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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 36424 del 31 ottobre 2002
«In tema di ricusazione del giudice, permane l'interesse a proporre ricorso per cassazione avverso l'ordinanza della corte di appello, reiettiva della istanza di ricusazione, nonostante il Gup abbia già emesso il decreto di rinvio a giudizio in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1824 del 2 maggio 1995
«La rimessione di cui agli artt. 45 ss. c.p.p. può operare solo nelle fasi propriamente giurisdizionali: i suddetti articoli infatti, come reso evidente dal testo letterale e come sottolineato nella relazione al progetto preliminare, si riferiscono...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 24617 del 16 giugno 2001
«È abnorme, in quanto determina la stasi del processo, il provvedimento con il quale il tribunale dichiara la nullità del decreto di giudizio immediato, con contestuale restituzione degli atti al P.M., per l'avvenuta trasmissione della relativa...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3764 del 8 novembre 1999
«Il decreto che dispone il giudizio, emesso ai sensi dell'art. 464 c.p.p. a seguito di opposizione a decreto penale, non deve essere obbligatoriamente preceduto dall'invito a comparire, atteso che tale adempimento, in quanto finalizzato a...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2702 del 16 novembre 1990
«La rilevanza del decreto di citazione e della richiesta di rinvio a giudizio in quanto emanati ed ancorché non notificati, costituisce una regola non circoscritta al solo esercizio dell'azione penale ma valevole anche in tema di interruzione della...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3933 del 4 febbraio 2000
«Non può qualificarsi abnorme il provvedimento con cui il Gip restituisce gli atti al P.M. per inosservanza del termine di sei mesi entro il quale, ai sensi dell'art. 459 c.p.p., deve essere presentata la richiesta di decreto penale, atteso che la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 658 del 23 marzo 1994
«Ai fini della decisione sulla proroga della custodia cautelare il giudice deve tener conto della difficoltà delle indagini che il pubblico ministero deve ancora compiere in relazione alla gravità delle indagini cautelari. Tuttavia, mentre la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4090 del 1 dicembre 1994
«Per l'instaurazione di un conflitto di competenza la conflittualità tra giudici deve essere attuale e non meramente potenziale o strumentale creata a fini di ovviare a presunte imprecisioni di qualificazione giuridica che, nella fase delle...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 472 del 4 marzo 1998
«Poiché, secondo il vigente ordinamento processuale, un conflitto è ipotizzabile solo tra organi giurisdizionali, non è configurabile alcun conflitto nel corso delle indagini preliminari, pure nell'ipotesi che due diversi pubblici ministeri...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 32648 del 1 ottobre 2002
«L'individuazione, a norma dell'art. 54 quater c.p.p., di un ufficio del P.M. competente a procedere, diverso da quello requirente, non spiega alcuna incidenza sull'efficacia delle misure cautelari in corso di applicazione, la quale viene meno solo...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 14787 del 9 aprile 2001
«L'individuazione, a norma dell'art. 54 quater c.p.p., di un ufficio del P.M. competente a procedere, diverso da quello requirente, non spiega alcuna incidenza sull'efficacia delle misure cautelari in corso di applicazione, la quale viene meno solo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5622 del 13 gennaio 1995
«Quando il pretore ha fondati motivi per ritenere che le generalità con cui viene identificata una persona nei cui confronti è stata avanzata richiesta di emissione del decreto penale di condanna siano fittizie, non potendosi ritenere sussistenti i...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34400 del 21 settembre 2001
«Il ricorso per cassazione proposto dal difensore dopo la morte dell'imputato è inammissibile per mancanza del soggetto nei cui confronti si esercita l'azione penale, che costituisce uno dei presupposti essenziali del processo. (In applicazione del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1338 del 4 aprile 1998
«Una volta che l'azione penale sia stata esercitata con l'emissione del decreto di citazione a giudizio da parte del P.M. presso la pretura, non è ammissibile, per il principio di irretrattabilità dell'azione penale, una successiva richiesta di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6873 del 14 giugno 1995
«L'incertezza sulla individuazione anagrafica dell'imputato è irrilevante ai fini della prosecuzione del processo penale, quando sia certa l'identità fisica della persona, nei cui confronti è stata iniziata l'azione, potendosi, pur sempre,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 19081 del 24 marzo 2009
«Nei procedimenti penali per reati ambientali la costituzione di parte civile delle associazioni ambientaliste in sostituzione degli enti territoriali, già consentita dall'art. 9, comma terzo, del D.L.vo n. 267 del 2000, successivamente abrogato...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3529 del 4 dicembre 1997
«Nel reato di abuso d'ufficio la parte offesa è solo la Pubblica Amministrazione in quanto titolare dell'interesse protetto dalla norma incriminatrice che è costituito dal buon andamento, dalla imparzialità e dalla trasparenza (dell'azione) dei...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7126 del 16 giugno 2000
«In tema di rapporti fra azione civile ed azione penale, il trasferimento nel processo penale dell'azione civile esercitata mediante richiesta di decreto ingiuntivo è consentito, ai sensi dell'art. 75, comma 1, c.p.p., solo ove l'intimato abbia...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 47803 del 27 novembre 2008
«Deve intendersi proposto personalmente dall'imputato il ricorso che, pur formalmente sottoscritto da difensore non iscritto nell'albo speciale della Corte di cassazione, rechi tuttavia in calce l'atto di nomina del difensore sottoscritto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 22512 del 7 giugno 2011
«Non è ammessa la costituzione di parte civile nell'udienza fissata per la richiesta di applicazione della pena, presentata a seguito della emissione del decreto di giudizio immediato a norma dell'art. 456, comma secondo, c.p.p., ed è pertanto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5974 del 19 giugno 1997
«La parte civile non preventivamente individuabile alla quale, per tale ragione, non è stato notificato il decreto di citazione, può richiedere l'acquisizione delle prove nei termini previsti dall'art. 493 comma 3 c.p.p. poiché la costituzione al...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 913 del 9 maggio 1997
«L'opposizione della persona offesa alla richiesta di archiviazione deve contenere, a pena di inammissibilità, l'indicazione di investigazioni suppletive, da svolgersi a cura del P.M. procedente, con specificazione del loro oggetto, nonché dei...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16715 del 10 aprile 2003
«La mancata notifica dell'avviso della richiesta di archiviazione al prossimo congiunto della persona offesa deceduta, il quale aveva dichiarato di voler essere informato in caso di archiviazione, non determina l'illegittimità del decreto di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3886 del 22 febbraio 1996
«La società italiana autori e editori (Siae) ha natura di ente pubblico che attende alla tutela economica e giuridica delle opere dell'ingegno e dei diritti connessi; deve pertanto ritenersi, ai sensi degli artt. 91 e segg. c.p.p., ente...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 11378 del 31 marzo 2006
«L'art. 96, comma 2, c.p.p., che detta le formalità per la nomina del difensore di fiducia da parte dell'imputato, è, per la sua intrinseca natura e per la finalità perseguita, una norma non inderogabile ma tipicamente ordinatoria e regolamentare,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6615 del 5 giugno 2000
«La nomina del difensore effettuata nel corso del giudizio di primo grado spiega i propri effetti per tutta la durata del giudizio di cognizione, nelle diverse fasi di esso nonché in quelle incidentali che ne scaturiscono, senza bisogno di essere...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9815 del 11 marzo 2002
«È legittima la nomina, da parte del giudice dell'esecuzione, all'interessato di un difensore d'ufficio diverso da quello che, nominato allo stesso interessato nel corso del giudizio di cognizione, si era, di fatto, del tutto disinteressato del...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 24334 del 28 maggio 2004
«È ammessa la rinnovazione della nomina del difensore di ufficio in persona di soggetto diverso da quello originariamente designato quando quest'ultimo non si sia in concreto attivato svolgendo alcuna incombenza difensiva, giacché la sostituzione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 616 del 25 gennaio 1993
«Qualora dalla relazione dell'ufficiale giudiziario risulti che non si è potuto provvedere alla notificazione del decreto di citazione al difensore dell'imputato per il decesso del difensore stesso, il giudice deve immediatamente — e cioè, prima...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1616 del 20 gennaio 2005
«L'inosservanza della norma di cui al quinto comma dell'art. 97 c.p.p., secondo cui il difensore di ufficio può essere sostituito solo per giustificato motivo, determina nullità solo in presenza di una concreta lesione del diritto di difesa. Ne...»