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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4327 del 7 aprile 1999
«Nei casi in cui nel giudizio penale sia prescritto che la parte (nella specie: parte civile) stia in giudizio col ministero di difensore munito di procura speciale, il mandato, in virtù del generale principio di conservazione degli atti, deve...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13301 del 17 dicembre 1998
«È ammissibile l'impugnazione (nella specie ricorso per cassazione) presentata dall'imputato detenuto al direttore dell'istituto nel quale lo stesso si trova, a nulla rilevando che la legge processuale colpisca, in generale, con la sanzione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10682 del 27 ottobre 1995
«L'inoltro del ricorso per cassazione — da parte del detenuto agli arresti domiciliari — tramite la stazione dei carabinieri preposti alla sorveglianza, è legittimo, secondo quanto espressamente previsto dall'art. 123 c.p.p. Detta impugnazione,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3056 del 22 marzo 1995
«L'omessa notificazione del ricorso per cassazione dell'imputato alle parti civili non dà luogo a nullità di ordine generale né a decadenza dell'impugnazione, trattandosi di circostanza non prevista dall'art. 591 c.p.p. quale causa di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2383 del 5 giugno 1998
«Quando il ricorso per cassazione sia consentito soltanto per «violazione di legge» (come nella previsione del ricorso per saltum avverso ordinanza applicativa di misura cautelare, di cui all'art. 311, comma 2, c.p.p.), detta violazione va intesa...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4007 del 11 marzo 1999
«Più in particolare, con riferimento ai gravami nei confronti del provvedimento impositivo, esclusivamente con riguardo all'unico mezzo di impugnazione alternativo al riesame, cioè al ricorso per cassazione per saltum (a differenza di quanto deve...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11292 del 20 marzo 2002
«...essere dedotto in cassazione ai sensi dell'art. 606 c.p.p., lett. c), senza venire a contrasto con la disposizione di cui all'art. 325 c.p.p. che limita il ricorso per cassazione alla sola violazione di legge e lo esclude per vizi motivazionali.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 49184 del 22 dicembre 2003
«Il ricorso per cassazione proposto nell'interesse della persona offesa dal reato deve essere sottoscritto, a pena di inammissibilità, da difensori iscritti nell'apposito albo, non muniti, a tal fine, di procura speciale ad hoc ai sensi dell'art....»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 14 del 22 febbraio 1993
«Il procedimento in camera di consiglio innanzi alla Cassazione relativamente ai ricorsi in materia di sequestri deve svolgersi nelle forme di cui all'art. 127 c.p.p. e non in quelle di cui all'art. 611 dello stesso codice. (A sostegno del...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 127 del 23 dicembre 1992
«Il rinvio all'art. 127 c.p.p. operato in altre norme dello stesso codice con la formula «secondo le forme previste» o con altre equivalenti riguarda le regole di svolgimento dell'udienza camerale, ma non implica, di per sé, la ricezione completa...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 7007 del 1 luglio 1991
«Nei procedimenti che proseguono con il vecchio rito, trattati in appello o in sede di rinvio in Camera di consiglio a norma dell'art. 599 c.p.p. il ricorso per cassazione è regolato per quanto riguarda la forma, i termini e la trattazione dalle...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 275 del 13 gennaio 2005
«Dal combinato disposto degli artt. 309, comma 8, e 127, comma 3, c.p.p., e tenuto conto della sentenza della Corte costituzionale 17 gennaio 1991 n. 45, non può desumersi che, qualora l'interessato, detenuto in località esterna all'ambito...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2911 del 21 ottobre 2002
«Una volta proposto ricorso straordinario per errore di fatto a norma dell'art. 625 bis c.p.p., la Corte di cassazione deve compierne una delibazione preliminare di ammissibilità, il cui eventuale esito negativo comporta la declaratoria di ufficio...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 23 del 29 gennaio 1997
«Legittimato a proporre ricorso per cassazione avverso un provvedimento del tribunale che decida sull'istanza di riesame avanzata nei confronti di provvedimento del pretore è solo il P.M. presso il tribunale, e non anche quello presso la pretura.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2853 del 29 gennaio 1996
«Conseguentemente, la persona offesa dal reato ove non rientri nel novero delle persone cui le cose sono state sequestrate e di quelle che avrebbero diritto alla loro restituzione non ha diritto di partecipare all'udienza camerale, non essendo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 42 del 6 febbraio 1995
«L'art. 263, comma quinto, c.p.p. rinvia all'art. 127 stesso codice per la regolamentazione del procedimento davanti al giudice per le indagini preliminari sull'istanza di restituzione delle cose sequestrate; ne consegue che - a norma del comma...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4014 del 18 dicembre 1992
«Pertanto il provvedimento emesso dal tribunale in sede di riesame a norma degli artt. 309 e 310 c.p.p., avverso il quale è proponibile ricorso per cassazione, a norma dell'art. 311, primo comma, c.p.p. non deve essere notificato per intero bensì...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 29175 del 6 luglio 2005
«Deve ritenersi ammissibile il ricorso per cassazione proposto dall'imputato avverso l'ordinanza di revoca della sentenza di non luogo a procedere adottata con procedura de plano anziché con l'osservanza delle forme di cui all'art. 127 c.p.p.,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2792 del 1 settembre 1999
«In tema di procedimenti in camera di consiglio, deve escludersi la esistenza di un principio generale in base al quale tutti i provvedimenti terminativi sarebbero sempre ricorribili per cassazione ai sensi del comma settimo dell'art. 127 c.p.p. Ed...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 776 del 7 luglio 1998
«Tale regime non menoma i diritti della difesa, potendo la parte proporre tempestivamente dichiarazione di ricusazione, la cui decisione è emessa all'esito di una procedura in contraddittorio ed è impugnabile mediante ricorso per cassazione ex art....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1441 del 29 agosto 1990
«L'inosservanza delle forme prescritte dal ricordato art. 127 comporta la nullità del provvedimento emesso al termine dell'udienza a mente del comma quinto di tale articolo; nullità deducibile con ricorso per cassazione ai sensi del successivo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4214 del 7 aprile 1998
«Nel ricorso per cassazione, proposto avverso la sentenza di condanna, il difensore stesso aveva eccepito la nullità della sentenza pronunciata dalla corte di merito, non essendo stata data, all'imputato, la possibilità di presenziare al giudizio...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2443 del 24 settembre 1996
«Il decreto del tribunale che disponga l'accompagnamento coattivo dell'imputato per essere sottoposto a perizia psichiatrica in dibattimento incide sulla libertà personale; ne consegue che avverso tale provvedimento, non essendo previsto alcun...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 32924 del 29 luglio 2004
«In tema di incompetenza, l'imputato non appellante per carenza di interesse, essendo stato assolto in primo grado, qualora il pubblico ministero impugni la sentenza assolutoria, può riproporre, a norma dell'art. 24, comma primo, c.p.p.,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6194 del 8 luglio 1996
«La riserva di impugnazione, per spiegare il proprio duplice effetto — di consentire contemporaneamente l'impugnazione della sentenza non definitiva e di quella definitiva e di precludere alla parte, dopo la riserva, di proporre l'impugnazione...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 10495 del 6 dicembre 1996
«...non ha alcun dovere di motivare il mancato esercizio del potere discrezionale, conferitogli dall'art. 597, quinto comma, c.p.p., di applicare d'ufficio il beneficio, né tale mancato esercizio può costituire motivo di ricorso per cassazione.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10637 del 14 marzo 2002
«La remissione di querela intervenuta nel corso del giudizio di cassazione opera come causa di estinzione del reato anche in presenza di ritenuta inammissibilità del ricorso, atteso che essa è validamente effettuabile sino a quando non sia...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5505 del 29 aprile 1999
«Il divieto di reformatio in peius vige nei rapporti tra il processo di primo grado e quello di appello, ma non nei rapporti tra due successivi giudizi di rinvio a seguito di due annullamenti delle sentenze conclusive di essi da parte della Corte...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4497 del 15 aprile 1998
«In tema di misure cautelari previste ai fini della estradizione per l'estero, contro le ordinanze che decidono sulle richieste di revoca o di sostituzione delle misure, adottate a norma dell'art. 718 c.p.p., non è proponibile il rimedio generale...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13682 del 28 dicembre 1998
«La sopravvenienza, successivamente all'esaurimento delle fasi di merito, della nuova disciplina risultante, in materia di acquisizione e valutazione dei verbali di prova di altri procedimenti, dai commi 2 bis e 4 dell'art. 238 c.p.p. (introdotto,...»