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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 17664 del 5 luglio 2018
«L'azione per l'osservanza della limitazione legale della proprietà prevista dall'art. 913 c.c. per lo scolo delle acque, la quale miri ad ottenere, oltre all'accertamento dell'aggravamento della condizione del fondo inferiore in conseguenza di...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 17898 del 6 luglio 2018
«Le pronunce emesse in materia di integrità del contraddittorio hanno, in ogni caso, contenuto e natura meramente ordinatori, giammai decisori, e, conseguentemente, non possono costituire sentenza non definitiva suscettibile di separata...»
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Cassazione civile, sentenza n. 222 del 20 febbraio 1947
«I tribunali regionali delle acque pubbliche sono organi non di giurisdizione speciale, ma della giurisdizione ordinaria, e, pertanto, la determinazione dei limiti di cognizione tra autorità giudiziaria ordinaria e tribunali regionali delle acque...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6459 del 18 dicembre 1985
«Anche il ricorso per cassazione ovvero pronuncia del Tribunale superiore delle acque pubbliche non richiede il preventivo deposito per il caso di soccombenza, tenuto conto che l'abrogazione dell'art. 364 c.p.c., disposta dall'art. 1 della L. 18...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 301 del 16 gennaio 1987
«Il ricorso alle Sezioni Unite della Suprema Corte, avverso le pronunce del Tribunale superiore delle acque pubbliche, è soggetto, ai sensi dell'art. 202 del R.D. 11 dicembre 1933, n. 1775 (testo unico sulle acque pubbliche e gli impianti...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5625 del 17 ottobre 1988
«Gli artt. 140 e 141 del R.D. 11 dicembre 1933, n. 1775 (testo unico sulle acque e gli impianti elettrici); i quali espressamente vietano la proposizione di azioni di nunciazione (e possessorie) nei confronti della pubblica amministrazione, ove...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9135 del 4 settembre 1990
«L'attività di direzione di complessi lavori di potenziamento degli impianti di un acquedotto gestito da un consorzio di comuni, concretatasi in una prestazione professionale protratta nel tempo, è riconducibile ad un rapporto (parasubordinato)...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3352 del 18 marzo 1992
«La scelta dei criteri di adeguamento del credito risarcitorio al mutato valore della moneta deve cadere su quello che, meglio di ogni altro, permetta al danneggiato di conseguire un ristoro patrimoniale pari o, in più possibile, vicino...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 504 del 19 luglio 2000
«Il principio secondo il quale il procedimento giurisdizionale si estingue per cessazione della materia del contendere se la parte che ha fatto ricorso al giudice per la tutela dei propri interessi ne consegua l'integrale soddisfacimento...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11348 del 21 luglio 2003
«Qualora davanti al tribunale ordinario si controverta, tra privato e P.A., della proprietà di un terreno, che si contesti costituisca l'alveo di un corso d'acqua, va rimessa al tribunale regionale delle acque pubbliche – competente per materia, ai...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 19667 del 22 dicembre 2003
«Ancorché il regolamento di giurisdizione non costituisca mezzo di impugnazione, esso comporta nondimeno la necessità di concentrare in un unico giudizio tutte le questioni attinenti alla giurisdizione, con la conseguenza che l'intimato, il quale...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14609 del 22 giugno 2007
«In tema di responsabilità da cose in custodia, la presunzione sancita a carico del custode dall'art. 2051 c.c. è esclusa quando la produzione del danno sia stata causalmente determinata dalla sola condotta del terzo, che, in quanto evento...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 17822 del 22 agosto 2007
«Nella violazione di legge deducibile, in base all'art. 111 della Costituzione, come motivo di ricorso per cassazione contro le decisioni, in unico grado od in appello, del Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche, può ricomprendersi il solo vizio...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 15602 del 3 luglio 2009
«Pertanto, quando la Corte abbia affermato, in relazione ad un atto amministrativo impugnato davanti al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche, la sua idoneità a ledere una posizione giuridica soggettiva giuridicamente protetta e la sua autonoma...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 21197 del 5 ottobre 2009
«L'art. 327, primo comma, c.p.c. trova applicazione anche al ricorso per cassazione avverso le sentenze del Tribunale superiore delle acque pubbliche (TSAP), tenuto conto che l'art. 202, primo comma, del testo unico sulle acque pubbliche, approvato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15375 del 13 luglio 2011
«In tema di danno da insidia stradale, il solo fatto che sia dimostrata l'esistenza di una anomalia sulla sede stradale è di per sé sufficiente a far presumere sussistente la colpa dell'ente proprietario il quale potrà superare tale presunzione...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 24408 del 21 novembre 2011
«In materia di rapporto di causalità nella responsabilità extracontrattuale, in base ai principi di cui agli artt. 40 e 41 c.p., qualora un determinato evento dannoso sia riconducibile a volte alle cause naturali e a volte alle cause umane, non si...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 24413 del 21 novembre 2011
«In tema di effetti del mutamento di una consolidata interpretazione del giudice della nomofiliachia di una norma processuale (cd. "overruling"), posto che - alla luce della nuova esegesi dell'art. 202 del r.d. 11 dicembre 1933, n. 1775, di cui...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 17555 del 18 luglio 2013
«...l'art. 164, secondo comma, del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, definendo le attribuzioni degli enti gestori di tali aree, non conferisce agli stessi un potere di intervento diretto. (Rigetta, Trib. Sup. Acque Roma, 4 maggio 2012).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19872 del 22 settembre 2014
«In tema di responsabilità per esercizio di attività pericolosa, la presunzione di colpa a carico del danneggiante, posta dall'art. 2050 cod. civ., presuppone la sussistenza del nesso eziologico tra l'esercizio dell'attività e l'evento dannoso, la...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 26127 del 19 dicembre 2016
«Il ricorso alle Sezioni Unite della Corte di cassazione avverso la sentenza del Tribunale Superiore delle Acque pubbliche è disciplinato dalle norme del vigente codice di procedura civile che regolamentano l'ordinario ricorso per cassazione,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3705 del 26 marzo 1987
«La distinzione tra l'ipotesi delittuosa di deviazione di acque, di cui all'art. 632 c.p. e quella di furto di acqua va individuato nel fatto che forma oggetto della prima ipotesi consistente nella deviazione dell'intero complesso delle acque,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10932 del 4 novembre 1991
«Integra il reato di furto aggravato ex artt. 624 e 61, n. 7, c.p., la sottrazione di acque pubbliche derivate da pozzi — escavati nei propri terreni senza preventiva autorizzazione ex art. 95, R.D. 11 dicembre 1933, n. 1775 — e distribuite a terzi...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1745 del 2 luglio 1993
«L'art. 33 cpv., R.D. 8 ottobre 1931, n. 1604, secondo il quale incorre nel delitto di furto ai sensi degli art. 624 c.p. chiunque peschi in acque che, per disposizioni naturali o per opere manufatte, si trovino racchiuse in modo da impedire...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9381 del 19 ottobre 1993
«In materia di acque demaniali destinate a pubblica utilità, l'illecito amministrativo previsto dall'art. 103 del T.U. n. 1775 dell'11 dicembre 1933 riguarda il rinvenimento e la denuncia di rinvenimento di acque sotterranee, mentre l'attingimento...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11187 del 9 novembre 1994
«Per la configurabilità del reato previsto dall'art. 650 c.p., vertendosi in ipotesi contravvenzionale, non è necessario che la condotta omissiva sia motivata da una specifica volontà di sottrarsi ai dovuti adempimenti, essendo al contrario,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10609 del 11 ottobre 2000
«In materia di tutela delle acque dall'inquinamento la norma di cui all'art. 22 della legge 10 maggio 1976, n. 319, alla quale corrisponde quella di cui all'art. 54, comma 3, del D.L.vo 11 maggio 1999, n. 152, che commina una sanzione...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 37237 del 21 novembre 2001
«Risponde di furto aggravato ex art. 625, n. 7 c.p., e non del mero illecito amministrativo previsto dagli artt. 17 e 219 del R.D. 11 dicembre 1933, n. 1775, il presidente di un consorzio di acquedotti che utilizzi l'acqua di un fiume in misura...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 30176 del 28 agosto 2002
«La sussistenza del delitto di furto di acque sotterranee da parte del proprietario del fondo, che sia privo dell'autorizzazione prevista dall'art. 73 R.D. 11 dicembre 1933, n. 1775, può escludersi solo se l'utilizzo dell'acqua è funzionale ad un...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 26877 del 15 giugno 2004
«Il prelievo abusivo di acque dal sottosuolo — in virtù dell'art. 23 del D.L.vo n. 152 del 1999, che ha sostituito l'art. 17 del R.D. n. 1775 del 1933, disponendo che la derivazione o l'utilizzazione dell'acqua pubblica per uso industriale, senza...»