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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2156 del 8 giugno 1994
«I benefici della sospensione condizionale della pena e della non menzione possono essere concessi solo dal giudice della cognizione con la sentenza o con il decreto di condanna, salvo il caso eccezionale, previsto dall'art. 671, comma 3, c.p.p.,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2323 del 7 giugno 2001
«Nel procedimento per la revoca dei benefici penitenziari non è prevista la previa indicazione, nell'avviso di udienza, delle violazioni che si addebitano al condannato, né, comunque, delle circostanze da valutare nell'udienza stessa, restando il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1468 del 12 aprile 1999
«È illegittimo il decreto di inammissibilità di istanza per la concessione di benefici penitenziari, emesso de plano dal Presidente del tribunale di sorveglianza sul rilievo dell'irreperibilità dell'istante, considerata impeditiva alla verifica...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6761 del 31 gennaio 1997
«Atteso il principio generale, ricavabile dall'art. 666, comma secondo, c.p.p., richiamato dall'art. 678 stesso codice, per cui le decisioni di competenza del tribunale di sorveglianza in materia di misure alternative alla detenzione sono sempre...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5054 del 5 aprile 2001
«La consecuzione della procedura di concordato preventivo a quella di amministrazione controllata, per la quale sia stata depositata la somma prescritta, ai sensi dell'art. 188, n. 4, L. fall., non fa venir meno la necessità dell'imposizione al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10693 del 11 agosto 2000
«In tema di concordato preventivo, in assenza di disposizioni, nella sentenza di omologazione dello stesso, con riguardo alle forme di liquidazione dei beni ceduti, è assicurata al liquidatore la scelta discrezionale, nei limiti degli indirizzi...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5494 del 16 novembre 1996
«Nei procedimenti incidentali in materia di misure cautelari personali gli effetti delle relative decisioni permangono fino a quando non intervenga un mutamento della situazione processuale che legittimi il riesame della questione. Ed invero, nella...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13419 del 23 maggio 2008
«L'art. 181, primo comma, n. 4 legge fall. (nel testo originario, applicabile ratione temporis ), subordinando l'omologazione del concordato preventivo alla duplice condizione che il debitore ne sia meritevole in relazione alle cause che hanno...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6560 del 13 luglio 1994
«Al giudice delegato al concordato con cessione di beni, il quale provveda, in virtù di attribuzioni di potere contenute nella sentenza di omologazione oppure su richiesta del liquidatore, alla vendita di un bene, compete il potere di disporre la...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 19082 del 18 maggio 2012
«Nel caso in cui l'imputato abbia chiesto con specifico motivo d'appello la concessione del beneficio della sospensione condizionale della pena inflittagli dal giudice di primo grado e il giudice d'appello non abbia preso in considerazione tale...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 24742 del 1 luglio 2010
«Deve essere annullata senza rinvio la sentenza d'appello che abbia immotivatamente disatteso la richiesta di concessione del beneficio della non menzione già negata in primo grado, potendo il predetto beneficio essere direttamente disposto dalla...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 634 del 29 gennaio 1997
«Qualora la sentenza impugnata conceda inequivocabilmente con la motivazione la sospensione condizionale della pena, mentre nel dispositivo sia omessa menzione della concessione di tale beneficio, la sentenza stessa deve essere annullata senza...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 31828 del 24 settembre 2002
«Per la configurabilità del reato di bancarotta c.d. impropria, previsto dall'art. 223, comma 2, n. 1 del R.D. 16 marzo 1952, n. 267, come modificato dall'art. 4 del D.L.vo 11 aprile 2002, n. 61, si richiede la sussistenza di un rapporto di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11544 del 5 novembre 1998
«Poiché il concetto di condanna penale comprende in un unicum inscindibile sia l'accertamento della responsabilità che la determinazione della pena, non è concepibile, in via generale, che si formi un giudicato di condanna nell'ipotesi in cui, pur...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22913 del 4 novembre 2011
«In tema di concordato preventivo, la garanzia - nella specie, una fideiussione prestata da un terzo - offerta dall'assuntore del concordato preventivo, pur corrispondendo all'interesse di colui che abbia formulato la proposta, è prestata a...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2486 del 15 aprile 1985
«Avverso il decreto del tribunale di proroga del periodo di amministrazione controllata, deve ritenersi esperibile da parte dei creditori il ricorso per cassazione, a norma dell'art. 111 della Costituzione, trattandosi di provvedimento, non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4407 del 2 luglio 1988
«Il compimento, da parte dell'imprenditore ammesso all'amministrazione controllata, di un atto non autorizzato dal giudice delegato comporta la revoca della procedura e la dichiarazione del fallimento, ai sensi degli artt. 173 e 188 del R.D. 16...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 27777 del 21 novembre 2008
«Il bilancio, redatto dal commissario liquidatore per determinare il reddito di impresa relativo al periodo compreso tra l'inizio dell'esercizio e il provvedimento che ordina la liquidazione coatta amministrativa, a norma dell'art. 125 del d.P.R....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1294 del 23 febbraio 1984
«Nella liquidazione coatta amministrativa, l'obbligo del preventivo parere del comitato di sorveglianza, necessario per la vendita di bene immobile, implica che tale parere debba essere correlato alla situazione in atto al momento della vendita...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 34627 del 9 agosto 2013
«La competenza a provvedere sulla confisca del bene sequestrato, in mancanza di una decisione da parte del giudice di cognizione, appartiene al giudice dell'esecuzione che, nella ipotesi di conferma della sentenza impugnata da parte del giudice di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1125 del 19 marzo 1996
«In forza del criterio stabilito dall'art. 665, comma quarto, c.p.p., il giudice che deve provvedere, in sede esecutiva, alla applicazione o alla revoca dei benefici indicati negli artt. 672 e 674 c.p.p., come pure alla risoluzione degli incidenti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 911 del 23 marzo 1994
«Nei riguardi di un soggetto che abbia riportato una pluralità di provvedimenti definitivi di condanna da giudici diversi, non si può addivenire ad applicazione di amnistia impropria, di indulto, né, in genere, a declaratoria di estinzione del...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6426 del 31 maggio 2000
«In tema di rinnovazione del dibattimento nel giudizio di appello, deve escludersi che i presupposti di cui al secondo comma dell'art. 603 c.p.p. per l'esercizio, da parte del giudice, del potere-dovere di disporre la rinnovazione dell'istruzione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7047 del 15 luglio 1996
«La rinnovazione del dibattimento in fase di appello, che deve vincere la presunzione di completezza dell'indagine probatoria dibattimentale in primo grado, è provvedimento di carattere eccezionale giustificato dall'assoluta necessità...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6616 del 6 giugno 1994
«In tema di giudizio di comparazione tra circostanze concorrenti, quando vi sia stata espressa e motivata richiesta degli imputati, il giudice è tenuto a dar conto del proprio giudizio in ordine alla valutazione delle circostanze stesse e, sebbene...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13237 del 17 dicembre 1998
«Nel giudizio svoltosi con il rito abbreviato è consentita in grado di appello l'assunzione di mezzi di prova ai sensi dell'art. 603 c.p.p., e il giudice può disporre di ufficio le prove ritenute assolutamente necessarie per l'accertamento dei...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2782 del 6 febbraio 2013
«In tema di concordato nella liquidazione coatta amministrativa, l'interesse pubblico alla prosecuzione dell'attività d'impresa giustifica la scelta, non sindacabile dai creditori sociali, di preservare nella liquidazione l'unità dell'azienda, ma...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 44103 del 29 novembre 2011
«In tema di reati fallimentari, la mancata estensione della dichiarazione di fallimento non preclude, di per sé, la responsabilità del socio accomandante che abbia violato il divieto di immissione nell'attività amministrativa, a titolo di concorso...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 19818 del 30 aprile 2003
«La nozione di interesse privato in atti del fallimento, rilevante ai sensi dell'art. 228 l. fall., non comprende solo l'ipotesi della mera coincidenza tra i vantaggi privati e gli interessi dell'ufficio ovvero il caso in cui l'interesse privato...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 670 del 13 gennaio 2011
«Integra il delitto di peculato e non quello di omessa consegna o deposito di cose del fallimento la condotta del curatore che, prima di consegnarle a seguito di un ordine del giudice delegato e negando in precedenza di averle ricevute, abbia...»