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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4463 del 8 aprile 2000
«La domanda amministrativa di prestazione previdenziale prevista dall'art. 7 legge n. 533 del 1973, da non confondere con l'atto introduttivo del procedimento contenzioso amministrativo di cui all'art. 443 c.p.c., costituisce condizione di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4531 del 10 aprile 2000
«Nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, che non è limitato alla verifica delle condizioni di ammissibilità e di validità del decreto, ma si estende all'accertamento dei fatti costitutivi, modificativi ed estintivi del diritto in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4845 del 14 aprile 2000
«L'eccezione con la quale si deduca l'esistenza (o si discuta dell'ampiezza) di una clausola compromissoria per arbitrato irrituale non pone una questione di competenza dell'autorità giudiziaria (come nel diverso caso di clausola compromissoria per...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5335 del 26 aprile 2000
«L'azione con cui, a qualsiasi titolo, si rivendica una proprietà (nella specie a titolo di usucapione) va diretta unicamente nei confronti di chi possiede il bene o ne è proprietario all'atto della domanda e non anche dei precedenti danti causa...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5390 del 27 aprile 2000
«La rinunzia da parte dell'appellante, nel corso del giudizio di secondo grado, all'eccezione di decadenza della controparte dal diritto in contestazione, riguardando unicamente una questione preliminare di merito, non concretizza, di per sé, una...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5471 del 2 maggio 2000
«Il caso di erronea dichiarazione da parte del giudice di primo grado della nullità dell'atto introduttivo del giudizio (nella specie per la redazione della procura speciale alle liti su un foglio separato e tuttavia spillato al ricorso) non è...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 561 del 10 agosto 2000
«Con riguardo, infine, all'errore di fatto che può legittimare la richiesta di revocazione della sentenza di Cassazione, esso deve riguardare gli atti «interni» al giudizio di legittimità (ossia quelli che la Corte deve, e può, esaminare...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6361 del 16 maggio 2000
«La riduzione delle liste testimoniali sovrabbondanti costituisce un potere tipicamente discrezionale del giudice di merito (non censurabile in sede di legittimità) che può essere esercitato anche nel corso dell'espletamento della prova, potendo il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6808 del 24 maggio 2000
«Il vizio di omessa attivazione del contraddittorio è un vizio non formale di attività e la nullità che ne scaturisce prescinde dal principio di tassatività di cui all'art. 156, comma primo c.p.c., soggiace alla regola della sanatoria per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6979 del 26 maggio 2000
«Nelle cause assoggettate al rito del lavoro, il giudice d'appello non può, per il disposto dell'art. 437 c.p.c., pronunciare la sentenza se non sentiti i difensori delle parti, il che implica che detto giudice dopo la relazione, deve ammettere le...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 700 del 22 gennaio 2000
«Peraltro, ove nei confronti di tale provvedimento sia proposto, ed esaminato nel merito, il reclamo, anziché l'appello, anche la relativa statuizione va qualificata come sentenza, indipendentemente dalla forma adottata, con la conseguenza della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8483 del 23 giugno 2000
«L'efficacia preclusiva del giudicato, operando nei limiti dell'accertamento che ha formato oggetto di un determinato giudizio, non si estende ad altri accertamenti della stessa natura riguardanti diversi periodi di tempo (nella specie — in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8883 del 3 luglio 2000
«La notifica del ricorso per revocazione di una sentenza resa in grado di giudizio in cui la controparte non si è costituita, va effettuata personalmente alla medesima, e non già al domicilio del difensore da essa nominato nel precedente grado,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9424 del 18 luglio 2000
«L'art. 416, terzo comma, c.p.c., nel chiedere al convenuto – nel rito del lavoro – di prendere una precisa posizione sui fatti affermati dall'attore, senza limitarsi ad una generica contestazione, intende scoraggiare la scelta del silenzio da...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10037 del 24 luglio 2001
«Ai sensi dell'art. 384, primo comma c.p.c., l'enunciazione del principio di diritto vincola sia il giudice di rinvio sia la stessa Corte di cassazione, nel senso che, qualora sia nuovamente investita del ricorso avverso la sentenza pronunziata dal...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10911 del 7 agosto 2001
«In relazione al concetto di “sentenza che chiude il processo”, ai sensi dell'art. 91 c.p.c., non è richiesta esclusivamente una soccombenza di merito, assumendo rilievo anche quella avvenuta per ragioni di ordine processuale, purché la pronuncia...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10977 del 9 agosto 2001
«Il passaggio in giudicato della sentenza del giudice amministrativo che abbia pronunciato nel merito della causa con implicito riconoscimento della giurisdizione determina il formarsi del giudicato formale sulla giurisdizione. (Nell'enunciare il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11141 del 16 agosto 2001
«Nel rito del lavoro, non è configurabile la nullità della sentenza per contraddittorietà tra dispositivo e motivazione, nel caso in cui il giudice fornisca con la motivazione una più specifica indicazione del titolo giuridico del riconoscimento...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12193 del 2 ottobre 2001
«Ne consegue che il relativo procedimento non provoca preclusioni o decadenze, e nel successivo giudizio di merito possono essere fatte valere tutte le eccezioni e decadenze anche non opposte nel giudizio cautelare o sulle quali il giudice adito...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13096 del 6 novembre 2001
«La cassazione della sentenza di merito per vizio di motivazione non implica l'enunciazione di alcun principio di diritto, a differenza della cassazione per violazione o falsa applicazione di legge, e quindi non rende configurabile la violazione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13790 del 7 novembre 2001
«È inammissibile il ricorso per cassazione per revocazione ex art. 391 bis c.p.c. avverso la sentenza con cui la decisione di merito viene cassata con rinvio ogniqualvolta l'errore revocatorio denunciato abbia portato all'omesso esame di eccezioni,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14728 del 21 novembre 2001
«Il ricorso per cassazione, in virtù del principio di autosufficienza, deve contenere in sé tutti gli elementi necessari a costituire le ragioni per cui si chiede la cassazione della sentenza di merito ed altresì a permettere la valutazione della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15023 del 27 novembre 2001
«Il principio della rilevabilità ex officio del giudicato (anche) esterno risultante da atti comunque prodotti nel giudizio di merito, rinviene la propria ratio essendi nel particolare carattere della sentenza del giudice e nella natura...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 15289 del 4 dicembre 2001
«Non è ravvisabile alcuna situazione di litisconsorzio necessario, neppure di carattere processuale, tra chi abbia originariamente invocato la tutela ex art. 1168 c.c. e chi abbia successivamente aderito a tale iniziativa intervenendo nel giudizio...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16020 del 19 dicembre 2001
«La omessa valutazione del comportamento processuale ed extraprocessuale della parte convenuta può integrare vizio della motivazione, deducibile come motivo di ricorso per cassazione ai sensi dell'art. 360, n. 5 c.p.c., quando la valutazione di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2667 del 23 febbraio 2001
«Il procedimento possessorio, pur se introdotto con un unico atto di impulso (il ricorso), si articola in due diverse fasi (l'una di natura sommaria, limitata all'emanazione di provvedimenti immediati, l'altra a cognizione piena, avente ad oggetto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2918 del 27 febbraio 2001
«Il giudice di appello che rilevi la nullità della statuizione della sentenza di primo grado per aver pronunciato su domande nuove (o riconvenzionali) non notificate personalmente al contumace ex art. 292 c.p.c., deve decidere nel merito dopo aver...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3144 del 5 marzo 2001
«Cosicché in ogni caso il contrasto sulla validità di una clausola compromissoria, ovvero sul deferimento ad arbitri di una causa ad opera di un determinato compromesso o di una determinata clausola compromissoria, non può essere considerata...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3929 del 19 marzo 2001
«Detta preclusione, pertanto, non si verifica quando il capo della sentenza comportante, con una decisione di merito, la definizione implicita di questioni pregiudiziali o preliminari sia investito dalla impugnazione, ancorché limitatamente alla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4229 del 23 marzo 2001
«E poiché la Suprema Corte, quando cassa senza rinvio, può liquidare le spese dei precedenti gradi di giudizio, così è da ritenere possa provvedere, pur se la controversia è definita nel merito, qualora il giudice di appello non si sia pronunciato...»