-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8826 del 5 aprile 2017
«La valutazione in ordine alla legittimità del licenziamento disciplinare di un lavoratore per una condotta contemplata, a titolo esemplificativo, da una norma del contratto collettivo fra le ipotesi di licenziamento per giusta causa deve essere,...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1641 del 23 gennaio 2017
«In tema di prescrizione del diritto al risarcimento del danno derivante da fatto illecito costituente reato, la previsione dell'art. 2947, comma 3, c.c. (secondo il quale, se per il reato stesso è prevista una prescrizione più lunga, questa si...»
-
Cassazione civile, Sez. VI-5, ordinanza n. 12119 del 16 maggio 2017
«In tema di fusione per incorporazione, l'art. 2504-bis c.c., nel testo modificato dal d.lgs. n. 6 del 2003, nel prevedere la prosecuzione dei rapporti giuridici, anche processuali, in capo al soggetto unificato quale centro unitario di imputazione...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1797 del 24 gennaio 2017
«Affinchè il contratto preliminare contenente una clausola di riserva di nomina in favore di terzo, non menzionata nella relativa nota di trascrizione, possa produrre comunque l’effetto prenotativo nei confronti dell’”electus”, anche quanto alle...»
-
Cassazione civile, Sez. VI-5, ordinanza n. 5374 del 2 marzo 2017
«In tema di prova per presunzioni, il giudice, dovendo esercitare la sua discrezionalità nell'apprezzamento e nella ricostruzione dei fatti in modo da rendere chiaramente apprezzabile il criterio logico posto a base della selezione delle risultanze...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12929 del 31 marzo 2016
«La disciplina di cui all'art. 586 cod. pen. è incompatibile con il riconoscimento della responsabilità a titolo di concorso anomalo ai sensi dell'art. 116 cod. pen., in quanto la morte della vittima, nel primo caso, non è voluta da alcuno dei...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11514 del 9 marzo 2017
«In tema di documentazione dell'interrogatorio di indagato in stato di detenzione, il verbale riassuntivo deve essere rappresentativo di tutti i contenuti probatori emersi nel corso dell'atto, mentre la fonoregistrazione è finalizzata a documentare...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2416 del 18 gennaio 2017
«La nullità derivante dalla avvenuta notificazione del decreto di citazione per il giudizio di appello, a norma dell'art. 157, comma ottavo bis, cod. proc. pen., presso il difensore di fiducia anziché presso il domicilio dichiarato o eletto...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3359 del 23 gennaio 2017
«In tema di riparazione per ingiusta detenzione il giudice di merito, per stabilire se chi l'ha patita vi abbia dato o abbia concorso a darvi causa con dolo o colpa grave, deve valutare tutti gli elementi probatori disponibili, al fine di...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8792 del 22 febbraio 2017
«In tema di informazione della persona sottoposta alle indagini sul diritto di difesa di cui all'art. 369-bis, cod. proc. pen., l'omissione dell'avviso previsto dal comma secondo, lett. d-bis), di tale disposizione, relativo al diritto...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 53340 del 15 dicembre 2016
«La rinuncia a tutti i motivi di appello, ad esclusione soltanto di quello riguardante la misura della pena, deve ritenersi comprensiva anche di quei motivi attraverso i quali l'appellante aveva richiesto il riconoscimento di circostanze attenuanti.»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 14787 del 24 marzo 2017
«In tema di rescissione del giudicato, sussiste una colpevole mancata conoscenza del processo, preclusiva del ricorso di cui all'art. 625 ter cod. proc. pen., in tutti i casi in cui l'imputato non abbia adempiuto agli oneri di diligenza generati...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3706 del 27 gennaio 2016
«In tema di estradizione dall'estero, la violazione del principio di specialità, formulato dalla Stato richiesto ai sensi della Convenzione delle Nazioni Unite del 20 dicembre 1998, configura una condizione di procedibilità dell'azione penale per...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 1 del 23 gennaio 1971
«È nulla la sentenza che, nel pronunciare condanna per più reati, infligga una pena unica, senza stabilire, in violazione dell'art. 483 c.p.p., la pena per ciascuno dei reati stessi; in tal modo, invero, non è dato tener ferma, per tutti gli...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 112 del 12 gennaio 1990
«I parametri di riferimento per il giudice di merito per la graduazione dell'entità della pena sia quando deve applicarsi una sola circostanza (aggravante od attenuante) che quando trattasi di più circostanze (aggravanti od attenuanti) ed i limiti...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2296 del 11 settembre 1990
«Il contributo alla realizzazione collettiva del fatto criminoso, come previsto dall'art. 110 c.p., è concepito come una struttura unitaria, nella quale confluiscono tutti gli atti dei compartecipi, sicché questi sono al tempo stesso loro propri e...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5414 del 7 maggio 1992
«Ai fini dell'applicazione della normativa del codice della strada, approvato con D.P.R. 15 giugno 1959, n. 393, nonché della normativa sull'assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore di...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6861 del 9 luglio 1993
«L'ispezione dei luoghi non è una prova ma un mezzo di ricerca della prova: in quanto tale sfugge alla disciplina dettata dall'art. 495, secondo comma, c.p.p., non essendo consentito ricomprendere nel termine «prova» — intesa come fonte di...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 990 del 29 marzo 1994
«Il principio secondo cui, quando la sentenza di condanna pronunciata in primo grado nei confronti di più soggetti sia stata riformata dal giudice di secondo grado con riguardo soltanto a taluno di essi, la competenza in materia di esecuzione...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5617 del 12 maggio 1994
«Ai fini della applicazione del principio di territorialità della legge penale (art. 6 c.p.), per azione deve intendersi il complesso dei comportamenti consapevolmente finalizzati al raggiungimento dello scopo o dell'evento delittuoso, sicché fra...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10775 del 18 ottobre 1994
«Poiché l'atto di impugnazione deve anzitutto essere comprensibile dal giudice cui è diretto, è da ritenere inammissibile ab origine, in quanto sostanzialmente privo di tutti i requisiti previsti, a pena di inammissibilità, dall'art. 581 c.p.p.,...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 548 del 16 maggio 1995
«Allorché la modifica peggiorativa della misura cautelare sia conseguenza non di un mutamento della situazione di fatto ricadente nella disciplina dell'art. 299, comma quarto, c.p.p., ma di una modificazione legislativa derivante dalla mancata...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3089 del 17 marzo 1995
«Il disposto di cui all'art. 80 della legge fallimentare (a norma del quale il curatore subentra ipso jure nel contratto stipulato dal locatore fallito) non esclude che il contratto di locazione, sia esso ultra o infranovennale, possa formare...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8470 del 26 luglio 1995
«Non è punibile il tentativo di estorsione (artt. 56, 629 c.p.) commesso con minaccia in danno del coniuge; nella specie deve trovare applicazione, infatti, la causa di non punibilità prevista dall'art. 649 c.p., in quanto le ipotesi criminose che...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4196 del 22 aprile 1996
«In tema di responsabilità del datore di lavoro per gli infortuni sul lavoro, l'esistenza di un contratto di appalto di mere prestazioni di lavoro, vietato dalla L. 23 ottobre 1960, n. 1369, non determina il venir meno di ogni responsabilità del...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4245 del 14 maggio 1997
«I termini previsti dall'art. 19 L. fall. per l'impugnazione della sentenza resa nel giudizio di opposizione alla sentenza dichiarativa di fallimento si applicano in tutti i casi in cui sia consentita l'opposizione disciplinata dall'art. 18 L....»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1099 del 27 gennaio 1998
«L'obbligo di motivazione da parte del giudice di appello sussiste soltanto in relazione a quanto dedotto con l'atto di impugnazione o, se si tratta del mancato esercizio di un potere esercitabile di ufficio — come quello relativo alla concessione...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3145 del 12 marzo 1998
«La sentenza pronunciata a seguito del dibattimento di primo grado — celebrato con il rito ordinario — con la quale il giudice, ritenendo che il processo potesse essere deciso allo stato degli atti, abbia applicato la diminuente per il rito...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6911 del 10 giugno 1998
«È inammissibile il ricorso per cassazione proposto dalla parte civile avverso la sentenza d'appello, qualora la stessa non abbia impugnato la decisione di primo grado, per lei sfavorevole, in quanto il principio dell'immanenza degli effetti della...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1475 del 2 giugno 1999
«L'accoglimento dei motivi a sostegno del ricorso per cassazione, sub specie di applicazione della nuova pena indicata dai ricorrenti, a norma dell'art. 3 della legge n. 14 del 1999, in relazione alla diversa qualificazione giuridica del...»