(massima n. 2)
La questione relativa all'idoneità astratta sull'artificio o del raggiro, di cui all'art. 640 c.p., a sorprendere la buona fede del terzo, può acquistare rilevanza in tema di tentativo di truffa, ma non quando questa sia consumata con l'effettiva induzione in errore. In tale ipotesi l'idoneità è dimostrata dall'effetto raggiunto e cioè dalla realizzazione di un ingiusto profitto con altrui danno. (Nella fattispecie, l'ingiusto profitto era stato raggiunto per il mancato pagamento, da più di un contribuente, di imposte Invim, Iva e di Registro, con danno per lo Stato).