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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4217 del 7 aprile 1988
«Ai fini della configurabilità del delitto di omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro, non è necessario né che la situazione di pericolo, costituente l'evento in senso giuridico del reato, investa una indefinita molteplicità di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4702 del 14 aprile 1988
«Nell'estorsione commessa a mezzo telefono, poiché possa configurarsi l'aggravante delle più persone riunite non basta che il telefonista ponga in essere la minaccia qualificandosi come emissario di una banda senza esserlo, ma occorre che egli sia...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6677 del 6 giugno 1988
«Tra il reato di ragion fattasi con violenza alle persone e quello di sequestro di persona non corre alcun rapporto di specialità, in quanto la privazione della libertà personale, contemplata sotto l'aspetto costitutivo del delitto previsto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8694 del 5 agosto 1988
«L'esistenza di un'autorizzazione amministrativa a svolgere un'attività rumorosa non crea, a favore del beneficiario, un diritto oggettivo perfetto, perché l'esercizio dell'attività autorizzata deve pur sempre esplicarsi nell'ambito delle leggi e...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9080 del 25 agosto 1988
«Integra minaccia idonea a determinare la condizione di soggezione psicologica, ai fini della sussistenza del delitto di estorsione, di cui all'art. 629 c.p., il comportamento di più persone, nella specie cinque, le quali, suscitando grave timore...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9366 del 21 settembre 1988
«La circostanza di cui all'art. 628 cpv. secondo, n. 1 c.p. prevede un aggravamento di pena quante volte la minaccia venga espressa da più persone riunite. Ciò però non significa che per concretizzare la aggravante sia necessario che tutti i...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13035 del 2 ottobre 1989
«In tema di disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone, il concetto di rumore ha un valore naturalistico e non giuridico: non possono, insomma, considerarsi rumorosi un atto ovvero un'azione soltanto perché producono vibrazioni sonore,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3926 del 17 marzo 1989
«Per la sussistenza della contravvenzione di cui all'art. 659 comma secondo, c.p. (disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone), occorre che esista uno specifico precetto contenuto in una legge ordinaria o in un regolamento o in...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4284 del 28 marzo 1989
«Ricorre la circostanza aggravante della violenza o minaccia commessa da più persone riunite di cui all'art. 628, terzo comma, n. 1, terza ipotesi, c.p., anche se la vittima non abbia avvertito la presenza di più persone coalizzate ai suoi danni e...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5202 del 13 aprile 1989
«Il concetto di edificio o di altro luogo destinato ad abitazione, di cui all'art. 625 n. 1. c.p., abbraccia non solo gli ambienti nei quali le persone svolgono la loro normale attività, ma anche quei locali, come le scale, che, pur non essendo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5397 del 13 aprile 1989
«Il dolo del delitto di rapina consiste nella coscienza e volontà di impossessarsi della cosa mobile altrui, sottraendola al detentore al fine di trarne ingiusto profitto e tale elemento è escluso quando il soggetto abbia agito per realizzare una...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6728 del 3 maggio 1989
«La differenza tra il reato di associazione per delinquere e il concorso di più persone nel reato sta nel fatto che nella partecipazione criminosa l'accordo si esaurisce nella consumazione dei reati da realizzare, mentre nell'associazione per...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9324 del 5 luglio 1989
«È ravvisabile la rapina impropria quando l'autore del fatto rivolge la sua azione di violenza o di minaccia non già contro il detentore del bene sottratto bensì contro persone diverse che, con la propria presenza, costituiscono ostacolo al...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12643 del 21 settembre 1990
«Qualora il socio di una società di persone subisca lesioni a seguito di un infortunio verificatosi, a seguito della violazione di norme antiinfortunistiche, mentre lavora per conto della società stessa gli altri soci rispondono per le lesioni da...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14368 del 2 novembre 1990
«Per aversi concorso di persone nel reato non basta la semplice adesione morale ad un programma criminoso poiché occorre comunque un apporto che produca un rafforzamento dell'attività criminosa dell'agente o un aiuto all'attività di costui.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 166 del 15 gennaio 1990
«Il delitto previsto dall'art. 468 c.p. si concreta non solo quando la contraffazione sia tale da rendere il sigillo identico a quello vero, ma anche quando le contraffazioni, pur se imperfette, siano una imitazione non grossolana del sigillo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3607 del 14 marzo 1990
«Nel delitto di estorsione, la circostanza aggravante di più persone riunite è configurabile anche se la minaccia sia stata esercitata da un solo soggetto, in quanto non è necessaria la presenza contestuale di più correi nel luogo di esecuzione del...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4761 del 3 aprile 1990
«Ai fini della sussistenza del reato di rapina impropria, la violenza deve essere esercitata nei confronti della persona e deve tendere ad impedire al derubato di ritornare in possesso della cosa sottrattagli ovvero a procurare l'impunità...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6271 del 30 aprile 1990
«La violenza richiesta ai fini del delitto di violenza privata consiste in un'energia fisica che può esercitarsi sulle persone (ma anche sulle cose) e tale costrizione di altri a fare, tollerare od omettere qualche cosa può essere realizzata con i...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6399 del 3 maggio 1990
«Non è necessario perché si realizzi il delitto di cui all'art. 468 c.p. che la contraffazione sia tale da rendere il sigillo identico a quello vero, essendo sufficiente che essa, anche se non perfetta, sia idonea a trarre in inganno persone non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9824 del 7 luglio 1990
«Nel reato continuato l'attenuante del risarcimento del danno può essere concessa anche nel caso in cui il risarcimento sia stato effettuato solo in favore della o delle persone offese dal reato più grave.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11407 del 14 novembre 1991
«Il disposto del secondo comma dell'art. 630 c.p. trova applicazione tutte le volte in cui la morte non sia voluta né conosciuta dall'agente, ma sia comunque derivata dal sequestro e ciò perché l'ulteriore evento è pur sempre ricollegabile alla...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2033 del 13 febbraio 1991
«Ai fini della configurabilità del delitto di omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro è sufficiente che la condotta omissiva si concreti nella mancata collocazione di impianti, apparecchi e segnali destinati a prevenire disastri...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5504 del 18 maggio 1991
«In tema di estorsione, l'aggravante delle più persone riunite nel commettere la violenza e/o la minaccia — elementi costitutivi di tale delitto — si giustifica per la maggiore idoneità dell'azione a produrre più gravi effetti fisici e/o...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6577 del 13 giugno 1991
«Nelle ipotesi di concorso di persone nel reato di violazione di sigilli la qualità personale di custode che ai sensi del secondo comma dell'art. 349 c.p. aggrava il reato, si comunica ai concorrenti con il temperamento, introdotto dall'art. 1...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1635 del 12 maggio 1992
«In tema di liberazione condizionale il fatto che risulti dimostrata la obiettiva impossibilità di adempimento delle obbligazioni civili derivanti dal reato, secondo quanto previsto dall'ultimo comma dell'art. 176 c.p., non esclude che la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2811 del 16 marzo 1992
«Ai fini della sussistenza del concorso di persone nel reato non occorre un previo concerto, potendo sorgere una volontà che accomuni la condotta dei partecipanti anche nel repentino svolgersi di un fatto improvviso, mentre, d'altro canto,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2998 del 3 agosto 1992
«Il secondo comma dell'art. 384 c.p.p. consente alla polizia giudiziaria di operare di propria iniziativa il fermo di persone gravemente indiziate dei reati e nei casi previsti dal primo comma «prima che il pubblico ministero abbia assunto la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 300 del 15 gennaio 1992
«Il crinale che separa le due autonome fattispecie criminose configurate nell'art. 659 c.p. è costituito dalla fonte, o tipo, del rumore prodotto, poiché, ove esso provenga dall'esercizio di una professione o mestiere rumoroso, ossia quando le...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6928 del 11 giugno 1992
«Tra le due distinte ipotesi contravvenzionali previste dall'art. 659 c.p. è ammissibile il concorso; tuttavia perché l'esercizio di una professione o di un mestiere, rumoroso per sé stesso, possa configurare il reato di disturbo arrecato con mezzi...»