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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 6176 del 30 giugno 1984
«Ne discende che la norma in bianco non è in contrasto con la riserva di legge di cui all'art. 25 Cost. poiché, attraverso il suddetto procedimento di integrazione, la fonte immediata della norma penale resta pur sempre la legge (in senso formale o...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4951 del 21 aprile 2000
«...mero errore di interpretazione, che diviene scusabile quando è determinato da un atto della pubblica amministrazione o tragga la convinzione della correttezza dell'interpretazione normativa e, di conseguenza, della liceità della propria condotta.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5364 del 27 maggio 1993
«Sicché, non trattandosi di reati di natura politica o comunque aventi riferimento alla suprema direzione della cosa pubblica, la richiesta può essere effettuata, su delega, da altro organo della stessa amministrazione della giustizia. (Nella...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 7 del 8 giugno 1994
«...discrezionali della pubblica amministrazione, ancorché aventi la condanna come necessario presupposto; per la natura sanzionatoria dell'effetto, ancorché incidente in ambito diverso da quello del diritto penale sostantivo o processuale.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10422 del 31 ottobre 1992
«In tema di tutela delle acque dall'inquinamento, la pena accessoria della incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione va inflitta solo in caso di condanna per scarico eccedente i limiti di accettabilità e non anche nell'ipotesi di...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 4460 del 19 aprile 1994
«In tema di contrabbando, la circostanza aggravante prevista dall'art. 295, secondo comma, lett. c), D.P.R. 23 gennaio 1973, n. 43 per il caso in cui il fatto sia connesso con altro delitto contro la fede pubblica o contro la pubblica...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8874 del 16 aprile 2014
«In tema di appalto di opere pubbliche, il verbale di ultimazione dei lavori e la consegna delle chiavi trasferiscono al committente sia il possesso dell'opera sia il conseguente onere di custodia, senza che sia anche necessario il collaudo (o il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8635 del 24 settembre 1996
«L'elemento distintivo significante tra il reato previsto dall'art. 622 c.p., rivelazione di segreto professionale, ed il reato di rivelazione di segreti d'ufficio di cui all'art. 326 c.p. - la cui differenza pure è possibile cogliere in base alla...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2228 del 10 marzo 1984
«...ma con il conseguimento illegittimo della nomina, da cui deriva correlativamente, il danno patrimoniale sia per la pubblica amministrazione, sia per i concorrenti esclusi che subiscono il mancato guadagno derivante dal ritardo nell'assunzione.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8043 del 8 ottobre 1983
«Nel delitto di millantato credito, l'interesse protetto è il pregiudizio della pubblica amministrazione, il quale viene offeso ogniqualvolta si dia a credere che il pubblico ufficiale o pubblico impiegato addetto a pubblico servizio, anziché...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 209 del 5 gennaio 2005
«...non sussisteva neanche la legittimazione della medesima amministrazione a proporre reclamo avverso il provvedimento giurisdizionale che, riconosciuta la sussistenza dei requisiti già accertati dalla questura, aveva ordinato il rilascio del visto).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8443 del 17 luglio 1998
«...avendo procurato un danno alla pubblica amministrazione che aveva indetto la gara in relazione agli oneri finanziari occorrenti per la nuova gara, ed avendo conseguito l'ingiusto profitto della aggiudicazione della gara irregolarmente tenutasi).»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10111 del 29 settembre 1986
«...vantaggio, anche di natura economica, derivante dall'assunzione (o dalla anticipata assunzione) e il danno consiste nel pregiudizio derivante alla pubblica amministrazione per l'assunzione di persona diversa da quella che ne avrebbe avuto diritto.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1233 del 30 gennaio 1988
«...la scarsa diligenza o la mancanza di controllo e di verifica da parte dei pubblici funzionari dell'operato illegittimo del contribuente evasore, non escludono la idoneità dei mezzi usati dal prevenuto per ingannare la pubblica amministrazione.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2529 del 14 marzo 1997
«Pertanto, qualora venga allegata, a corredo di una richiesta di concessione edilizia, una planimetria redatta da un professionista qualificato, che assolva alla funzione di fornire alla pubblica amministrazione un'esatta informazione sulla natura...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3258 del 1 marzo 1989
«...in atti pubblici di cui all'art. 482 c.p. e non già anche il delitto di truffa di cui all'art. 640 cpv. n. 1 stesso codice, non ricorrendo l'estremo dell'artificio causalmente ricollegabile al danno cagionato alla pubblica amministrazione.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 17642 del 14 aprile 2003
«...il patrimonio e nel millantato credito è esclusivamente il prestigio della pubblica amministrazione, con la conseguenza che unica parte offesa è quest'ultima e non colui che abbia versato somme al millantatore, che è semplice soggetto danneggiato.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 547 del 19 gennaio 1998
«Il reato di millantato credito si differenzia da quello di truffa non solo per il carattere preminente dell'offesa dell'interesse all'integrità dell'affidamento e del prestigio che deve fruire la pubblica amministrazione in ogni settore della sua...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11446 del 17 novembre 1994
«I delitti di truffa e di millantato credito si differenziano oltre che per la diversità dell'oggetto della tutela penale, che nella truffa è il patrimonio e nel millantato credito è il prestigio della pubblica amministrazione, anche per il mezzo...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7761 del 27 giugno 1987
«È configurabile il concorso materiale fra il reato di corruzione ed il reato di truffa in danno della pubblica amministrazione.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 40343 del 23 ottobre 2003
«Ne consegue che, nell'ipotesi di tentata truffa ai danni della pubblica amministrazione, è irrilevante la circostanza che gli artifici e raggiri siano posti in essere all'interno di una fase procedimentale non conclusa, ad esempio perché ancora...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 45993 del 10 dicembre 2007
«In relazione al delitto di concussione, l'abuso dei poteri da parte del soggetto agente e la conseguente costrizione od induzione del soggetto passivo a dare od a promettere denaro od altra utilità prescinde totalmente dalla legittimità o meno...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 8342 del 16 luglio 1987
«...enti creditizi pubblici che esula dalla gestione economica come quella che concerne la costituzione o l'estinzione dell'ente, il funzionamento dei suoi organi statutari, l'esercizio dei poteri di organizzazione, l'amministrazione degli utili.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4032 del 3 febbraio 2004
«L'obbligo penalmente sanzionato dall'art. 677, comma terzo, c.p. di provvedere all'esecuzione dei lavori necessari a rimuovere il pericolo per l'incolumità delle persone, costituito dall'esistenza di un edificio o di una costruzione che minacci...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 17844 del 15 aprile 2003
«Infatti l'obbligo di provvedere all'esecuzione dei lavori necessari a rimuovere il pericolo per l'incolumità delle persone sorge indipendentemente da qualsiasi provvedimento coattivo della pubblica amministrazione che, pertanto, ove adottato,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 34112 del 18 settembre 2001
«L'obbligo, penalmente sanzionato dall'art. 677, comma terzo, c.p., di provvedere all'esecuzione dei lavori necessari a rimuovere il pericolo per l'incolumità delle persone costituito dall'esistenza di un edificio o di una costruzione che minacci...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 21363 del 5 maggio 2003
«...abbia innalzato i limiti massimi per le nuove licenze, in quanto il rilascio di un nuovo provvedimento autorizzatorio non costituisce certo un diritto soggettivo dell'interessato, ma rientra nel potere discrezionale della pubblica amministrazione.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3757 del 31 gennaio 2001
«In materia di abusiva apertura di luoghi di pubblico spettacolo o trattenimento è precluso al giudice ordinario, mediante la disapplicazione dell'atto amministrativo, interferire con la scelta effettuata dall'amministrazione nell'esercizio del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6858 del 17 novembre 1983
«In tema di competenza per territorio, le disposizioni sul foro della pubblica amministrazione si riferiscono alle sole controversie in cui sia parte una amministrazione dello Stato, e non sono quindi estensibili nei riguardi degli enti che, pur...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15407 del 5 dicembre 2001
«Il mancato pagamento di somme dovute all'amministrazione finanziaria per Iva ed iscritte a ruolo può considerarsi atto sintomatico di una situazione di insolvenza ai fini della dichiarazione di fallimento senza che rilevi in contrario la...»