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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5251 del 27 agosto 1986
«Il giuramento decisorio deve essere verbalizzato secondo le prescrizioni dell'art. 230 c.p.c. e la sua espressione da parte del giurante non può essere riassunta e riportata nel verbale di udienza nella forma del discorso indiretto. In tal caso il...»
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Cassazione civile, sentenza n. 928 del 19 luglio 1946
«Al giuramento suppletorio si applicano tutte le norme formali stabilite dalla legge per il giuramento decisorio.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8676 del 24 agosto 1990
«L'audizione di testimoni da parte del pretore nella prima fase del procedimento possessorio, ai sensi del terzo comma dell'art. 689 c.p.c., non preclude l'ammissione di prova testimoniale sulle stesse circostanze nella successiva fase di merito,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3820 del 9 giugno 1986
«Le dichiarazioni dei testimoni raccolte nella fase preliminare del procedimento possessorio con le forme previste dagli artt. 241 e seguenti c.p.c. sotto il vincolo del giuramento, hanno valore di vere e proprie deposizioni testimoniali e non di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11386 del 11 ottobre 1999
«La mancata prestazione del giuramento prescritto dall'art. 251 c.p.c. non comporta, in difetto di una espressa comminatoria di legge, la nullità della prova testimoniale, in quanto il giuramento medesimo non costituisce un requisito indispensabile...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6494 del 26 giugno 1990
«Nel giudizio di opposizione alla dichiarazione dello stato di adottabilità di un minore le persone che debbono essere sentite dal giudice non prestano il giuramento previsto in tema di assunzione della prova testimoniale dall'art. 251 c.p.c.,...»
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Cassazione civile, sentenza n. 2572 del 11 agosto 1962
«L'inosservanza di forme degli atti processuali non importa pronuncia di nullità se la nullità non è comminata dalla legge, salvo che tale inosservanza non impedisca il raggiungimento dello scopo; non possono pertanto essere dichiarate nulle le...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1318 del 3 febbraio 1993
«Nel caso di ispezione giudiziale compiuta, con la continua assistenza di un consulente tecnico appositamente nominato (art. 259 c.p.c.), si verifica una tale compenetrazione dei due mezzi di istruzione probatoria da rendere inconcepibile...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4568 del 15 aprile 1992
«Nel giudizio di rendiconto promosso nei confronti del soggetto obbligato alla presentazione del conto al fine di ottenere il pagamento del saldo di gestione, tale soggetto è tenuto, a prescindere dalla sua formale funzione di convenuto, a fornire...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14317 del 15 novembre 2002
«L'efficacia probatoria del giuramento suppletorio (che ha valore di prova legale quanto ai fatti che ne formano oggetto, fatti che, all'esito del suo rituale compimento, non possono non considerarsi definitivamente accertati) deriva dalla sua...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7527 del 12 agosto 1997
«In tema di rendimento di conti, il giuramento previsto dal primo comma dell'art. 265 c.p.c. può essere deferito anche quando il conto sia stato presentato ma le sue carenze siano tali da renderlo totalmente inadeguato alla rappresentazione, in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6232 del 15 luglio 1987
«L'art. 265 c.p.c. autorizza il giudice ad avvalersi del giuramento estimatorio per il solo fatto che la parte tenuta a rendere il conto non lo presenti, in presenza dell'accertata impossibilità di determinare altrimenti il credito dell'avente...»
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Cassazione civile, sentenza n. 2335 del 7 giugno 1977
«Per l'art. 265 del codice di procedura civile il giudice ha facoltà non obbligo di ammettere il creditore a determinare con giuramento le somme a lui dovute, se la parte tenuta al rendiconto non lo presenta o rimane contumace.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1970 del 1 giugno 1976
«L'art. 265 c.p.c. autorizza il giudice ad avvalersi del giuramento estimatorio per il solo fatto che la parte tenuta a rendere il conto non lo presenta, indipendentemente da ogni indagine su un'eventuale colpa di quest'ultimo e, quindi, senza...»
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Cassazione civile, sentenza n. 2921 del 27 ottobre 1960
«Il giuramento di cui al secondo comma dell'art. 265 non è deferibile quando la mancata esibizione della necessaria documentazione sia dovuta alla condotta gravemente colposa della parte tenuta al rendiconto.»
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Cassazione civile, sentenza n. 555 del 26 febbraio 1959
«A norma dell'art. 265 c.p.c., il collegio può ammettere il creditore a determinare con giuramento le somme a lui dovute non solo se la parte tenuta al rendiconto non lo presenti, ma anche se, presentandolo, ometta di depositare in cancelleria i...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2952 del 28 aprile 1986
«La facoltà della parte di deferire all'avversario giuramento decisorio resta soggetta, anche in grado d'appello, al disposto dell'art. 233 c.p.c., e, pertanto, è esercitabile davanti al giudice istruttore, non anche con la comparsa conclusionale.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 773 del 7 febbraio 1986
«Il giuramento decisorio deve essere ammesso anche quando i fatti dedotti siano stati esclusi dalle risultanze di causa ed anche quando sia stato deferito per la prima volta in appello, sempre che i fatti per i quali è deferito abbiano il requisito...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3688 del 17 giugno 1982
«Ammesso e prestato in primo grado giuramento decisorio su varie circostanze, ben può il giudice d'appello negare la decisorietà di alcuni dei capitoli sui quali il giuramento è stato prestato, senza che siffatta statuizione abbia alcuna influenza...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4126 del 13 settembre 1978
«Nel caso in cui la lite sia stata definita in primo grado in base a giuramento suppletorio, il giudice d'appello, pur non potendo disporre nuove prove in contrasto con il giuramento prestato né revocare discrezionalmente l'ordinanza ammissiva di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5362 del 10 dicembre 1977
«Il giudice di appello, allorché la lite è stata definita in primo grado in base a giuramento suppletorio, pur non avendo il potere di disporre prove in contrasto con tale mezzo istruttorio, né di revocare discrezionalmente l'ordinanza ammissiva di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1212 del 13 febbraio 1985
«La decadenza che sanziona per il ricorrente — stante la necessaria estensione della disposizione espressa contenuta nell'art. 416 c.p.c. per il resistente — l'omissione, nell'atto introduttivo del giudizio, della specifica indicazione dei...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 24705 del 21 novembre 2006
«Nel procedimento possessorio, le deposizioni rese nella fase sommaria del giudizio, ove siano state assunte in contraddittorio tra le parti, sotto il vincolo del giuramento e sulla base delle indicazioni fornite dalle parti nei rispettivi atti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5414 del 12 giugno 1986
«Il reato di violenza o minaccia a pubblico ufficiale è ravvisabile anche nella ipotesi di minaccia ad un testimone, il quale riveste indubbiamente quella qualifica col solo fatto della sua citazione, non necessariamente dopo la prestazione del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 17000 del 24 aprile 2008
«Il reato di rifiuto di uffici legalmente dovuti di cui all'art. 366 c.p. sanziona comportamenti prodromici all'assunzione di funzioni pubbliche, con l'esclusione pertanto di quelli riguardanti la fase dell'esecuzione dell'incarico, i quali possono...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 36328 del 22 settembre 2003
«Il reato di falso giuramento è delitto contro l'amministrazione della giustizia e mira a tutelare l'intera collettività, pertanto la persona singola che abbia subito anche un danno diretto può assumere la qualifica di persona danneggiata dal reato...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3394 del 8 marzo 1990
«Il delitto di falso giuramento (spergiuro) della parte tutela l'interesse concernente il normale funzionamento dell'attività giudiziaria, che viene leso allorché le dichiarazioni giurate concernenti il fatto principale o le circostanze essenziali...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3053 del 3 aprile 1984
«Il reato di falso giuramento della parte tutela l'interesse concernente il normale funzionamento dell'attività giudiziaria ed è configurabile ogni volta che vi sia contrasto fra quanto viene giurato e la verità obiettiva. A tal fine non è...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9433 del 11 novembre 1983
«Nel delitto di falso giuramento, l'interesse penalmente protetto riguarda l'esigenza di tutelare la veridicità della dichiarazione giurata, in funzione della corretta amministrazione della giustizia civile, stante il valore di prova legale che...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10830 del 15 novembre 1982
«Il falso giuramento è reato di mera condotta, punibile anche se la formula del giuramento abbia molteplici oggetti e la falsità cada su una sola parte di essa.»