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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4760 del 3 aprile 2002
«...di beni immobili acquisiti al fallimento o dell'intera azienda del fallito, anche dopo che l'aggiudicatario abbia pagato il prezzo, e fino a quando non sia stato emanato in suo favore il decreto di trasferimento di cui all'art. 586 c.p.c.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17591 del 31 agosto 2005
«...domanda di concordato, in quanto nell'elenco analitico delle attività e delle passività non erano state indicate le ipoteche gravanti sugli immobili, le condizioni ed i termini di esigibilità dei crediti, nonché la consistenza dei beni mobili).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10693 del 11 agosto 2000
«...contempla, invece, per le liquidazioni immobiliari nel fallimento (vendita con incanto, e, solo nella ipotesi in cui sia ritenuta più vantaggiosa dal giudice delegato e riceva il consenso dei creditori concorrenti, vendita senza incanto).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3577 del 14 settembre 1994
«In tema di misure di prevenzione nei confronti di soggetti indiziati di appartenenza ad associazioni mafiose o assimilate, quando, a seguito di appello, il giudice del gravame abbia disposto una parziale revoca del sequestro e della confisca cui...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9460 del 19 luglio 2000
«Nell'ipotesi in cui beni immobili vengano concessi in comodato ad una società poi fallita, al fine di stabilire se la domanda di restituzione dei beni stessi debba essere proposta dal comodante, nei confronti del fallimento, con la procedura...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4503 del 28 marzo 2001
«Il contratto avente ad oggetto la concessione dello sfruttamento di una cava di pietra deve essere inquadrato nello schema dell'affitto di beni immobili produttivi e non nella diversa figura contrattuale della locazione. Ne consegue...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1040 del 16 gennaio 2009
«...ipoteca giudiziale sugli immobili di quest'ultimo, sia per poter agire in via esecutiva contro il medesimo, senza ulteriori indugi, una volta che il patrimonio sociale risulti incapiente o insufficiente al soddisfacimento del suo credito.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3423 del 21 aprile 1997
«Poiché nel processo esecutivo la configurabilità della stessa causa, ai sensi dell'art. 39, primo comma, c.p.c., postula non solo l'identità dei soggetti e della causa petendi (titolo esecutivo), ma anche dei beni sottoposti ad esecuzione; poiché...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 940 del 24 gennaio 2012
«In materia di espropriazione forzata, ai fini della conversione del pignoramento immobiliare, il giudice dell'esecuzione deve determinare la somma da sostituire ai beni pignorati tenendo conto, oltre che delle spese di esecuzione, dell'importo,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3952 del 22 febbraio 2006
«...deve tener conto di questa eventualità nell'esercizio del potere discrezionale di cui all'art. 496 c.p.c., senza che possa ritenersi sussistente l'illegittimità del procedimento per il solo fatto del pignoramento di beni immobili in eccesso. . . .»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2604 del 6 marzo 1995
«L'istanza con cui il debitore esecutato, senza contestare il diritto della controparte a procedere ad esecuzione forzata né dedurre vizi formali della procedura, lamenti che il creditore abbia proceduto (nella specie sulla base di un titolo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5069 del 22 luglio 1983
«...nonché, per la cosiddetta assegnazione-vendita, la sua incompatibilità con la struttura del fallimento, che per la liquidazione degli immobili del fallito prevede un formalismo più intenso rispetto a quello richiesto dal codice di rito.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1712 del 11 luglio 1967
«Nel caso che, in un'esecuzione forzata (individuale o concorsuale) su beni immobili gravati da ipoteca, l'aggiudicatario, con l'autorizzazione del giudice dell'esecuzione, concordi con il creditore ipotecario l'assunzione del debito verso questi,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1488 del 22 giugno 1967
«...in cui il creditore ipotecario estenda il pignoramento a immobili non ipotecati a suo favore, esclude che il giudice dell'esecuzione abbia lo stesso potere nell'ipotesi in cui il creditore limiti, invece, il pignoramento ai soli beni ipotecati.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24443 del 2 dicembre 2010
«In tema di esecuzione immobiliare, il creditore procedente è obbligato a corrispondere al custode dei beni pignorati l'indennità a questi spettante per l'attività di custodia, nel caso in cui il ricavato della vendita di detti beni non sia stato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20814 del 29 settembre 2009
«In tema di espropriazione immobiliare, la regolarità formale della vendita non dipende dall'intestazione del verbale che, a rigore, nemmeno costituisce atto di esecuzione, ma dalle modalità con cui essa si svolge; ne consegue che un errore...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 605 del 2 febbraio 1982
«In tema di espropriazione forzata immobiliare, la previsione dell'art. 579 c.p.c. denegativa per il debitore esecutato dalla legittimazione di fare offerte all'incanto — che non integra un divieto dell'acquisto da parte del debitore — costituendo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2226 del 27 febbraio 1998
«Nell'esecuzione forzata per espropriazione immobiliare, l'aggiudicatario provvisorio può partecipare alla gara indicata nel secondo comma dell'art. 584 c.p.c. senza necessità di presentare una nuova domanda di acquisto dei beni pignorati e senza...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2701 del 22 marzo 1994
«Nell'espropriazione immobiliare, qualora dopo il primo incanto andato deserto il prezzo della vendita dei beni pignorati sia determinato nella misura di un quinto di quello originariamente fissato, anziché in quella inferiore di un quinto dello...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5824 del 24 maggio 1993
«Il provvedimento con il quale il giudice dell'esecuzione, a norma degli artt. 560 primo comma e 593 c.p.c., ordina al custode di beni immobili pignorati di rendere il conto entro un termine appositamente fissato, non è suscettibile di ricorso per...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 6809 del 19 marzo 2013
«In tema di esecuzione forzata su beni indivisi, mentre è consentita l'espropriazione dell'intera quota delle cose comuni spettante ad uno dei comproprietari, limitatamente a tutti i beni di una determinata specie (immobili, mobili o crediti), non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2579 del 26 aprile 1982
«A norma dell'art. 605, primo comma, c.p.c., nella procedura di esecuzione per il rilascio di beni immobili, il precetto deve contenere, oltre le indicazioni di cui all'art. 480 c.p.c., anche la descrizione sommaria dei beni stessi. Tuttavia, ove...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 812 del 20 febbraio 1978
«Nella procedura di esecuzione per rilascio di beni immobili, a norma dell'art. 605 c.p.c., il precetto deve contenere, oltre alle indicazioni di cui all'art. 480 c.p.c., anche la descrizione sommaria dei beni stessi, la quale, tuttavia, può essere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 572 del 22 gennaio 1987
«Consegue, che in ipotesi di inosservanza dell'ordine di reintegrazione, esso va eseguito coattivamente nelle forme dell'esecuzione forzata per rilascio, se si tratta di beni immobili, e qualora il compossessore tenuto alla reintegrazione abbia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9599 del 22 aprile 2009
«Nell'ambito dell'esecuzione forzata per rilascio di immobili, i provvedimenti adottati dal giudice ai sensi dell'art. 609 c.p.c. non sono propriamente funzionali al rilascio, ma solo ad assicurare la custodia di beni che non costituiscono oggetto...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11776 del 29 ottobre 1992
«La dichiarazione di pubblica utilità, mentre rende legittimo l'esercizio del potere espropriativo da parte della competente autorità, non conferisce a chi l'ha richiesta alcun diritto sugli immobili (necessari per l'esecuzione dei lavori) prima...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5194 del 23 ottobre 1985
«Il terzo che proponga opposizione all'esecuzione immobiliare, a norma dell'art. 619 c.p.c., assumendo di essere proprietario esclusivo dell'immobile pignorato in danno del debitore, deve dedurre un titolo di proprietà — od una domanda giudiziale,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5943 del 21 novembre 1984
«I consorzi di bonifica, per i contributi dovuti dai proprietari degli immobili siti nel relativo comprensorio (artt. 10, 11 e 12 del R.D. 13 febbraio 1933, n. 215), hanno il potere di emettere provvedimenti impositivi esecutori, con natura analoga...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5066 del 10 ottobre 1984
«Ai fini dell'applicabilità dell'art. 670 c.p.c., legittimati a chiedere il sequestro giudiziario sono non soltanto i titolari dei diritti reali ma anche i titolari di diritti personali relativi ai beni mobili o immobili, poiché la controversia...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1831 del 16 febbraio 2000
«In tema di interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità, integra il reato di cui all'art. 340 c.p., e non quello di ragion fattasi di cui all'art. 392 c.p., la condotta di chi, adducendo un preteso diritto,...»