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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1459 del 9 febbraio 1995
«Non può ravvisarsi vizio di extrapetizione, nella pronuncia del giudice del merito il quale — essendo stata eccepita l'usucapione decennale — esamini e decida, sulla base degli effettuati accertamenti e degli acquisiti dati probatori, l'eccezione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 24655 del 27 novembre 2007
«Non integra ultrapetizione, ai sensi dell'articolo 112 c.p.c., la fissazione d'ufficio di un termine per l'adempimento della controprestazione nella sentenza costitutiva degli effetti del contratto non concluso, giacché, non prevedendo l'articolo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8336 del 12 ottobre 1994
«Il termine di quindici giorni previsto dall'art. 19 della legge fallimentare (R.D. 16 marzo 1942 n. 267) per l'appello contro le sentenze che rigettano l'opposizione alla sentenza dichiarativa del fallimento o che revocano il fallimento deve...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1613 del 22 gennaio 2009
«La sospensione dei termini di decadenza prevista dall'art. 20 della legge n. 44 del 1999, concernente il Fondo di solidarietà per le vittime delle richieste estorsive e dell'usura, trova applicazione anche con riguardo alle cause inerenti alla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5329 del 1 giugno 1994
«In tema di opposizione alla dichiarazione di fallimento, la sospensione dei termini processuali nel periodo feriale non trova applicazione, ai sensi dell'art. 3 della L. 7 ottobre 1969, n. 742, che richiama l'art. 92 dell'ord. giud. 30 gennaio...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6068 del 30 maggio 1995
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 19 R.D. 16 marzo 1942, n. 267 nella parte in cui prevede (comma tre) il termine di 15 giorni per l'appello avverso la sentenza che pronuncia sull'opposizione alla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11843 del 22 maggio 2007
«L'eccezione di prescrizione è validamente proposta quando la parte ne abbia allegato il fatto costitutivo, e cioè l'inerzia del titolare, a nulla rilevando che chi la invochi abbia erroneamente individuato il termine applicabile, ovvero il momento...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11923 del 24 novembre 1998
«Nell'ipotesi in cui la parte abbia eccepito la prescrizione decennale (cui è parificabile l'ipotesi in cui si sia limitata ad eccepire genericamente la prescrizione, dovendosi in tal caso ritenere che l'eccezione si riferisca alla prescrizione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3701 del 18 aprile 1994
«La sospensione dei termini nel periodo feriale non opera con riguardo al termine per proporre ricorso per cassazione contro la sentenza resa in grado di appello nel giudizio di opposizione al fallimento, poiché tale sospensione, prevista dall'art....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19125 del 6 settembre 2006
«La revoca del fallimento, ancorché disposta per vizi processuali o per incompetenza del giudice, lascia salvi gli effetti prodotti dalle domande di ammissione al passivo sul decorso del termine di prescrizione dei relativi crediti, non rilevando...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9421 del 11 giugno 2012
«Con l'estrazione di copia autentica, la parte acquisisce conoscenza formale del provvedimento, all'esito di un'attività istituzionale della cancelleria, che impone l'individuazione del soggetto che richiede la copia e del soggetto che la ritira,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6601 del 20 maggio 2000
«Allorché la comunicazione di un provvedimento giurisdizionale serva, oltre che a far conoscere quanto accaduto nel corso del processo, anche a individuare il momento iniziale per la decorrenza di un termine perentorio, contrariamente a quanto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1140 del 15 febbraio 1996
«La comunicazione degli atti processuali è regolata dall'art. 136 c.p.c. e dall'art. 45 att. stesso codice e non può essere sostituita, ai fini della decorrenza del termine d'impugnazione, dalla conoscenza di fatto del provvedimento; essa,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2899 del 14 febbraio 2005
«Il termine perentorio fissato dal giudice per il compimento di atti processuali (nella specie, per la rinnovazione della notifica dell'appello incidentale, ex art. 291 c.p.c.) non può essere sospeso o prorogato, neanche per accordo delle parti,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13188 del 26 novembre 1999
«Il principio per cui, quando una domanda debba essere proposta entro un termine perentorio nei confronti di più contraddittori, è sufficiente la tempestiva proposizione anche nei confronti di uno solo di essi, dovendo poi il giudice provvedere e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7393 del 25 marzo 2013
«Lo smarrimento del fascicolo d'ufficio e di quello di parte, relativi al giudizio di primo grado, non può considerarsi causa impeditiva della proposizione dell'impugnazione entro il termine di cui all'art. 327 cod. proc. civ., tale da giustificare...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6304 del 13 marzo 2013
«Qualora il giudice dell'impugnazione ravvisi, anche d'ufficio, la grave difficoltà per l'esercizio del diritto di difesa, determinata dal non avere il cancelliere reso conoscibile la data di deposito della sentenza prima della pubblicazione della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9792 del 14 giugno 2012
«L'istituto della rimessione in termini, di cui all'art. 184 bis c.p.c. (nella formulazione anteriore all'abrogazione disposta dall'art. 46 della legge 18 giugno 2009, n. 69, operante nella specie "ratione temporis"), dovendo essere letto alla luce...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4841 del 26 marzo 2012
«La rimessione in termini prevista dall'art. 153, comma 2, c.p.c. (ovvero, in precedenza, dall'art. 184 bis dello stesso codice) deve essere domandata dalla parte interessata senza ritardo e non appena essa abbia acquisito la consapevolezza di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 15144 del 11 luglio 2011
«Il mutamento della propria precedente interpretazione della norma processuale da parte del giudice della nomofilachia (c.d. "overruling"), il quale porti a ritenere esistente, in danno di una parte del giudizio, una decadenza od una preclusione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17704 del 29 luglio 2010
«L'istituto della rimessione in termini di cui all'art. 184 bis c.p.c. (nella formulazione anteriore all'abrogazione disposta dall'art. 46 della legge 18 giugno 2009, n. 69) applicabile "ratione temporis", deve essere letto alla luce dei principi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1014 del 23 gennaio 2003
«L'art. 184 bis c.p.c. (introdotto dall'art. 19 della legge 26 novembre 1990, n. 353 e modificato quanto al primo comma dall'art. 6 del decreto legge 18 ottobre 1995, n. 432, convertito nella legge 29 dicembre 1995, n. 534) consente, nella sua...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5220 del 7 marzo 2007
«Nel procedimento di reclamo ai sensi dell'art. 22 legge fall., la regolare instaurazione del contraddittorio è adeguatamente realizzata con la costituzione del debitore, senza che rilevino nè l'inesistenza della notificazione del decreto di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1603 del 12 marzo 1982
«Nel giudizio di rinvio conseguente alla cassazione di un decreto emesso dalla Corte d'appello in sede di reclamo avverso un decreto del tribunale fallimentare, che deve svolgersi col rito camerale a termini del combinato disposto degli artt. 394...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19514 del 6 ottobre 2005
«Nei procedimenti camerali attivati su istanza di parte, il giudice adito è tenuto a fissare con decreto l'udienza di comparizione con termine per la notifica del ricorso e del decreto alle controparti, ed è altresì tenuto al deposito di tale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7982 del 7 aprile 2011
«Il termine per proporre ricorso per cassazione ai sensi dell'art. 111 Cost., avverso i decreti emessi dal tribunale fallimentare in sede di reclamo contro i provvedimenti del giudice delegato in materia di liquidazione dell'attivo, non è soggetto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20279 del 20 ottobre 2005
«Il termine di sessanta giorni per la proposizione del ricorso straordinario per Cassazione (art. 111 Cost.) avverso il decreto pronunziato in sede di reclamo dal tribunale fallimentare ex art. 26 legge fall. decorre dalla sua comunicazione da...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9570 del 21 luglio 2000
«Il termine per proporre ricorso per cassazione ai sensi dell'art. 111 Cost. avverso i decreti emessi dal tribunale fallimentare in sede di reclamo contro i provvedimenti del giudice delegato in materia di liquidazione dell'attivo non è soggetto...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 12615 del 17 dicembre 1998
«Il termine di sessanta giorni per la proposizione del ricorso straordinario per Cassazione ai sensi dell'art. 111 Cost. avverso il decreto pronunziato in sede di reclamo dal tribunale fallimentare ai sensi dell'art. 26 L. fall. non decorre dalla...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 12062 del 27 novembre 1998
«Il termine per la proposizione del ricorso straordinario per Cassazione avverso i provvedimenti di contenuto decisorio adottati dal Tribunale fallimentare non decorre dalla data del deposito in cancelleria dei suddetti provvedimenti, bensì dalla...»