-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 34345 del 10 novembre 2020
«In tema di legittima difesa, lo stato di grave turbamento, che funge da presupposto, in alternativa alla minorata difesa, per l'applicazione della causa di non punibilità prevista dall'art. 55, comma secondo, cod. pen, come introdotto dalla legge...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 21794 del 20 febbraio 2020
«La fattispecie scriminante della legittima difesa, risultante dalle modifiche introdotte dalla legge 26 aprile 2019 n. 36, postula quali requisiti aggiuntivi rispetto a quello della proporzione, di cui al primo comma dell'art. 52 cod. pen., la...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 27989 del 15 aprile 2021
«In forza dell'art. 6, secondo comma, cod. pen., secondo cui il reato si considera commesso nel territorio dello Stato quando l'azione o l'omissione che lo costituisce è ivi avvenuta in tutto o in parte, sussiste la giurisdizione dello Stato...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8041 del 1 dicembre 2020
«In tema di tentata concussione, l'idoneità degli atti e la non equivocità degli stessi richiedono la sussistenza di un immediato e specifico nesso funzionale e teleologico tra la condotta del pubblico agente e la pretesa avanzata nei confronti...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 18656 del 29 aprile 2021
«La circostanza aggravante di cui all'art. 61 n. 5 cod. pen. è configurabile solo quando ricorrono condizioni oggettive idonee ad abbattere o affievolire le capacità reattive della vittima in relazione al tipo di reato cui si correla l'evento...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 28594 del 27 aprile 2021
«La circostanza aggravante di aver agito al fine di agevolare l'attività di un'associazione di tipo mafioso e quella dei motivi futili o abietti possono concorrere se quella comune, nei termini fattuali della contestazione e dell'accertamento...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11323 del 9 febbraio 2021
«Nel caso di appropriazione indebita di somme di denaro relative ad un condominio da parte dell'amministratore, il reato si consuma all'atto della cessazione della carica, sicché la circostanza aggravante di cui all'art. 61, n. 7, cod. pen. deve...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 74 del 20 novembre 2020
«Nel reato di atti persecutori aggravati dall'art. 61, comma 1, n. 11-quinquies cod. pen. il minore che ha assistito al fatto delittuoso riveste la qualifica di persona offesa e, come tale, è legittimato alla costituzione di parte civile ed...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 22081 del 3 luglio 2020
«Il delitto di lesioni personali, commesso per eseguire il delitto di rapina, è procedibile d'ufficio e non a querela di parte, ricorrendo l'aggravante del nesso teleologico ai sensi del combinato disposto degli artt. 585, 576, primo comma, n. 1 e...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13069 del 16 febbraio 2021
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, la mera presentazione delle dimissioni dall'incarico da parte del direttore responsabile non è di per sé causa di esonero da responsabilità per l'omesso controllo della pubblicazione ai sensi dell'art 57...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7220 del 12 gennaio 2021
«In tema di diffamazione, l'amministratore di un sito internet non è responsabile ai sensi dell'art. 57 cod. pen., in quanto tale norma è applicabile alle sole testate giornalistiche telematiche e non anche ai diversi mezzi informatici di...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8485 del 23 gennaio 2017
«L'art. 57 cod. pen., nel prevedere che l'omesso controllo da parte del direttore responsabile di un periodico a stampa sia punito con la pena "stabilita" per il reato eventualmente commesso con la pubblicazione, istituisce un criterio autonomo di...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15528 del 12 gennaio 2021
«In tema di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di stupefacenti, l'aggravante dell'associazione armata prevista dall'art. 74, quarto comma, d.P.R. n. 309 del 1990 può essere imputata al singolo partecipante solo se sussiste un...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 8545 del 19 dicembre 2019
«La circostanza aggravante dell'aver agito al fine di agevolare l'attività delle associazioni di tipo mafioso ha natura soggettiva inerendo ai motivi a delinquere, e si comunica al concorrente nel reato che, pur non animato da tale scopo, sia...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2241 del 16 ottobre 2019
«In tema di cause di giustificazione, l'allegazione da parte dell'imputato dell'erronea supposizione della sussistenza dello stato di necessità deve basarsi non già su un mero criterio soggettivo, riferito al solo stato d'animo dell'agente, bensì...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 25510 del 19 luglio 2017
«La circostanza aggravante dell'agevolazione mafiosa di cui all'art. 7 del D.L. 13 maggio 1991, n. 152, convertito in l. 12 luglio 1991, n. 203, ha natura soggettiva, essendo connotata dal profilo del dolo specifico, che risulta assorbente rispetto...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 58087 del 13 settembre 2017
«Non è configurabile la circostanza attenuante della provocazione, di cui all'art. 62 n. 2 cod. pen., nel caso in cui la condotta criminosa sia posta in essere in relazione ad un fatto ingiusto erroneamente attribuito alla vittima (nella specie...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 36335 del 9 luglio 2021
«In tema di associazione finalizzata al traffico di droga, la circostanza aggravante della partecipazione di persone dedite all'uso di stupefacenti o psicotrope, prevista dall'art. 74, comma 3, d.P.R. n. 309 del 1990, ha natura oggettiva poiché...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13985 del 25 febbraio 2020
«In tema di esecuzione delle pene concorrenti inflitte con condanne diverse, il principio dell'unità del rapporto esecutivo, che mira ad evitare al condannato un possibile pregiudizio derivante dalla distinta esecuzione delle sanzioni penali...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5433 del 18 dicembre 2020
«La declaratoria di non punibilità per particolare tenuità del fatto non consente di decidere sulla domanda di liquidazione delle spese proposta dalla parte civile, poichè si può far luogo alle statuizioni civili nel giudizio penale solo in...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 34955 del 12 novembre 2020
«Sussiste l'interesse dell'imputato a ricorrere, avverso la sentenza di non doversi procedere per estinzione del reato a seguito di prescrizione, al fine del riconoscimento della causa estintiva di cui all'art. 35 d.lgs. 28 agosto 2000, n. 274, più...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 924 del 6 novembre 2018
«Nel caso di sentenza relativa a più capi di imputazione, nella quale sia pronunciata condanna alla sola pena dell'ammenda per alcuni di essi e il proscioglimento per altri capi (nella specie, relativi a contravvenzione punita con l'arresto), è...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 22170 del 24 aprile 2019
«In tema di giudizio di appello instaurato dalla parte civile a seguito di sentenza di proscioglimento emessa in primo grado, il giudice non può pronunciare una declaratoria di nullità in applicazione analogica dell'art. 604 cod. proc. pen. per...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 43644 del 11 settembre 2019
«È ammissibile l'appello della parte civile avverso la sentenza di assoluzione per insussistenza del fatto relativa a un reato già prescritto al momento della pronuncia, essendo in tal caso l'oggetto del giudizio costituito dall'accertamento della...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7042 del 12 gennaio 2021
«È inappellabile da parte del pubblico ministero, ma ricorribile per cassazione - a condizione che sia dedotto uno dei vizi previsti dall'art. 606 cod. proc. pen. - la sentenza di condanna alla pena dell'ammenda anche a seguito di differente...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10764 del 12 febbraio 2021
«E' manifestamente infondata, la questione di legittimità costituzionale dell'art. 593, comma 3, cod. proc. pen., per violazione degli artt. 3, in riferimento all'art. 131-bis cod. pen., 24 e 111 Cost. e 6 CEDU, nella parte in cui esclude...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 18154 del 16 aprile 2021
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 593, comma 3, cod. proc. pen. per violazione degli artt. 3, 24, 111 Cost. e 6 CEDU, nella parte in cui esclude l'appellabilità della sentenza di condanna alla sola...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3165 del 22 novembre 2019
«Nel caso di ricorso per cassazione proposto dal Procuratore generale presso la Corte di appello avverso sentenza astrattamente appellabile, ma per la quale, ai sensi dell'art. 593-bis, comma 2, cod. pen., non sussistono le condizioni legittimanti...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13808 del 18 febbraio 2020
«Nel caso di ricorso per cassazione proposto dal procuratore generale presso la corte d'appello che, ai sensi dell'art. 593-bis, comma 2, cod. proc. pen., non abbia legittimazione ad impugnare la sentenza, non ricorre l'ipotesi di ricorso immediato...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 94 del 18 maggio 2018
«È legittimo l'appello incidentale proposto dalla parte civile contro il capo della sentenza di condanna relativo alle spese processuali sostenute nel primo grado di giudizio dalla stessa parte civile, ancorché non oggetto di impugnazione...»