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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12320 del 25 novembre 1998
«In presenza della causa estintiva della prescrizione del reato, l'obbligo del giudice di immediata declaratoria ex art. 129 c.p.p. postula che le circostanze idonee a escludere l'esistenza del fatto, la rilevanza penale di esso e la non...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 20 del 28 ottobre 1998
«Nei procedimenti di sorveglianza in corso al momento dell'entrata in vigore della legge 27 maggio 1998 n. 165 le nuove disposizioni si applicano ai rapporti non ancora esauriti, sicché è consentita la sospensione dell'esecuzione della pena anche...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3924 del 30 marzo 1998
«Ai fini della sussistenza del concorso di persone nel reato è necessario un contributo causale in termini, sia pur minimi, di facilitazione della condotta delittuosa mentre la semplice conoscenza o anche l'adesione morale, l'assistenza inerte e...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4707 del 21 aprile 1998
«In tema di abuso d'ufficio, l'ingiustizia del vantaggio deve essere valutata con riferimento alla situazione esistente all'epoca della condotta, conformemente alla ratio della norma che è diretta ad assicurare la retta applicazione della legge al...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4815 del 23 aprile 1998
«In tema di abuso di ufficio consistente nell'illegittimo rilascio da parte di un sindaco di una concessione edilizia, è esente da vizio di motivazione la sentenza che desume la sussistenza della consapevole e concertata intenzione di porre in...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4838 del 24 aprile 1998
«Il diniego di concessione del beneficio della sospensione condizionale della pena con la motivazione che trattandosi di pena pecuniaria la sospensione non sarebbe favorevole all'imputato è illegittimo. Una siffatta motivazione finisce per...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8418 del 17 luglio 1998
«Poiché l'art. 597, comma 5, c.p.p. consente al giudice d'appello di applicare d'ufficio le attenuanti generiche, l'omessa deduzione con i motivi di impugnazione di specifiche doglianze circa la mancata concessione in primo grado delle attenuanti...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9170 del 5 agosto 1998
«In tema di sospensione condizionale della pena, nel caso di due precedenti condanne, l'eventuale revoca (con una terza sentenza) del beneficio a suo tempo concesso non ripristina la posizione dell'imputato come quella di chi, avendo ottenuto per...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9983 del 22 settembre 1998
«Secondo la formulazione della norma dell'art. 323 c.p. introdotta con l'entrata in vigore della L. 16 luglio 1997, n. 234, la condotta criminosa si concreta nella violazione di norme di legge o di regolamento, con la conseguenza che sono...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10791 del 22 settembre 1999
«La concessione della sospensione condizionale, ai sensi dell'art. 163 c.p.p., costituisce esercizio di un potere attribuito dalla legge esclusivamente al giudice in vista della finalità rieducativa della pena, con la conseguenza che non sono...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1169 del 28 gennaio 1999
«Integra gli estremi del reato di abuso di ufficio nella formulazione dell'art. 323 c.p. introdotta dall'art. 1 della L. 16 luglio 1997, n. 234 il comportamento del sindaco che, in pendenza di una richiesta di condono edilizio per una costruzione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12221 del 26 ottobre 1999
«In tema di abuso di ufficio, integra l'elemento della violazione di legge considerato dalla fattispecie criminosa di cui all'art. 323 c.p. il rilascio di concessione edilizia in contrasto con le previsioni degli strumenti urbanistici, risolvendosi...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 12828 del 11 novembre 1999
«Non vi è contrasto tra il diniego in appello della sospensione condizionale della pena perché i numerosi e specifici precedenti penali dell'imputato non consentono un giudizio prognostico favorevole sul fatto che lo stesso si asterrà in futuro...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 14 del 5 ottobre 1999
«Nel corso dell'esecuzione il cumulo giuridico delle pene irrogate per il reato continuato è scindibile, ai fini della fruizione dei benefici penitenziari, in ordine ai reati che di questi non impediscono la concessione e sempre che il condannato...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 179 del 8 gennaio 1999
«Integra il reato di abuso di ufficio secondo la previsione dell'art. 323 c.p., nella formulazione introdotta con l'art. 1 della L. 16 luglio 1997, n. 234, il comportamento dell'amministratore comunale che, nella qualità di sindaco, tolleri che il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3415 del 17 giugno 1999
«Le modifiche introdotte dalla legge n. 165 del 1998 (c.d. legge Simeone) hanno mantenuto inalterata la disciplina delle misure alternative per i tossicodipendenti prevista dal D.P.R. n. 309 del 1990. Pertanto, quando il condannato proponga istanza...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3540 del 1 settembre 1999
«È consentita l'acquisizione delle sentenze non definitive, quando esse debbano essere utilizzate non per recepirne valutazioni, ma per trarne informazioni, sulla base dei fatti obiettivi dalle stesse desumibili. (Fattispecie in tema di ingiuria,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 357 del 14 gennaio 1999
«Nell'ambito del potere discrezionale riconosciutogli dall'art. 163 c.p., il giudice può anche di ufficio concedere il beneficio della sospensione condizionale della pena, facendo prevalere su un contrario interesse dell'imputato l'utilità che...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6356 del 16 marzo 1999
«Il divieto di reiterazione, per la stessa condanna, del provvedimento di sospensione dell'esecuzione in vista dell'eventuale concessione di misure alternative alla detenzione, previsto dall'art. 656, comma 7, c.p.p., nel testo introdotto dall'art....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6514 del 25 maggio 1999
«La sospensione condizionale non può risolversi in un pregiudizio per l'imputato in termini di compromissione del carattere personalistico e rieducativo della pena; l'interesse all'impugnazione, condizionante l'ammissibilità del ricorso, si...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7582 del 11 giugno 1999
«In tema di sospensione condizionale della pena, appare congruamente motivato il provvedimento che neghi la concessione di tale beneficio, evidenziando i precedenti penali relativi a reati della stessa specie e della stessa indole, a nulla...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 786 del 21 gennaio 1999
«In tema di abuso di ufficio, il provvedimento con il quale il sindaco autorizza il titolare di una concessione di suolo pubblico a installare su tale area un serbatoio, in contrasto con il contenuto della concessione (che vietava la costruzione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8668 del 7 luglio 1999
«Le attenuanti generiche non possono essere intese come oggetto di benevola e discrezionale «concessione» del giudice ma come il riconoscimento di situazioni non contemplate specificamente, ma comprese tra le circostanze da valutare ai sensi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8676 del 7 luglio 1999
«L'interesse all'impugnazione del provvedimento di concessione del beneficio della sospensione condizionale della pena — condizionante l'ammissibilità del ricorso — si configura tutte le volte in cui detto provvedimento sia idoneo a produrre in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12048 del 23 novembre 2000
«Nel caso in cui venga pronunciata sentenza di non doversi procedere per estinzione del reato, a norma dell'articolo 531 c.p.p., al giudice non è consentito inserire nel dispositivo alcuna indicazione assertiva della responsabilità penale...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2421 del 24 agosto 2000
«Rientrano nella fattispecie di cui all'art. 600 ter c.p.: a) il commercio di materiale pornografico inerente i minori che richiede la predisposizione di un'attività di impresa, con adeguati strumenti di distribuzione, nella prospettiva di una...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2842 del 27 settembre 2000
«Ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 600 ter, comma terzo, c.p. (distribuzione, distribuzione o pubblicizzazione del materiale pornografico di cui al precedente comma primo con qualsiasi mezzo, anche per via telematica), se da...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5089 del 28 aprile 2000
«I soci accomandanti, ai sensi dell'art. 2313 c.c., rispondono limitatamente alla quota conferita, di talché, una volta che l'hanno ceduta non possono ricevere alcun danno dalle vicende societarie. Invero la cessione estromette il socio...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7248 del 10 febbraio 2000
«In tema di liberazione condizionale, anche in caso di impossibilità materiale da parte del condannato di adempiere le obbligazioni civili nascenti dal reato, ai fini della concessione del beneficio assumono particolare rilievo, sotto il profilo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7290 del 20 giugno 2000
«Per la configurazione del reato di cui all'art. 323 c.p. si richiede che il pubblico ufficiale agisca in violazione di norme di legge o di regolamento, il reato non può essere ravvisato sicché quando, in un procedimento amministrativo complesso e...»