione morale per il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 98 del 26 gennaio 1972
«Il bene protetto dall'art. 570 c.p. è l'interesse dello Stato di salvaguardare la famiglia contro le gravi violazioni degli obblighi giuridici, previsti dal codice civile, disciplinanti le posizioni giuridiche di padre, tutore legale e coniuge....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 42767 del 10 novembre 2003
«Il reato di omessa somministrazione dei mezzi di sussistenza ai discendenti di età minore costituisce violazione degli obblighi di assistenza familiare più che violazione degli obblighi verso una persona determinata, con la conseguenza che, quando...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1629 del 15 gennaio 2003
«In tema di violazione degli obblighi di assistenza familiare, la condotta lesiva colpisce innanzitutto i soggetti che compongono la famiglia, e quindi si riflette sull'istituzione familiare nel suo complesso, sicché un'unica condotta omissiva che...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 36070 del 29 ottobre 2002
«Il reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare ha per oggetto i rapporti intercorrenti tra i singoli componenti della famiglia, e non l'ordine familiare, con la conseguenza che chi faccia mancare i mezzi di sussistenza a più di un...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3125 del 15 dicembre 1998
«Il reato di omessa somministrazione dei mezzi di sussistenza ai discendenti di età minore costituisce violazione degli obblighi di assistenza familiare più che violazione degli obblighi verso una persona determinata, con la conseguenza che quando...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13724 del 14 ottobre 1989
«Non è configurabile il delitto di cui all'art. 570 c.p. sulla sola base dell'abbandono del domicilio domestico. Infatti considerato che la fattispecie prevista dall'articolo citato è ravvisabile solo quando la condotta dell'agente — abbandono o...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1283 del 2 febbraio 2000
«In tema di violazione degli obblighi di assistenza familiare, la semplice indicazione dello stato di disoccupazione dell'obbligato non è sufficiente a fare venire meno l'obbligo di fornire i mezzi di sussistenza alla famiglia, quando non risulti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5780 del 18 maggio 1995
«In tema di violazione degli obblighi di assistenza familiare, la dichiarazione di fallimento non è di per sè sola sufficiente a far venire meno l'obbligo di fornire i mezzi di sussistenza alla famiglia qualora non risulti provato che le difficoltà...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1251 del 20 gennaio 2004
«In tema di violazione degli obblighi di assistenza familiare, la condotta di colui che fa mancare i mezzi di sussistenza alle persone indicate al n. 2 del comma secondo dell'art. 570 c.p. integra un solo reato anche quando la sua condotta...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 21673 del 7 maggio 2004
«In tema di reati contro la famiglia, l'art. 12 sexies L. 1 dicembre 1970, n. 898, nello stabilire che, in caso di scioglimento del matrimonio, al coniuge che si sottrae all'obbligo di corresponsione dell'assegno divorzile si applicano le pene...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8650 del 24 settembre 1996
«In tema di reati contro la famiglia, ed in particolare di reati tra coniugi, occorre di volta in volta verificare se la condotta irrispettosa dell'un coniuge verso l'altro abbia carattere meramente estemporaneo ed occasionale, nel senso che sia...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 36263 del 6 ottobre 2011
«In tema di reati contro la famiglia, la violazione degli obblighi di natura economica posti a carico del genitore separato, cui si applica la disposizione dell'art. 12 sexies L. 1° dicembre 1970, n. 898, stante il richiamo operato dalla previsione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12579 del 16 marzo 2004
«In tema di reati contro la famiglia, il delitto previsto dall'art. 12 sexies legge 1 dicembre 1970, n. 898 si configura per la semplice mancata corresponsione dell'assegno. Ne consegue che il luogo di consumazione è quello in cui avrebbe dovuto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 49115 del 22 dicembre 2003
«In tema di reati contro la famiglia, il delitto di cui all'art. 12 sexies Legge 1 dicembre 1970, n. 898 (omessa corresponsione dell'assegno divorzile) costituisce figura autonoma di reato, equiparata a quella di cui all'art. 570 c.p. soltanto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2609 del 18 marzo 1997
«L'esercizio della funzione correttiva con modalità afflittive e deprimenti della personalità, nella molteplicità delle sue dimensioni, contrasta con la pratica pedagogica e con la finalità di promozione dell'uomo ad un grado di maturità tale da...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4904 del 16 maggio 1996
«Alla luce della concezione personalistica e pluralistica della Costituzione, del riformato diritto di famiglia e della Convenzione di New York del 20 novembre 1989 sui diritti del fanciullo, non può più ritenersi lecito l'uso sistematico della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3536 del 11 aprile 1996
«Per stabilire se è configurabile il reato di abuso dei mezzi di correzione o di disciplina oppure altro reato (nella specie, maltrattamenti in famiglia o verso fanciulli), assumono rilevanza sia l'elemento oggettivo della fattispecie concreta, e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6994 del 27 novembre 1986
«La norma dell'art. 573 c.p. tutela l'esercizio dell'autorità familiare ed i connessi poteri di vigilanza e di custodia, autorità e poteri che vengono menomati quando il minore sia allontanato dal luogo ove si trova in altro luogo che si sappia non...»