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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 18 del 25 ottobre 1995
«Purtuttavia il difensore dell'imputato latitante o evaso, è sempre legittimato, a norma dell'art. 165, comma terzo, c.p.p., a proporre la dichiarazione di ricusazione in nome e per conto del suo assistito, che è da lui rappresentato “ad ogni...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11264 del 29 settembre 1999
«La rinuncia ad un teste formulata dalla parte che ne aveva richiesto l'ammissione è immediatamente operante, sicché l'unica possibilità di assumere il mezzo istruttorio rinunciato è data dall'esercizio dei poteri officiosi di integrazione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 23436 del 8 giugno 2001
«...c.p.p. dal giudice di primo grado il quale, preso atto della mancata citazione dei testi, già ammessi, indicati dal pubblico ministero, aveva ritenuto essergli precluso l'esercizio del potere di integrazione probatoria di cui all'art. 507 c.p.p.).»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5747 del 17 giugno 1997
«Inoltre il giudice ha un obbligo specifico di motivazione in ordine al mancato esercizio di tale potere-dovere e perciò la mancanza di una adeguata giustificazione della propria condotta determina un vizio di motivazione lesivo della legge dal...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4616 del 21 aprile 1994
«Nell'esercizio del potere di ammissione di nuove prove, conferitogli dall'art. 507 c.p.p. il giudice - tenuto a non trascurare che «fine primario ed ineludibile del processo penale non può che rimanere quello della ricerca della verità» e che ad...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3606 del 15 novembre 1995
«In tal caso, l'interesse ad impugnare l'ordinanza del tribunale è del P.M., che si vede coartato dal tribunale nelle modalità di esercizio dell'azione penale, mentre quel provvedimento non viola alcun diritto dell'imputato che, pertanto, non ha...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 34655 del 28 settembre 2005
«...(anche se in fase o grado diversi), la relativa azione non deve essere promossa (e dunque va richiesta e disposta l'archiviazione), oppure, nel caso di intervenuto esercizio, l'azione stessa deve con sentenza essere dichiarata non procedibile.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2151 del 23 febbraio 2000
«In tema di falso, gli statini di esame universitario rivestono natura di atto pubblico (e dunque ricadono nella previsione legislativa sanzionata dall'art. 476 c.p.), in quanto provengono da un pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2389 del 14 ottobre 1992
«...nunciata. In linea generale, il legislatore ordinario è libero di stabilire, per l'esercizio del diritto di difesa, presupposti, adattamenti e modalità che non lo rendano impossibile o estremamente difficile. Nell'ipotesi considerata, poi, non...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 12576 del 19 dicembre 1994
«I limiti posti alla causa di giustificazione dell'esercizio di un diritto, ed in particolare di quello di proprietà, ed all'utilizzazione degli offendicola concernono anche gli animali. L'esigenza di un bilanciamento di interessi che deriva...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7942 del 23 agosto 1993
«...nella direttiva n. 85 della legge delega 16 ottobre 1987, n. 81 (di cui l'art. 577 c.p.p. costituisce fedele attuazione), e non incidente in alcun modo sulla persistenza dell'obbligo di esercizio dell'azione penale da parte del pubblico ministero.»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 10086 del 24 settembre 1998
«...volontà della pubblica amministrazione, né l'esercizio di poteri autoritativi o certificativi, ha ritenuto sussistente la qualifica di incaricato di pubblico servizio in capo al soggetto che ricopriva la carica di presidente del “Fondo” predetto).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3987 del 28 settembre 1998
«...non avendo egli un potere di surroga, al di fuori dei casi previsti dalla legge, nell'esercizio del potere di impugnazione, nei riguardi del rappresentante del pubblico ministero che esercita le funzioni requirenti presso la pretura.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5207 del 22 aprile 1999
«...alla repressione dell'abuso della azione giudiziale manifestamente infondata, che l'esercizio del diritto di impugnazione in sede di legittimità abbia una estensione tale da farne deviare la sua funzione verso uno scopo sterile e dilatorio.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 21735 del 16 maggio 2003
«Non è abnorme — e quindi non è ricorribile per cassazione — il provvedimento con il quale il pubblico ministero disponga lo sgombero di un edificio sequestrato, trattandosi di atto di esercizio del potere di determinare le modalità esecutive del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1732 del 27 gennaio 2006
«Ove venga denunciata davanti al medesimo giudice l'illegittimità del provvedimento sopravvenuto, non può venire in questione l'istituto della disapplicazione, poiché ciò che, sostanzialmente, diviene oggetto di discussione è l'esercizio del potere...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 15 del 1 febbraio 1999
«Ne consegue che tutte le controversie sorte in seguito all'esercizio dei poteri autoritativi di controllo e di intervento della USL (che, nella specie, ha unilateralmente revocato la concessione) sono devolute alla giurisdizione del giudice...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9500 del 27 settembre 1997
«...del diritto azionato (ritenendola stipulata con soggetto costituito in forma societaria, in violazione del divieto di esercizio in tale forma delle cosiddette professioni protette, di cui agli articoli 1 e 2 della legge 23 novembre 1939, n. 1815).»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 16838 del 27 novembre 2002
«Il rapporto costituitosi per effetto del contratto di somministrazione di acqua potabile, ancorché attinente all'esercizio di un pubblico servizio, ha natura privatistica, sicché la controversia promossa, nei confronti del Comune, dal privato,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 16391 del 27 luglio 2011
«Appartiene alla giurisdizione del giudice amministrativo la controversia che investe il potere dell'Amministrazione relativo all'organizzazione ed alle modalità di attuazione di un "servizio pubblico", trovando al riguardo applicazione l'art. 33...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 28549 del 2 dicembre 2008
«In tema di concessione in uso esclusivo a privati di beni demaniali, il giudice ordinario conosce di ogni controversia relativa agli obblighi derivanti da rapporti di natura privatistica che accedono a quello di concessione - come il rapporto di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9325 del 19 aprile 2007
«La moltiplicazione delle ipotesi di giurisdizione esclusiva e la consistenza delle materie ad essa attribuite comportano che, in sede di regolamento di giurisdizione, fermo restando il criterio di riparto fondato sul binomio diritti-interessi,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4016 del 20 aprile 1998
«Ne consegue che le controversie relative a detta convenzione si risolvono in controversie attinenti allo stesso provvedimento concessorio, devolute in quanto tali alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo, derivandone ulteriormente...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2185 del 27 febbraio 1998
«La sanzione pecuniaria amministrativa comminata con provvedimento amministrativo per l'esercizio del diritto di sciopero in violazione delle prescrizioni poste dalla legge 12 giugno 1990, n. 146 (in tema di sciopero nei servizi pubblici...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9532 del 19 maggio 2004
«Ne deriva che, in tal caso - non risultando l'occupazione del bene collegabile ad un provvedimento amministrativo emesso nell'ambito e nell'esercizio di poteri autoritativi e discrezionali della P.A., ma concretandosi essa in una mera attività...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10370 del 19 ottobre 1998
«...nelle relative deliberazioni, aveva fatto riferimento esclusivo a «criteri di esperienza e professionalità», che avrebbero dovuto determinare la scelta «a proprio ed insindacabile giudizio» — nell'esercizio, cioè, di una discrezionalità pura —.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6377 del 7 luglio 1994
«...(delle stesse prestazioni) con l'uno e l'altro rapporto. (Principio affermato in fattispecie relativa a somme pretese a titolo di indennità da componenti della commissione dell'esame di Stato per l'abilitazione all'esercizio della professione).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14163 del 14 novembre 2001
«Nei casi di intervento obbligatorio del Pubblico Ministero, l'omessa notifica del ricorso per cassazione al Procuratore Generale presso la Corte d'Appello non è causa di inammissibilità allorquando la sentenza impugnata abbia accolto le richieste...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8862 del 21 agosto 1993
«...parti, tale organo, malgrado la natura pubblicistica dell'interesse che presiede al suo intervento, è assimilato alle altre parti circa la libertà di far valere i suoi poteri, fino al punto di legittimare il mancato esercizio dei poteri stessi.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2367 del 10 aprile 1985
«...da ogni questione sulla sussistenza del potere d'impugnativa del P.M., in relazione alla materia, atteso che tale potere, ancorché spettante, resta comunque soggetto alle ordinarie modalità prescritte per l'esercizio del diritto d'impugnazione.»