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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14488 del 23 giugno 2006
«Tale determinazione consegue al fatto che la suddetta ulteriore attività non può ritenersi meramente accessoria nella funzione economico-sociale del contratto, allorché con il contratto di compravendita non si è inteso acquistare le varie singole...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18460 del 14 settembre 2004
«...in arbitrato - va desunta dalla funzione economico-sociale del contratto stesso, dalla comune volontà e dalle finalità perseguite dalle parti, quali emergenti dall'interpretazione di esso secondo le regole ordinarie di ermeneutica contrattuale.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2149 del 12 giugno 1996
«Il fondamento costituzionale della «scusa» della inevitabile ignoranza della legge penale vale prima di tutto per chi versa in condizioni soggettive di sicura inferiorità e non può certo essere strumentalizzato per coprire omissioni di controllo o...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1917 del 7 luglio 1992
«Poiché, nel regime introdotto dagli artt. 21 e 31 della L. 10 ottobre 1986 n. 663, recante modifiche all'ordinamento penitenziario, la dichiarazione di abitualità nel delitto presunta dalla legge richiede la contemporanea sussistenza tanto dei...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 36595 del 22 settembre 2009
«Non costituiscono oggetto materiale del delitto di bancarotta fraudolenta documentale societaria i reclami dei clienti alla Consob ed il relativo registro: essi, infatti, non sono scritture contabili rilevanti ai fini della ricostruzione del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4954 del 13 maggio 1993
«...i processi conoscitivi e volitivi della persona, eliminando o attenuando la capacità della medesima di rendersi conto del significato delle proprie azioni e di comprenderne, quindi, il disvalore sociale, nonché di determinarsi in modo autonomo.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2509 del 22 febbraio 1990
«Non è giuridicamente illogica l'individuazione dello stato di ebbrezza alcoolica quale causale del reato, poiché la piena imputabilità dell'agente sancita dall'art. 92 c.p. nonostante l'alterazione psichica conseguente alla ubriachezza volontaria...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9053 del 12 ottobre 1985
«...i reati e le altre condiciones iuris che sono assunti come elementi sintomatici della qualificata pericolosità sociale del soggetto, siano anteriori al decreto clemenziale che esclude il beneficio per i soggetti colpiti da tale declaratoria.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8959 del 3 ottobre 1997
«...zza. Ne consegue che il nudo integrale - considerando il sentimento medio della comunità ed i valori della coscienza sociale e le reazioni dell'uomo medio normale - assume differenti valenze. Può essere incluso nella speciale causa di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 37395 del 23 settembre 2004
«Secondo la nozione di cui all'art. 529 c.p., è osceno ciò che, avendo connotazione sessuale - tenuto conto della sensibilità dei consociati di normale levatura morale, intellettuale e sociale nell'attuale momento storico - suscita nell'osservatore...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3881 del 31 gennaio 2012
«...o di progressione criminosa, ma hanno ad oggetto fatti del tutto eterogenei nella loro storicità e considerazione sociale. (Fattispecie in cui la S.C. ha ritenuto corretto l'aumento di pena applicato dalla Corte territoriale per la continuazione).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5931 del 13 marzo 2014
«La denominazione sociale è tutelata anche nell'ipotesi di un eventuale mutamento dell'oggetto sociale, in quanto essa ha la funzione di individuare la società come soggetto di diritto e quindi prescinde dall'attività in concreto svolta e...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 66551 del 5 giugno 1998
«...della sfera sessuale. Questa è pertanto disancorata dall'indagine sul loro impatto nel contesto sociale e culturale in cui avvengono, in quanto punto focale è la disponibilità della sfera sessuale da parte della persona, che ne è titolare.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8838 del 1 ottobre 1997
«In materia di violazione, sottrazione e soppressione di corrispondenza, la nozione di giusta causa, alla cui assenza l'art. 616 secondo comma c.p., subordina la punibilità della rivelazione del contenuto della corrispondenza, non è fornita dal...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5838 del 22 maggio 1995
«Non è ipotizzabile una trasformazione in associazione per delinquere di una organizzazione cui sia stato riconosciuto il carattere di confessione religiosa, a meno che tutti i suoi membri non abbiano, di comune accordo, cambiato le regole...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 8604 del 23 settembre 1996
«...in tutte le forme di relazione e del convivere sociale. (Nella fattispecie la Corte ha affermato che lo stato di bisogno sussista anche quando la parte lesa intenda insistere negli affari al di fuori di ogni razionale criterio imprenditoriale).»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5136 del 31 maggio 1997
«Sussiste il delitto di appropriazione indebita nel fatto dell'amministratore di società che, costituendo riserve di danaro extrabilancio, con gestione occulta, le distragga in favore di terzi per scopi illeciti ed estranei all'oggetto sociale ed...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9572 del 3 luglio 1990
«Ne deriva che il giudizio prognostico favorevole, indispensabile per la concessione del beneficio della sospensione condizionale della pena, resta escluso dall'accertata pericolosità sociale. (Nella specie l'imputato minore era stato ritenuto...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 49 del 15 luglio 1959
«È infondata, in relazione all'art. 13 Cost., la questione di legittimità costituzionale dell'art. 652, parte prima, in quanto tale norma sancisce l'infrazione di un obbligo di solidarietà sociale e precisamente dell'obbligo di prestazione...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1665 del 12 marzo 1986
«...comma c.c., quando la cooperativa medesima risulti in concreto svolgere una attività commerciale con fini speculativi (non incompatibili con lo scopo mutualistico), indipendentemente dal fatto che tale attività rientri o meno nell'oggetto sociale.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21834 del 14 ottobre 2009
«Quando la società è in liquidazione, la valutazione del giudice, ai fini dell'applicazione dell'art. 5 della legge fall., deve essere diretta unicamente ad accertare se gli elementi attivi del patrimonio sociale consentano di assicurare l'eguale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3305 del 17 aprile 1997
«In relazione alla regola di cui all'art. 2384, primo comma, c.c., secondo cui gli amministratori della società per azioni che hanno la rappresentanza della società hanno il potere di agire e resistere in giudizio per le materie che rientrano...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4652 del 21 maggio 1996
«Ai sensi del principio secondo cui la rappresentanza processuale di cui all'art. 77 c.p.c., con la relativa facoltà di nomina dei difensori, può essere conferita soltanto a colui che già sia investito di un potere rappresentativo di natura...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5391 del 11 marzo 2005
«A tal fine resta irrilevante la circostanza che l'attività imprenditoriale contemplata nell'oggetto sociale si esplichi in luogo diverso dalla sede legale, essendo necessario, per superare l'anzidetta presunzione, dimostrare che in quel diverso...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5809 del 19 aprile 2001
«Peraltro, al giudice è data la possibilità di far capo anche alla comune cultura di una specifica e, se del caso, particolarmente qualificata cerchia sociale — definita come insieme di persone aventi tra loro una comunanza di interessi — così da...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8660 del 26 giugno 2000
«Ai fini dell'ammissibilità del ricorso straordinario per cassazione ex art. 111 Cost. avverso il provvedimento della corte di appello di rigetto del reclamo proposto dal socio dichiarato fallito in relazione al decreto del tribunale di rigetto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11603 del 19 maggio 2009
«...formulata da alcuni lavoratori, volta a dimostrare, nonostante il subentro di diversi committenti, la presenza di una clausola sociale in un precedente contratto di appalto stipulato dalla cooperativa presso la quale prestavano servizio).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10095 del 27 aprile 2007
«Per contro, la funzione svolta dal decreto del giudice delegato del fallimento di cui all'art. 25 legge fall., è quella di provvedere alla conservazione del patrimonio sociale, essendo volto ad acquisire e conservare alla procedura concorsuale le...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2506 del 15 aprile 1985
«...dell'atto come soggetto compreso fra quelli all'uopo abilitati dalla citata norma può essere condotta anche in base a presunzioni semplici, specie se connesse alla obiettiva circostanza del rinvenimento di detto consegnatario nella sede sociale.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5884 del 14 giugno 1999
«...comma c.p.c., consente di porre in esecuzione il titolo in confronto di soggetti diversi dalla persona contro cui è stato formato, tenuto conto che dall'esistenza dell'obbligazione sociale deriva necessariamente la responsabilità di detto socio.»