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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 581 del 23 marzo 1994
«.... L'immobile, pur se già soggetto alla sanzione amministrativa della demolizione per provvedimento della competente amministrazione comunale, va restituito all'ente territoriale solo quando l' iter amministrativo sia completato. E questo non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2196 del 26 agosto 1994
«...bensì opposizione ai sensi dell'art. 263, quinto comma, c.p.p. Pertanto, è competente il giudice per le indagini preliminari, e non il tribunale del riesame, a conoscere e decidere in ordine all'esistenza e alla perenzione di un sequestro di P.G.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 203 del 20 aprile 1994
«Qualora insorga controversia sulla proprietà della cosa confiscata, il giudice dell'esecuzione deve procedere ai sensi degli artt. 676 e 263, comma 3, c.p.p., rimettendo la risoluzione della questione al giudice civile del luogo competente in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 287 del 7 marzo 2000
«...la quale il tribunale — adito in sede di riesame avverso sequestro probatorio — aveva disposto la restituzione di cose sequestrate, sul presupposto che competente a conoscere della esecuzione di un provvedimento è di giudice che lo ha deliberato).»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1963 del 12 ottobre 1995
«Allorché venga irritualmente proposto ricorso immediato per cassazione avverso provvedimento suscettibile di essere aggredito con altro rimedio processuale (nella specie opposizione), la Corte di cassazione deve trasmettere gli atti al giudice...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3629 del 16 settembre 1994
«...appello, in quanto il procedimento incidentale di impugnazione straordinaria sulla persistenza delle ragioni di cautela va attivato con apposita istanza, ex art. 299 comma 3 detto codice, diretta al funzionalmente competente giudice «che procede».»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3627 del 16 settembre 1994
«...di rinvio a giudizio avanzata dal pubblico ministero, dato che tale diversa configurazione, per incidere sul presupposto in questione, deve superare il vaglio del giudice funzionalmente competente a provvedere in ordine alla richiesta medesima.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5609 del 5 febbraio 2008
«Ai fini dell'individuazione del giudice competente all'adozione dei provvedimenti in tema di misure cautelari, occorre far riferimento al momento in cui la richiesta di applicazione di misura cautelare è avanzata dal P.M. e non al momento della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2949 del 20 agosto 1992
«Poiché, a norma dell'art. 279 c.p.p, giudice competente ad applicare le misure cautelari è il giudice «che procede», nell'ipotesi di presentazione dell'imputato arrestato in flagranza davanti al giudice del dibattimento, per la convalida...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 26 del 9 ottobre 2000
«Il vigente codice di procedura penale, tutte le volte che indica il giudice competente all'esercizio della giurisdizione nei diversi stati e gradi del procedimento, si riferisce a singoli organi giudiziari, senza cenno alcuno alla persona fisica...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4710 del 7 novembre 1998
«Per «giudice che procede», competente, come tale, ai sensi dell'art. 279 c.p.p., in materia di misure cautelari, deve intendersi non la persona fisica ma l'ufficio che ha la materiale disponibilità degli atti. Ne consegue che non vi è violazione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2469 del 21 luglio 1998
«Il giudice competente all'applicazione delle misure cautelari una volta iniziata la fase dibattimentale deve individuarsi, secondo quanto dispone l'art. 279 c.p.p., nel «giudice che procede», intesa questa espressione non nel senso generico di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4453 del 8 maggio 1998
«Pertanto, con riferimento alla sentenza emessa nel giudizio di primo grado — la cui data di pronuncia segna l'inizio della decorrenza del termine della fase successiva di custodia cautelare — è competente tale giudice a emettere il provvedimento...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3099 del 10 settembre 1992
«Nel dichiararsi incompetente il giudice si spoglia del procedimento, sicché non ha competenza ad assumere, anche fuori udienza, determinazioni in tema di misure cautelari, non essendo più «giudice che procede», ai sensi dell'art. 279 c.p.p. e non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4038 del 3 agosto 1995
«Il comma 1 dell'art. 291 c.p.p. espressamente prevede che le misure cautelari personali siano disposte dal giudice competente «su richiesta del P.M.» che presenta gli elementi su cui essa si fonda. Non occorre che detta richiesta e,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6963 del 2 dicembre 1998
«Stante l'autonomia esistente tra l'ordinanza applicativa di una misura cautelare emessa dal giudice dichiaratosi incompetente e quella, successiva, adottata nel termine di venti giorni dal giudice competente, deve ritenersi che l'interesse...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2242 del 19 gennaio 2006
«Spetta al giudice di legittimità che abbia rilevato d'ufficio e dichiarato l'incompetenza del giudice che ha adottato la misura cautelare valutare la sussistenza del presupposto dell'urgenza — che, ex art. 291, comma secondo, c.p.p., legittima il...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 195 del 29 gennaio 1997
«...si connota, oltre che per le condizioni di particolare urgenza nel soddisfare le esigenze cautelari, per la contestuale declaratoria da parte del giudice della «propria incompetenza», con trasmissione degli atti al giudice ritenuto competente.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1205 del 31 maggio 1993
«In caso di rinnovazione, ai sensi dell'art. 27 c.p.p., di ordinanza applicativa di misura cautelare emessa da giudice dichiaratosi incompetente, è da escludere la necessità di procedere anche a nuovo interrogatorio. Tale articolo, infatti, impone...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 885 del 27 settembre 1999
«In tema di rinnovazione, ex art. 27 c.p.p., di ordinanza applicativa di misura cautelare, disposta da giudice dichiaratosi incompetente, è da escludere la necessità di procedere anche a nuovo interrogatorio. Detta previsione, infatti, impone al...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3268 del 15 giugno 1999
«...51, comma 3 bis, c.p.p.) le funzioni di giudice per le indagini preliminari sono esercitate, salvo specifiche disposizioni di legge, da un magistrato del tribunale del capoluogo del distretto, nel cui ambito ha sede il giudice competente.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3716 del 23 novembre 1995
«La circostanza che in sede di revoca di una misura cautelare personale, dovendosi considerare sia i fatti sopravvenuti che quelli originari e sussistenti al momento dell'adozione dell'ordinanza impositiva, sia possibile una valutazione diversa...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 553 del 17 maggio 1995
«In presenza di un provvedimento applicativo della misura della custodia cautelare in carcere, disposta ma non ancora eseguita, il giudice competente è legittimato ad ordinarne la revoca quando l'indagato di uno dei reati previsti dall'art. 275,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 431 del 14 marzo 1995
«La facoltà del giudice di provvedere anche di ufficio alla revoca o alla sostituzione delle misure cautelari, di cui all'art. 299 c.p.p., riguarda solo il Gip ovvero il giudice competente per il giudizio, ma non compete al tribunale in sede di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1613 del 15 gennaio 2003
«...l'ordinanza impositiva della misura coercitiva, ma debbono essere fatte eventualmente valere davanti al giudice competente ex art. 279 c.p.p., in sede di richiesta di revoca o di sostituzione della misura, formulata ai sensi dell'art. 299 c.p.p.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5825 del 13 gennaio 2000
«...per decorrenza dei termini. Esso pertanto non è impugnabile in cassazione, ma, ricorrendone i presupposti, deve essere qualificato dalla adita Suprema corte come appello, con conseguente trasmissione degli atti al competente Tribunale del Riesame.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 316 del 1 marzo 1996
«Il provvedimento con il quale il giudice competente abbia disposto la cessazione dello stato di custodia cautelare (nella specie per ritenuta inosservanza del termine di cinque giorni fissato dall'art. 294, comma 1, c.p.p.), non è revocabile da...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1138 del 8 maggio 2000
«...ha annullato l'ordinanza impositiva della custodia cautelare emessa dal Gip competente che non aveva proceduto a nuovo interrogatorio dopo la dichiarazione di incompetenza del giudice che aveva emesso la precedente ordinanza divenuta inefficace).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4221 del 16 luglio 1997
«Allorché la decisione della Cassazione risolutiva di conflitto negativo di competenza designi come competente il giudice che per primo si dichiarò incompetente, si è in presenza comunque di un giudice «altro» rispetto a quello che, investito della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4361 del 1 settembre 1995
«Per questa ragione, la trasmissione degli atti al P.M. presso il giudice competente, invece che direttamente a quest'ultimo, prevista dall'art. 23, comma 1, c.p.p. dopo la sentenza n. 76 del 1993 della Corte costituzionale, implica la regressione...»